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Federazione ed Ania per il ciclismo!


TheOkapi » 6 anni fa
Nella sezione Trasporti&Mobilità  di Metro e Leggo di ieri ho trovato:

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L’INIZIATIVA PER PROTEGGERE CHI SI MUOVE SUI PEDALI
Sicuri in bicicletta, casco e rispetto delle regole
Ma anche l’abbigliamento può fare la differenza
Pensato per scuole, associazioni
ciclistiche e in generale tutti gli
appassionati delle due ruote a pedali,
partirà  tra pochi giorni il progetto
“Sicuri in bicicletta”. Ideata
dalla Federazione ciclistica italiana
e realizzata con la fondazione
Ania (l’Associazione
nazionale delle assicurazioni), in
collaborazione con il ministero
dei Trasporti e la Polizia di Stato,
l’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare
chi si sposta in bici per
motivi di studio o lavoro, per una
semplice passeggiata o anche per
un allenamento, a utilizzare strumenti
che lo rendano più visibile,
anche di giorno, a indossare il
casco e a stare in sella sempre in
modo corretto. Si punta insomma
su formazione, informazione ed
educazione stradale.
“Sicuri in bicicletta” entrerà  nelle
scuole e non solo. Sono infatti
previsti materiali didattici e incontri
formativi con ciclisti delle
categorie agonistiche giovanili
che verranno coinvolti in momenti
di formazione sulla sicurezza e
sul rispetto del Codice della
Strada. In occasione di questi incontri,
spiegano dalla Federazione
ciclistica italiana, verrà 
consegnato un capo di abbigliamento
tecnico ad alta visibilità 
appositamente realizzato per il
progetto e che risponde alla necessità 
di rendere quanto più possibile
individuabile il ciclista
anche di giorno.
Renato Di Rocco, presidente della
Federazione ciclistica italiana,
presentando quest’iniziativa ha
parlato di una “Battaglia di civiltà â€,
mentre Umberto Guidoni,
Segretario Generale della fondazione
Ania, ha sottolineato come
“La bicicletta non deve essere
vista soltanto dal punto di vista
agonistico, ma rappresenta prima
di tutto un mezzo per lo spostamento
di milioni di persone, che
si muovono su strada all’interno di un sistema di mobilità  che,
spesso, non li agevola. E la sicurezza
di chi va in bici è il tema su
cui bisogna concentrare l’attenzione,
perché ora come ora non ce
n’è abbastanza”.
Su questo aspetto, la posizione
della Federazione ciclistica italiana
Lazio è netta: â€œàˆ necessario
che il Codice della strada riconosca
l’utente ciclista - sottolinea
Gianfranco Di Pretoro, responsabile
piste ciclabili e viabilità  Fci
Lazio - prevedendo le ciclovie su
tutte le carreggiate”. Chi va in
bici, infatti, deve poter contare su
uno spazio dedicato, separato da
quello di auto e moto

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