Forums Pedalando

Il nostro LIBRO


Glauco » 16 anni fa
Ho lanciato una proposta ad Eugenio, e visto che riguarda tutti noi, ve la espongo in poche parole.
In un anno di frequentazione del forum, ho avuto modo di osservare che alcuni personaggi godono di uno spiccato senso epistolare.
Anzi, se parliamo di Eugenio in particolare, vi sarete ovviamente accorti che nonostante qualcuno (io ad esempio), abbia cercato di ricondurlo sulla strada delle mountain bike, le sue ruote grasse o da specialissima, hanno sempre deviato per percorsi alternativi, affinchè potesse esprimere concetti, poesie, racconti, canzoni o presunte farneticazioni che differivano dai soliti cigolanti ruotismi.

Nacque appunto la sezione "Amarcord", (se non avete visto il film, come disse un mio amico ad un interlocutore che asseriva di non leggere: "sono solo problemi vostri") e tale sezione si impegnava a raccogliere " il di tutto un pò".....si, ma che ci riguardasse, che facesse appunto parte dei nostri ricordi.

Tornando a noi e alla proposta iniziale, io, anni fa mi trovai per caso a scrivere una serie di racconti a due mani con un mio amico giornalista.
I nostri incontri avvenivano per email, uno dei due continuava da dove l'altro aveva interrotto. Non esistevano regole, talvolta gli intervalli erano lunghi, in altri casi nemmeno c'erano e la scrittura scorreva serrata.

Io ed Eugenio vorremmo iniziare un argomento, non perchè qui comandi qualcuno, ma solo per dare un inizio a qualcosa che vorremmo che voi, noi tutti, porteremo avanti.
Esaurito l'argomento, qualcuno ne lancerà  un altro e chi vorrà  potrà  nuovamente accodarsi.

Chiamatelo diario, libro a cento mani, raccolta di poesie, sfogo di una giornata, però proviamo a farlo partire, ripeto proviamo, perchè scrivere qualcosa che può sembrare personale, non è per niente facile.
Niente però ci vieta, che dopo una frase pseudo romantica, parta un aggancio demenziale o delirante, basta che segua il senso del discorso.
Nella sezione "mi presento" avrete notato che l'utente Silver Surfer ha già  le idee chiare in proposito.
Chi ha detto che dopo la frase: "C'era una volta un re" la storia debba prendere sempre la stessa piega. Ci sono milioni di varie ed eventuali.


Cosa c'entra con la MTB? Io amo la bici come voi, quindi non è detto che alcuni racconti non parlino anche di questo, è già  successo con le canzoni da bicicletta (però di nostro c'era pochino), e poi questa è la sezione Amarcord e tutto ciò non ostacolerà  alcun altra area.

Se entro stasera nessuno parte con un titolo, lo faremo noi.

Ciao.
Glauco (con il benestare di Eugenio)

matts » 16 anni fa
amarcord.... una quindicina d'anni fa sulle bbs girava qualche never ending story che funzionava proprio come dici tu: uno partiva e poi tutti si accodavano....

Glauco » 16 anni fa


amarcord.... una quindicina d'anni fa sulle bbs girava qualche never ending story che funzionava proprio come dici tu: uno partiva e poi tutti si accodavano....

matts
Scusa la mia ignoranza, cosa sono le bbs?
Cmq, sono a conoscenza che in alcuni siti tutto ciò esiste, ora, visto che qui l'area adatta esiste già  da un pò, ci proviamo.
E poi, vedrai che in questo forum, se partirà  avrà  tutt'altro sapore...

matts » 16 anni fa
In breve da Wikipedia :

Una BBS (o Bulletin Board System) è un computer che utilizza un software per permettere a utenti esterni di connettersi ad esso attraverso la linea telefonica, dando la possibilità  di utilizzare funzioni di messaggistica e file sharing centralizzato. Il sistema è stato sviluppato negli anni '70 e ha costituito il fulcro delle prime comunicazioni telematiche amatoriali, dando vita alla telematica di base.
[...]

Nell'uso moderno (soprattutto in giapponese, ma ultimamente anche in italiano), il termine si usa anche per indicare i forum, i guestbook e i newsgroup su Internet.

I movimenti che diedero vita ai concetti di shareware e software libero sono nati nelle BBS, attraverso lo scambio di software non protetto da limitazioni di copia, come ad esempio Pkzip e le demo di Wolfenstein 3D e Doom (giochi divenuti celebri tra i giovani degli anni 80 e 90 proprio grazie alla loro diffusione libera). Per gestire o utilizzare una BBS erano necessarie conoscenze tecniche piuttosto elevate e attrezzature particolari, il che rendeva solitamente le BBS regno di veri e propri appassionati ed esperti: le BBS furono quindi la via di comunicazione preferenziale di tre generazioni di hacker, che crearono poi i presupposti per la nascita del World Wide Web.


prima che si diffondesse il web gran parte delle cose che ora si fanno su internet si facevano sulle bbs... c'erano i forum, ci si scambiava i file e dal proprio pc si poteva mandare un messaggio ad uno sconosciuto che abitava dall'altra parte del globo e c'erano pure il porno e la pirateria. erano diversi solo gli utenti.....

Glauco » 16 anni fa
Grazie Matts, ero completamente all'oscuro di tutto.
Il mio amico Succisa, ti può confermare quanto sono ignorante in merito a tutto ciò che riguarda la telematica.
Un giorno ha trascorso qualche ora a spiegarmi il funzionamento del gps; ogni tanto annuivo, solo per fargli capire che ero ancora sveglio, ma fra bit, bot, splint e call, non c'avevo capito un acca e mi sono comprato una bussola da ovetto kinder.

Ok, detto ciò, parto con un argomento talmente vasto e generale, che chiunque entri può avere ricordi o invenzioni da vendere.
QUEL GRAN GENIO DEL MIO AMICO

Ho avuto un amico importante nella vita, una persona fuori dal coro. Così era quando lo conobbi trent’anni fa, tale è rimasto oggi.
All’epoca le nostre vite si toccavano con estrema facilità , eravamo ambedue sognatori, pensavamo non fossimo morti mai e volevamo solo godere dei piaceri convinti che, in effetti, ci spettassero.
E poi, a che altro sarebbe servito esistere se non per cogliere tutto quello che volevamo?
Questa filosofia ci fece scampare seri pericoli numerose volte, ma in fondo fra i due, il moderatore ero quasi sempre io. Molto più prudente e pavido di lui, e con quell’infinita serie di sensi di colpa che mi trascinavo fin dai miei primi anni, riuscivo a rovinare sempre la festa, per paura di buttarmi completamente in ogni occasione gaudente che ci si presentava.
A differenza sua, valutavo troppo i pericoli e ovviamente, quando potevo godere di qualche successo, pensavo sempre di non meritarlo completamente.

Eravamo in continuazione vicini e lontani, ci ammiravamo segretamente per motivi diversi, invidiavamo sempre qualcosa l’uno dell’altro senza ammetterlo neanche a noi stessi. Le nostri liti erano furiose, le riappacificazioni sofferte e subito dopo divertenti.

Lo consideravo il mio amico dei piaceri, il mio amico di bicicletta, di hobby, di donne.
Era una vita strana quella che ci scorreva tra le mani, ma spesso ci divertivamo con sincerità  e più di una volta, mentre crescevo, continuavo a chiedermi cosa c’era di sbagliato in quello che facevamo, e quale fosse il motivo per cui non sarebbe dovuto continuare tutto così per sempre.

Di lui sapevo anche un’altra cosa fondamentale: era praticamente un genio. Aveva un’istruzione modestissima, prese la terza media da adulto, eppure qualsiasi cosa s’impegnasse a fare, la realizzava con una facilità  disarmante..

Glauco » 16 anni fa
...Bene, vista la calca di adesioni, continuo la storia del mio amico e fra un pò, appena ricomincio ad allenarmi, mi rituffo nella sezione "racing".

Il geniaccio era talmente povero che fin da bambino, grazie alla sua intelligenza, cominciò subito a sviluppare una grande autoironia.
Una delle battute più esilaranti che gli sentii dire sul tema del Natale, era che il primo regalo da lui ricevuto era stata la capriola.
Mentre ridevo gli chiesi: " E tuo fratello, tuo fratello cos'ha ricevuto?" " Mmm, lui era più grande, quindi ha ricevuto il fischio".
Grandioso, mi immaginavo questi due bambini poverissimi, uno alle prese con la capriola e l'altro con il permesso di fischiare.

Ci sarebbe stato ben poco da ridere, ma d'altro canto altre soluzione non ce n'erano, e allora...
Un pò più grandicello del Natale della capriola, si ritrovò tra le mani una macchinetta fotografica ( meglio non indagare come) e visto che per scattare foto, sarebbero poi serviti i soldi per lo sviluppo, piuttosto che lasciarla inutilizzata pensò bene di cominciarla a smontare per capirne il funzionamento.
Vedere le sue mani tuttaltro che piccole, alle prese con quelle vitarelle microscopiche, tendine, lenti intoccabili e quant'altro, era uno spettacolo affascinante.
Sembrava impossibile che da quel mucchio di pezzettini senza senso, dopo qualche ora ci sarebbe stata la ricomposizione del prodotto originale.
Vuoi o non vuoi, era così. Al massimo la sera del giorno stesso, ecco che la macchinetta tornava lì in bella mostra più nuova e funzionante che mai, e a parere suo, anche migliorata in qualche cosa.

Il mio scetticismo in merito al suo talento, si infranse verso i nostri diciotto anni, contro una famosa rivista di fotografia.
In una sezione del mensile, erano riportati un paio di progettini del mio amico, degni di nota.

Venne attraversato anche dalla febbre del modellismo aereo.
Cominciò a frequentare gli appassionati del settore, e uno dei suoi primi modelli era composto dai pezzi di scarto rimediati al campetto, o regalati da qualcuno che pensavo che fossero rotti.
Per lui, la parola "rotti" Aveva poco senso.
Un giorno, qualcuno gli prestò un libro di fisica applicata al volo. A mio parere del tutto inutile; sfogliai, infatti, qualche pagina e mi sembrava peggio dell’arabo, lui invece, capiva per intuizione tutto, e di quel libro spremette ogni nozione utile.
In breve divenne uno dei migliori aeromodellisti del Lazio; c’era gente che faceva la fila per farsi realizzare qualche modello.
Lui, da buon amante del piacere, faceva solo quello che voleva.
Lavorava solo fin tanto che ne aveva bisogno e poi mollava tutto. Quando non aveva più un soldo accettava qualche altro incarico, ma sempre di brevissima durata. Lavoro e piacere non andavano d’accordo...

» 16 anni fa


...Bene, vista la calca di adesioni, continuo la storia del mio amico e fra un pò, appena ricomincio ad allenarmi, mi rituffo nella sezione "racing".

nobum

NOOOOOO!!!
NON FARLO!!
Lunedì -cfr. PM- ghe pens’ mi ...

amaiorani » 16 anni fa
..... io, invece, porca miseria rompevo tutto quello che toccavo! La mia prima penna stilografica, ancora me la ricordo! Era il giorno di Natale e tra i pochi regali, i miei non erano poveri ma certo si sudavano tutti i pochi soldi che guadagnavano e non ce ne erano per tanti regali, c'era anche un magnifico astuccio con le matite colorate, il righello, la gomma, il temperino e una magnifica penna stilografica. Ancora non esistevano le cartucce per la ricarica e bisognava caricarla con l'inchiostro. Il mio amico avrebbe capito immediatamente che bastava immergere un poco il pennino e tirare su lo stantuffo per caricarla. Io, inetto più che mai, cercai di fare la cosa più scema! Cercai dilevare lo stantuffo per caricare l'inchiostro dall'alto col risultato di rompere la penna!
I pianti si sprecarono e tutto contrito mi addossai le colpe del mondo intero quando mia madre mi chiese perchè piangevo!
Quello fu solo il primo di una serie di "incidenti". Si, il primo che poi della bici ne vogliamo parlare? ......

Glauco » 16 anni fa



...Bene, vista la calca di adesioni, continuo la storia del mio amico e fra un pò, appena ricomincio ad allenarmi, mi rituffo nella sezione "racing".

nobum

NOOOOOO!!!
NON FARLO!!
Lunedì -cfr. PM- ghe pens’ mi ...

Tipsy
Un racconto è diverso da una gara, anzi se leggi i resoconti di gara di alcuni utenti c'è veramente di scriverci un libro:"quella sporca ultima borraccia". :ok .
Cmq, sono per la pluralità  e una sezione non ne esclude un'altra.
Allora, a lunedì.

Glauco » 16 anni fa


Quello fu solo il primo di una serie di "incidenti". Si, il primo che poi della bici ne vogliamo parlare? ......

amaiorani
Non ne potremo fare a meno.
Presto su questi schermi....

Moderatore: fabioman, gerpas