l'ho letto, non tutto, ma abbastanza per cederlo in prestito a M5
riporto qui un passo da pagina 23, richiamato in 4^ di copertina,
nel quale mi riconosco davvero e Voi, in parte, Vi disconoscerete:
Robert Penn:
Ciò che conta è la bicicletta -
La ricerca della felicità su due ruote "Se vi è capitato di sperimentare un momento di estasi o di libertà su una bicicletta;
se vi è capitato di fuggire dalla tristezza al ritmo di due ruote mulinanti, o di sentire la speranza rinascere pedalando sulla cima di un’altura con la fronte imperlata dalla rugiada della fatica;
se vi è capitato di chiedervi, gettandovi in picchiata come uccelli giù per una lunga discesa in bicicletta, se il mondo si fosse fermato;
se vi è capitato di prendere un treno con la bicicletta per il solo piacere di stare in compagnia di un'amica e di godere di un provvidenziale ritardo di tre quarti d'ora alla partenza;
se vi è capitato di scendere anzitempo da quel treno, dopo un'ora di viaggio, verso un solitario e immaginario percorso e di obliterare, invece, un biglietto scaduto per prendere a mezzogiorno il treno del non ritorno;
se vi è capitato, anche una sola volta, di stare seduti su una bicicletta con il cuore che cantava e la sensazione di essere un comune mortale in contatto con gli dèi,
allora voi e io condividiamo qualcosa di fondamentale.
Sappiamo che ciò che conta è la bicicletta"