l' amore platonico nei confronti della bici penso possa esistere; significa,secondo me, che ti piace tanto quello che fai (andare in bici) e sei molto entusiasta e soddisfatto del tuo mezzo.
"lax"
Per l' amore vero e proprio credo che l' amore platonico possa esistere in piccola misura all' inizio, quando conosci una persona ma poi si (deve) trasforma(re) in qualcosa di più, fatto di altre cose.
l' amore platonico nei confronti della bici penso possa esistere; significa,secondo me, che ti piace tanto quello che fai (andare in bici) e sei molto entusiasta e soddisfatto del tuo mezzo.
"lax"
Per l' amore vero e proprio credo che l' amore platonico possa esistere in piccola misura all' inizio, quando conosci una persona ma poi si (deve) trasforma(re) in qualcosa di più, fatto di altre cose.
be dipende, se trovi la felicità monogamia altrimenti....fai tu...sta alla tua coscienza.Ogni persona è diversa, ogni situazione è a sè. :sch:
"lax"
ma che ho detto??? :? :?:
be dipende, se trovi la felicità monogamia altrimenti....fai tu...sta alla tua coscienza.Ogni persona è diversa, ogni situazione è a sè. :sch:
d5bc1c2e8c="lax"
ma che ho detto??? :? :?:
Ho dovuto contattare W.B. TIPSY, filosofo contemporaneo di cui ho usurpato il cognome, per tentare di capirci qualcosa:
personalmente mi sarei rifatto ad Averroè, esponente della scolastica araba e alla sua "dottrina della doppia verità " : la vera verità é quella portata dalla filosofia e dalla ragione ( che per lui era essenzialmente Aristotele ) , tuttavia anche quella della religione é utile perchè dice le cose in modo comprensibile per tutti : i migliori , tramite la filosofia , accedono alla vera verità , mentre la massa degli ignoranti accede ad una verità di secondo livello , trasmessa dalla religione [concezione aristocratica];
tuttavia W.B. TIPSY mi ha spiazzato: Non si può attribuire ad Averroè la dottrina della doppia verità , che gli scolastici latini ritennero un caposaldo del suo sistema: Averroè non concepisce la filosofia in antagonismo con la religione; d'altra parte, però, la religione del filosofo non può essere quella del volgo. La religione popolare deve seguire una via semplice e narrativa che illumini e diriga l'azione; alla filosofia spetta invece il mondo della speculazione.
A questo punto ho poche idee, ma ben confuse!
[e non seguo W.B. TIPSY nei meandri della Filosofia Aristotelica (l'intento dichiarato del pensiero di Averroè è quello di chiarire il significato autentico della filosofia di Aristotele)].
Piuttosto, andrò a rivedere questo Film {La Double Vie de Véronique , 1991, di Krzysztof Kieslowski [già visto illo tempore (una esperienza indelebile ... in lingua originale e sottotitoli: ancora mi debbo riprendere, eppure qualche anno è passato ...)]};
trama e recensione qui: http://www.cinemadelsilenzio.it/index.php?mod=film&id=350 "Tipsy"
che stupida perchè non ho pensato prima ad Averroè a alla sua presunta "dottrina della doppia verità " :? ....avrei trovato subito la risposta alla domanda di questo topic!! :o :P
"lax"
(ovviamente sto usando ironia...)
ciao :razz:
Contributo prevedibile e tuttavia ... imperdonabile ... in fase di elabborazione delle Pagelle Ruffi(ane)...Cos è la felicità ?
"scarnecchia"
Come posso non dare il mio contributo in tale consesso di filosofi?
appoggio Cinzia.... senza offesa per nessuno ma io preferisco i piaceri e il richiamo della carne...poi la mtb....magari entrambe le cose insieme.... :grin:
"lax"