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[poll] Marchiati a Fuoco!


fisio66 » 18 anni fa
:idea: Ciao a tutti. Nelle seppur poche gite che ho fatto con Pedalando ho notato una cosa, che potrebbe derivare dalla ricerca non del perfezionismo ma della organizzazione, che alla fine ti fa dire "bello, è filato tutto liscio". Alla partenza di ogni giro, non essendo un socio di lunga data, non conoscevo nessuno all'inizio, e sia per la inesperienza che la spensieratezza, ma anche per il serpentone allungatissimo, ho sbagliato percorso e mi sono perso per un pò di km. Ma non è successo perchè sono andato da solo, bensì, visto che non mi sono perso da solo, perchè ho confidato negli altri che confidavano negli altri che confidavano negli altri...Quindi faccio una proposta:che ad ogni giro le guide siano riconoscibili da un accessorio visibile, ufficiale, e magari utile ad infondere una parvenza in più di rispetto agli automobilisti verso di noi. Ed adesso scatenate la vostra fantasia!
io proporrei di far applicare alle guide un grosso lampeggiante rosso sul casco in modo che siano ben visibili anche di giorno.
per la visibilità  da dietro direi di apporre dei lunghi tubi fluorescenti, tipo quelli che si applicano sui cerchioni tra i raggi, che partano dal casco e arrivino fino al sellino.

xr400r » 18 anni fa
dopo un bel pò di anni di enduro e di mtb penso che l'unica cosa che funzioni sia il famoso ELASTICO .... non c'è nulla da ridere .... è molto semplice!

Funziona così: ad ogni incrocio o bivio il ciclista X deve vedere che la persona che sta dietroa lui (Y) stia arrivando e che questa veda con chiarezza la strada da percorrere. Se c'è qualche inconveniente il gruppo, pian piano, si ferma ed il capogruppo torna indietro sui suoi passi fino ad arrivare all'intoppo.

Semplice no? In questo modo non si sta attaccati, chi vuole smanettare lo può fare senza problemi e non si mangia polvere o fanga!

dopo un bel pò di anni di enduro e di mtb penso che l'unica cosa che funzioni sia il famoso ELASTICO .... non c'è nulla da ridere .... è molto semplice!

Funziona così: ad ogni incrocio o bivio il ciclista X deve vedere che la persona che sta dietroa lui (Y) stia arrivando e che questa veda con chiarezza la strada da percorrere. Se c'è qualche inconveniente il gruppo, pian piano, si ferma ed il capogruppo torna indietro sui suoi passi fino ad arrivare all'intoppo.

Semplice no? In questo modo non si sta attaccati, chi vuole smanettare lo può fare senza problemi e non si mangia polvere o fanga!

"xr400r"

proposta scherzosa:
potremo dotare gli accompagnatori di stendardi tipo eserciti medievali, o meglio un vexillum romano di antica data (un po' pesantino, invero, ma sicuramente efficace).

situazione seria:
mi dispiace che una persona abbia sbagliato percorso. In realta' ci stiamo sforzando, di fare in modo che gli effettivi accompagnatori (quelli che dovrebbero conoscere il percorso) si trovino effettivamente in posizione. Ezio ha da sempre sottolineato proprio il concetto da te' chiamato elastico proprio per evitare che le persone sbaglino percorso. Anche il discorso dei walkie talkie serve proprio a tenere unito il gruppo (unito per quanto possa essere possibile) con una testa e una coda in grado di chiudere efficacemente il gruppo.

amaiorani » 18 anni fa
Concordo con RUota e il Magister Ezio! Quello che chiamate "elastico" è l'unico metodo serio per non perdersi agli incroci. Il problema è comunque quello dei racings. Vero è che in molte uscite, essendo il percorso facile oppure conosciuto, la cosa non crea particolari problemi, tanto sono loro che aspettano! Comunque, devo dire che, quando il percorso è sconosciuto ai più anche i "racings" stanno ben coperti!

succisa » 18 anni fa

Concordo con RUota e il Magister Ezio! Quello che chiamate "elastico" è l'unico metodo serio per non perdersi agli incroci. Il problema è comunque quello dei racings. Vero è che in molte uscite, essendo il percorso facile oppure conosciuto, la cosa non crea particolari problemi, tanto sono loro che aspettano! Comunque, devo dire che, quando il percorso è sconosciuto ai più anche i "racings" stanno ben coperti!

"amaiorani"

RACING BIKERS
Da quando sono iscritto a Pedalando sento sempre colpevolizzare questa categoria di biker.
Abitualmente, quando faccio uscite con il gruppo sto sempre in fondo oppure se vado avanto e' solo per scattare foto (si possono vedere nella gallery).
Io scarico le mie velleita' agonistiche partecipando a gare di mtb (arrivando quasi sempre in fondo alle classifiche, purtroppo) di livello nazionale e cosi' immagino anche gli altri biker "racing". Quando esco con il gruppo di Pedalando non devo dimostare niente a nessuno, esco per il piacere di andare in mtb socializzando e condividendo questa passione con amici e persone che hanno gli stessi interessi.
Non penso che sia questa categoria che crea problemi dato che, come dicevi, sono loro che aspettano gli altri componenti del gruppo.
Altri sono invece i problemi nelle uscite di gruppo:
1) Persone che si presentano ad uscite di difficolta' 4 o 5 non avendo mai fatto percorsi simili
2) Persone che si presentano con bici che nemmeno lo sfasciacarozze vorrebbe
3) Persone che vogliono fermarsi ogni 2 km per fare ......pranzi o spuntini
(come se avessero una sorta di "verme solitario" nello stomaco)
4) Persone che si presentano 30 minuti dopo l'orario prefissato
5) ecc.ecc.

Horus » 18 anni fa
Anche se non sono racing concordo con l'amico Paolo. Non sono loro il problema. Forse lo sono di più quelli che alle uscite cercano di dimostrarlo, pur non avendo la stoffa per poterlo essere!!

Anche se non sono racing concordo con l'amico Paolo. Non sono loro il problema. Forse lo sono di più quelli che alle uscite cercano di dimostrarlo, pur non avendo la stoffa per poterlo essere!!

"marcomtb"

per dare una botta al cerchio e una alla botte, e' meglio dire che i problemini tuttora in parte irrisolti sono da entrambi i versanti.
Vero che qualche volta si riesce a perdere il filo perche' non si trova la guida, o non si capisce piu' dove si deve girare (e questo capita soprattutto verso la parte finale del percorso, quando le menti sono piu' propense alla birrata successiva che al percorso ancora in esecuzione).
Vero pure che non si riesce a creare una certa omogeneità  tra i partecipanti, per tutti i motivi (stravalidi) citati sopra.
Lo sforzo, se sforzo si tratta e' quello di una sano impegno da entrambe le parti. Capisco le problematiche degli accompagnatori, visto che anche io, in misura ridotta, faccio parte di quella schieda, come capisco la problematica opposta, quando partecipo.
Ho sempre inteso le uscite pedalandiane come un modo per stare insieme, ma effettivamente, il meccanismo non è perfetto e purtroppo capita spesso l'inghippo. E' difficile da parte di un accompagnatore essere inflessibile e dire a uno che si e' fatto X chilometri che non puo' partecipare perche' ha la bici da mercato, oppure non attenderlo perche' e' fuori tempo massimo, come qualche volta la modestia non è umana, e qualcuno pensa di essere superman ma in realta' non ha mai fatto nulla oltre la ciclabile.

Non so quante soluzioni ci siano, ma mi pare, necessità  comune, quella del buon senso da parte di entrambi. Non mi pare che ci siano altre possibilità : non si riesce a essere troppo inflessibili, non si riesce a rendere le persone piu'equilibrate e modeste quando vogliono partecipare.

bye....

amaiorani » 18 anni fa
Mi corre l'obbligo di una precisazione per non essere maleinterpretato!
L'appellativo di RACING BIKER non è rivolto a coloro che svolgono attività  agonistica all'interno del nostro gruppo (i quali, tra l'altro, ben si distinguono nel corretto comportamento durante le escursioni) ma a coloro che utilizzano il concetto 0-1000 (pedalate minuto) quindi non conoscono nessuna via di mezzo.
E' vero che le "fughe" sono più evidenti allorquando le menti sono rivolte alla fine dell'escursione. In ogni caso concordo con la volontà  di impegno da ambo i lati (accompagnatori e partecipanti) per tenere coeso un gruppo (e concordo ancora con Ruotasgonfia essendo anche io uno di quelli che naviga in ambedue le figure).

Moderatore: fabioman, gerpas