Grazie Matts, ero completamente all'oscuro di tutto.
Il mio amico Succisa, ti può confermare quanto sono ignorante in merito a tutto ciò che riguarda la telematica.
Un giorno ha trascorso qualche ora a spiegarmi il funzionamento del gps; ogni tanto annuivo, solo per fargli capire che ero ancora sveglio, ma fra bit, bot, splint e call, non c'avevo capito un acca e mi sono comprato una bussola da ovetto kinder.
Ok, detto ciò, parto con un argomento talmente vasto e generale, che chiunque entri può avere ricordi o invenzioni da vendere.
QUEL GRAN GENIO DEL MIO AMICO
Ho avuto un amico importante nella vita, una persona fuori dal coro. Così era quando lo conobbi trent’anni fa, tale è rimasto oggi.
All’epoca le nostre vite si toccavano con estrema facilità , eravamo ambedue sognatori, pensavamo non fossimo morti mai e volevamo solo godere dei piaceri convinti che, in effetti, ci spettassero.
E poi, a che altro sarebbe servito esistere se non per cogliere tutto quello che volevamo?
Questa filosofia ci fece scampare seri pericoli numerose volte, ma in fondo fra i due, il moderatore ero quasi sempre io. Molto più prudente e pavido di lui, e con quell’infinita serie di sensi di colpa che mi trascinavo fin dai miei primi anni, riuscivo a rovinare sempre la festa, per paura di buttarmi completamente in ogni occasione gaudente che ci si presentava.
A differenza sua, valutavo troppo i pericoli e ovviamente, quando potevo godere di qualche successo, pensavo sempre di non meritarlo completamente.
Eravamo in continuazione vicini e lontani, ci ammiravamo segretamente per motivi diversi, invidiavamo sempre qualcosa l’uno dell’altro senza ammetterlo neanche a noi stessi. Le nostri liti erano furiose, le riappacificazioni sofferte e subito dopo divertenti.
Lo consideravo il mio amico dei piaceri, il mio amico di bicicletta, di hobby, di donne.
Era una vita strana quella che ci scorreva tra le mani, ma spesso ci divertivamo con sincerità e più di una volta, mentre crescevo, continuavo a chiedermi cosa c’era di sbagliato in quello che facevamo, e quale fosse il motivo per cui non sarebbe dovuto continuare tutto così per sempre.
Di lui sapevo anche un’altra cosa fondamentale: era praticamente un genio. Aveva un’istruzione modestissima, prese la terza media da adulto, eppure qualsiasi cosa s’impegnasse a fare, la realizzava con una facilità disarmante..