Interessante potersi rivedere in momenti topici, peccato però che quella era l'estrema coda della gara.
In effetti non mi ero nemmeno accorto di saltare, è venuto da sé, in modo naturale. Passaggi di questo tipo, molto piccoli, non dovrebbero creare problemi di alcun tipo e a forza di provare e riprovare, si affrontano sempre più veloci e alla fine salti e saltini vengono spontanei.
Ad onor del vero, bisogna pure dire però che in una 24 ore non è sempre possibile riuscire a fare certi passaggi sempre a mille, la stanchezza prende il sopravvento e fa calare la velocità e la prestazione generale. Nel video in questione ero già fuori gara, con la bici di Pinin e ben rilassato; ben differente se avessi fatto la 24 ore da solo (cosa che mi sta girando in testa già da un po' per il prossimo anno).
Per finire un suggerimento per affrontare passi di questo tipo: MAI, mai, guardare subito davanti la ruota anteriore; bisogna guardare più avanti, già all'atterraggio (come in questo caso) e protendersi con la mente al momento della fine del passaggio.
La foto del mio avatar è esemplificativa proprio del guardare più avanti di ciò che si ha sotto la ruota anteriore. Quello è il momento di affrontare il famoso fosso dopo l'altrettanto famoso panettone; come si può notare non stavo guardando in basso in fondo al fosso (quello lo avevo gà fatto prima di avvicinarmi alla posizione della foto) bensì alla cima della risalita, per controllare dove mettere la ruota nel momento in cui si svalica.
Sguardo e pensiero protesi sempre in avanti, anche di parecchi metri; quello che c'è sotto le ruote è già morto e sepolto.