Escursione (MTB) del 25/01/2004 n. 104
Monti Ausoni
degli Ausoni merita particolare interesse da ogni punto di vista,
nonostante la scarsa copertura forestale ridotta dall’uomo a favore dei
pascoli, rimangono tuttavia testimonianze concrete dell’originaria
vegetazione, come la sughereta di San Vito la più significativa del centro
Italia, e nelle aree più isolate e selvagge rare forme vegetative
spontanee.
Non aspri i crinali e di modesta elevazione le cime (il M. Calvilli 1116
mt la più alta), con i fertili pianori hanno favorito una discreta l’
antropizzazione che è stata orientata ad insediamenti finalizzati alla
pastorizia e l’agricoltura modificando dolcemente la natura del terreno con
armoniose opere di terrazzamenti, ed insediamenti di cui rimangono
tangibili testimonianze quando non sono tuttora utilizzati per l’allevamento
delle bufale e capre.
Alle originarie vie di comunicazioni montane oggi si aggiungono nuovi
sterrati per usi forestali che permettono l’uso della bicicletta per
scoprire e vivere armoniosamente questi magnifici luoghi.
Gli Ausoni insieme ai Monti Aurunci e Lepini formano la catena
preappenninica del Lazio meridionale (Volsina): appartengono alla
piattaforma carbonatica laziale - abruzzese e sono formati prevalentemente
da fenomeni carsici, ipogei ed epigei, notevoli ed estesi (Grotta del
Faggeto con i suoi 315 metri di profondità). L`intero comprensorio si
estende su un`area di circa 80.000 ettari (Sup. montana 60.000 ha), nelle
province di Roma (Carpineto Romano, Gorga, Montelanico, Segni), Latina
(Bassiano ,Cori, Maenza, Norma, Priverno, Prossedi, Roccagorga,
Roccamassima, Sermoneta, Sezze) e Frosinone (Giugliano di Roma, Morolo,
Patrica, Supino, Sgurgola), per un totale di circa 100.000 abitanti, a Nord
e ad Est è delimitato dalle valli dei fiumi Sacco ed Amaseno, a Sud dalla
Pianura Pontina; mentre ad Ovest confina con i colli Albani. In base alla
classificazione fitoclimatica di Pavari l`area in esame rientra nella zona
del Lauretum, sottozone media e fredda. Questa zona è caratterizzata dalla
presenza di una vegetazione di tipo mediterraneo. La foresta di quercia
sempre verde o Quercetum ilicis costituisce un climax di fondamentale
interesse nella regione mediterranea. E` la formazione vegetale sempreverde
che dà una tipica impronta fisionomica a tutta la provincia di Latina. Può
rappresentare lo stadio finale evolutivo o climax della vegetazione
mediterranea, oppure l`inizio della sua regressione. Sono inoltre presenti
cerreti, querceti misti, boschi meso – igrofili, macchia mediterranea,
lecceti con alloro e corbezzolo. Successivamente alla bonifica delle paludi
pontine si comprese l`assoluta necessità di proteggere il territorio
bonificato dall`azione dei venti dominanti e si crearono i presupposti per
l`impianto, su progetto del prof. Pavari redatto nel 1936, di barriere
frangivento che per circa metà venne realizzato negli anni 1937 - 43 e per
la parte restante nel periodo 1952-54. Le specie impiegate furono
inizialmente parecchie, ma ben presto fu l`eucalipto a primeggiare, tanto
che ancora oggi è assolutamente dominante.
Questo anello è impostato nella parte centrale dei monti Ausoni, siamo in
provincia di Frosinone e partiamo dal paese di Amaseno (distante km 117 da
Roma), quota 112 mt, presso il grande parcheggio dove si svolge il mercato
da qui si inizia a pedalare in direzione della Località Longana, alle
ultime case a quota 205 mt una sterrata sale sulla nostra sinistra subito
dopo oltrepassata una sbarra inizia la salita costante e graduale che con
una media del 8 % circa di pendenza condurrà sulla cima del Calvo 1038 mt.
- km 4 dall’inizio della sterrata dopo vari tornanti appena prima di un
tratto rettilineo sulla nostra destra si apre un piccolo pianoro a pascolo
con bello scorcio sul M. delle Fate 1090 mt,
- km 6,250, si perviene in località Campo d’Aceto quota 660 mt un altipiano
con stalle e case utilizzate per l’alpeggio del bestiame.
- Qui al bivio prendiamo a destra dove la strada dopo qualche centinaio di
metri diventa asfaltata in pessimo stato di manutenzione poi al successivo
bivio a sinistra su pietraia in salita, salendo tralasciamo un bivio ancora
a sinistra che aggirando la cima porta a Forcella Buana e da li a
Vallecorsa, sempre inesorabilmente in salita ad un tornante vicino una
cisterna ormai al valico incrociamo la strada che scende alla piana di
Burano, affacciandosi sul versante della piana di Fondi.
- km 10,570 quota 1038 mt cima del M. Calvo coronata da uno dei 649 cippi in
pietra locale posti a confine sui 300 km tra lo stato Pontificio ed il Regno
di Napoli secondo l’accordo firmato il 26/09/1840, voluto da Papa Gregorio
XVI e re Ferdinando II; Solitaria come tutte le cime (anche se di modesta
quota) il Calvo ci regala un magnifico panorama sulla piana di Fondi
scintillante di serre che si fondono con il lago ed il luccicare del sole
riflesso sul mare; le isole, il Circeo, gli Aurunci ed il resto dell’
orizzonte da scoprire e indovinare.
- Lasciando la cima raggiungiamo in discesa subito il bivio a sinistra sul
valico (presso la cisterna) che decisamente su buon fondo a km 12,660 quota
760 mt interseca sterrata che proseguiamo a sinistra.
- Quota 720 mt la strada chiude in una radura, da qui bici in spalla si
entra nella boschina seguendo i segnali del sentiero (C.A.I.) che con
qualche centinaio di metri ci porteranno a ritrovare lo sterrato più a valle
sulla destra rispetto alla nostra provenienza.
- Km. 15,120 quota 635 mt ad un bivio si prende a sinistra ed in questa
direzione raggiungiamo un pianoro Burano al termine accanto ad un reticolato
un viottolo ci porta alla base di una bella falesia quota 505 mt, km 19,750,
dove nei pressi si può osservare l’ingresso della risorgenza di Fontana
Burano cavità con 40 mt di sviluppo suborizzontale.
- Riprendendo la direzione principale la strada diviene asfaltata e ad un
incrocio con una casa alla nostra destra si va in salita a sinistra
tenendosi a destra oltrepassate alcune case (Buranello) a quota 405, km
25,830 inizia lo sterrato che raggiunge con una finta discesa la fonte
Burano con notevole portata di acqua, km 27,450 quota 465 mt
- Tornati al bivio con la casa scendiamo ormai a valle su asfalto ultra
secondario verso il paese di Amaseno per un meritato caffè.
ore 09:00 da Amaseno (FR) piazzale mercato, km 117 da Roma
L’assenza di fonti consiglia una adeguata scorta di acqua
Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.
