Escursione (MTB) del 06/03/2011 n. 1282
S. Severa “i 7Guadi“ Versione ridotta
Ritrovo ore 8.30 - Partenza 8.45 puntuali
“Partenza” (23 mt slm - km 0 - max pend. ascesa 10%).
Tagliamo l’Aurelia e arriviamo alla grande rotonda che si trova dopo il cavalcaferrovia che dall’Aurelia (km 52,400) porta a Santa Severa nord; passiamo la rotatoria e proseguiamo verso sinistra in leggera salita fiancheggiando la cava di caolino. Pochi metri e sulla sinistra si stacca un asfalto rovinato che ci porta in breve al “Casale della Scaglia”. Da qui si sale verso il “Fosso del Grottone” risalendo verso l’antica via Papalina. Sempre dritto in salita sino ad un cancello in ferro che porta al fontanile.
“Fosso Eri di S.Severa” (235 mt slm – km 8,4 tot. – max pend. ascesa 16%)
Al cancello (da valicare) si piega a destra per percorrere in saliscendi la sterrata del “Grottone”: altro fontanile per il rifornimento e poi uno strappetto fino all’asfalto (vecchio) della Carlotta. Si prende a sinistra in salita per 1,5 km sino all’ingresso del famoso “Monte Ansino”, il punto più alto dei monti della Carlotta. Si sale rigorosamente di rampichino i 4/5 tornanti ripidi ed impegnativi (chi li farà in sella merita una menzione d’onore su Pedalando) sino ad arrivare in cima con gran panorama sia sul mare che a nord ovest verso Tolfa. Svalichiamo a quota 458 mslm e ci lanciamo in discesa per ben 2 (due!!) km su una sterrata con qualche sasso, mai pendente ma per la sua lunghezza invita a prendere velocità (okkio!). Arriviamo così di volata di nuovo sulla sterrata del “Grottone” questa volta da percorrere verso destra, direzione “Prato della Montagna”.
“Prato della Montagna” (220 mt slm – km 15,6 – max pendenza discesa 12 %)
Si ricompatta il gruppo e scavalcata una passina in filo spinato si guada un fossetto e ci si lancia decisi giù verso la “Grascita delle Pere”. Sono 4,5 (quattrovirgolacinque !!) km di leggera discesa che invitano alla velocità, ma okkio, gli ultimi metri sono sassosi e da prendere con calma ! Arrivati in fondo si prende il bivio sconnesso sulla destra e si arriva al più famoso dei guadi, il “7guado lo faccio a nuoto” ! Scherzi a parte, arriviamo bagnati dall’altra parte del guado e prendiamo la sterrata che decisa scorre in piano direzione Stazzalone.
“Stazzalone” (150 mt slm – km 21,5 - max pendenza discesa 6%).
Non prendiamo l’asfalto e dopo il 2° guado sul Rio Fiume (che valicheremo altre 3 volte) si procede sulle lievi tracce lungo il fiume per ulteriori 4 km. Siamo su un sentiero tortuoso ed intrigante, qualche piede a terra lo metteremo perché in vari punti la roccetta o l’incisione non ci consentiranno (tranne che ai più abili) di rimanere in sella. Comunque la pendenza rimane ridicola, mai oltre il 6%, mentre l’ambientazione è assolutamente suggestiva. Guadiamo e riguadiamo il Rio Fiume e percorriamo veloci il bel single track nel bosco per 4 (quattro !!) km circa sino ad arrivare ad incrociare l’asfalto. Si scende l’asfalto verso sinistra e ci immettiamo sulla via del ritorno.
“Rio Fiume” (65 mt slm – km 26,5 tot).
Ci aspetta un defaticante lungone prima su asfalto e poi su sterrata sino a tornare alla cava di caolino in pochi km. e attraversata l’Aurelia siamo di nuovo al parcheggio del Castello.
“Arrivo” (23 mt slm - km 33 tot)
Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.
