Escursione (MTB) del 20/10/2002 n. 31
paliano
La ferrovia venne inaugurata il 12 luglio 1916 con il primo tratto da Roma - Genazzano e la diramazione da San Cesareo a Frascati, mentre l`anno successivo venne completata fino a Frosinone. Questa ferrovia costituì per molti anni un importante mezzo di trasporto per gli abitanti delle zone da essa servite.
Inoltre il servizio tranviario nelle città di Roma, Fiuggi e Frosinone costituiva un primo esempio di integrazione tra servizio urbano e servizio extraurbano, così come le diramazioni da San Cesareo a Frascati e da Vico nel Lazio a Guarcino costruite a servizio di paesi limitrofi alla ferrovia. Il raccordo con la stazione FS di Zagarolo permetteva anche il traffico merci con la rete FS. Dall`analisi del percorso si può intuire che questa ferrovia non fu realizzata per assicurare un rapido collegamento con Frosinone e il Lazio meridionale, ma essenzialmente per togliere dal secolare isolamento numerosi paesi.
La concessione per l`esercizio della ferrovia venne affidata alla SFV, Società Ferrovie Vicinali, che però ben presto si trovò in pesante deficit, e fu costretta ad intraprendere le prime economie d`esercizio.
Al termine della seconda guerra mondiale, i danni a tale linea furono così ingenti, che la Stefer non ritenne opportuno intraprendere lavori di ripristino, e così il tratto San Cesareo - Frascati venne definitivamente soppresso, così come le tratte Alatri - Frosinone e Vico - Guarcino.
I danni al resto della linea però non furono molto ingenti, tanto che a partire dal 1944 potè essere ripreso il servizio, prima tra Centocelle e Fiuggi e in seguito su tutta la linea.
Durante gli anni `50 e `60 la ferrovia iniziò a subire la concorrenza agguerrita del trasporto su gomma. Sopravvissuta più o meno indenne agli anni `60 negli anni `70 fu abbandonato il tratto per Zagarolo Scalo e fu interrotto il tratto Fiuggi-Alatri per eccessiva usura del binario.
Negli anni `80 frane e nubifragi portarono alla chiusura della tratta San Cesareo - Fiuggi e della tratta Pantano-San Cesareo, quest`ultima ufficialmente solo in via provvisoria.
Di recente sul tratto Paliano-Fiuggi è stata inaugurata una pista ciclabile che si sviluppa per complessivi km 22,7, lungo i fianchi dei Monti Scalambra e Pila Rocca.
Abbiamo provato ad individuare i punti emergenti di questo lembo di territorio ciociaro.
Paliano conserva insieme a Serrone e Fiuggi le testimonianze storiche della dominazione della famiglia Colonna. Le ritroviamo nel palazzo Colonna al centro del paese e nei monumenti funerari dell`abside della Chiesa di S.Andrea e in una torre della Rocca di Serrone.
Oltre al castello di Paliano esistono sul territorio altri esempi di architettura medievale di particolare interesse come i resti dei castelli di Piglio e di Acuto, nonché tutto il centro storico di Fiuggi.
A pochi chilometri dalla pista c`è la Selva di Paliano; un parco naturale faunistico nel quale oltre a spazi verdi e piccoli laghi si possono ammirare migliaia di uccelli acquatici.
Ed inoltre al Piglio costituisce un richiamo, per ciclisti e non, la Cantina sociale che produce il famoso vino Cesanese, un valido esempio di operosità nelle tradizioni agricole della zona.
Infine non si può non citare Fiuggi, stazione termale tra le più famose in Europa.
Partiti dalla stazione di La Forma si segue integralmente il percorso della ciclabile fino a Fiuggi; la strada sale fino ad Acuto con pendenze non elevate, solo in un caso fino al 6%, per poi ridiscendere fino a Fiuggi dove si seguono le indicazioni per Arcinazzo (km. 17). Dopo 2 km. in prossimità di un cartello turistico si svolta a sx; qui è possibile fare rifornimento di acqua.
La strada diventa sterrata e si cominciano a seguire le indicazioni per il Laghetto di Acuto. L`altimetria va dai 270 mt. della stazione di Paliano ai 606 mt. di Fiuggi toccando il tetto di 706 mt. nel territorio di Acuto. Il tracciato della ferrovia presenta pendenze non elevate, solo in un caso fino al 6% e raggi minimi di curvatura di 45 m.
La sede stradale è tutta larga 2 m, più due banchine da 0.50 m, ad eccezione di un tratto in quota tra i Comuni di Acuto e Piglio dove la sede stradale è portata a 2,5 m per consentire il transito di mezzi di soccorso.
Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.
