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Escursione (MTB) del 04/02/2007 n. 425

 

S. Vittorino HardTrack

 
 
Orari, Appuntamenti e partenza
Appuntamento: ore 09:00 c/o Piazza di S. Vittorino
 
Contatti e Organizzazione:
Giancarlo Lombardozzi
Note Significative del percorso
Impegno fisico (1-5): 4
Diff. Tecnica (1-5): 3
Lunghezza del percorso: 30 km
Dislivello: 700 mt
 
Situazione Acqua: SI
 
Descrizione Ambientale
Ancora una escursione sui Monti Predestini. Partiamo da S. Vittorino, saliamo sino al convento di S. Maria Nuova poi a S. Gregorio da Sassola per tornare a S. Vittorino.

San Vittorino è un piccolo quartiere della città di Roma, situato nell`area dell` VIII Municipio. Tuttavia la borgata di San Vittorino presenta tutte le caratteristiche sociologiche, culturali e storiche di un antico borgo o di un paese della campagna romana.
San Vittorino sorge su un costone tufaceo delimitato da due valli adiacenti sorte dalla perenne erosione di due piccoli torrenti. La zona, completamente immersa nel verde tra coltivazioni di olivi e boschi selvatici, è situata a circa 30 km dalla capitale, a 150 metri s.l.m.. L`ingresso del sito è costituito da un arco di tufo molto suggestivo.

San Vittorino prende il nome dal santo omonimo vescovo e martire. La zona presenta numerose testimonianze di insediamenti umani fin dal periodo eneolitico.

(Fonte Wikipedia)


Situato, al pari di Poli e Casape, sulla fascia di mezzacosta dei monti Prenestini, S. Gregorio sorge su un banco tufaceo circondato da una folta vegetazione. Le prime notizie storiche sul territorio si riferiscono all’ antica città di Aefula, roccaforte di Tivoli sottomessa dai Romani e distrutta probabilmente da Annibale nella sua marcia verso Roma.
Il primo nucleo dell’ attuale paese ebbe origione tre il VI e il IX secolo con il nome di Castel S. Gregorio; fu infatti il pontefice Gregorio Magno a donare il feudo al convento di S. Andrea al Celio nel 587.

Acquistato nel 1321 dai Colonna, fu loro conteso dagli Orsini che lo acquisirono definitivamente nel 1514. Venduto nel 1567 al cardinale Santacroce, passò ai Poli e successivamente ai Barberini e quindi nel 1655 al cardinale Carlo Pio di Savoia cui si deve la costruzione del "Borgo Pio". Gli ultimi proprietari del castello furono i principi Brancaccio (1899).

La struttura del paese si trova nettamente divisa in due parti: il "Borgo Vecchio" di impianto medievale e sovrastato dall’ imponente castello, e il barocco "Borgo Pio", edificato in seguito alla peste del 1656 per volere del cardinale Carlo Pio di Savoia.

Il castello, dal 1991 di proprietà comunale, venne fondato nel X secolo e dal ’500 in poi ha subito vari ampliamenti, rifacimenti e restauri. Nelle stanze degli appartamenti al primo piano interessanti sono i cicli di affreschi del XVI secolo attribuiti a Federico Zuccari.Il borgo medievale è da visitare tutto a piedi. Notevole è la chiesa di S. Gregorio Magno, eretta nel 1537 sul luogo di una chiesetta medioevale precedente; vi si venera un’ immagine del Salvatore (tempera su tavola di olivo) risalente alla fine del ’300. Opposto si sviluppa il "Borgo Pio", caratterizzato da una luga strada dritta fiancheggiata da cinque gruppi identici di case e terminate nella pittoresca piazza del teatro a forma di ellisse, detta per questo "piazza padella".

Da visitare la chiesa della Madonna della Cavata, così chiamata perchè l’ immagine della Madonna fu trovata sottoterra, da alcuni contadini mentre lavoravano i campi. La chiesa risalente al XVI secolo si presenta a navata unica con le pareti interamente affrescate con scene della vita di Cristo e con un Giudizio Universale di ispirazione michelangiolesca; in una nicchia dietro l’ altare vi è l’ immagine della Madonna la cui parte più antica, il volto della Vergine, risale al 1300. Lugo le vie del paese si possono osservare numerose edicole sacre.

(Fonte www.comunitamontanativoli.org)


 
Descrizione Tecnica
Questo percorso propone ancora un percorso sui prenestini cercando però di non riproporre il tragitto che di solito si segue per la salita a S. Gregorio da Sassola.

Si parte dalla Piazza di San Vittorino per la oramai famosa Via Crucis. Si prosegue diritto per tale strada dapprima su asfalto poi su sterrato senza badare a deviazioni o incroci. Dopo qualche chilometro la strada inizia a salire sempre più decisamente. Arriviamo dopo qualche centinaio di metri di salita al casale del Gericomio. Qui pieghiamo a sx ancora in salita sempre ripida e sterrata. Seguiamo questa strada sino al suo termine all’altezza di un casale e di 2 quercie dove si immette sulla provinciale Tivoli-Poli.

Seguiamo per circa 1 km la provinciale verso S. Gregorio da Sassola (diritto innanzi a noi) e all’altezza di uno scollinamento giriamo a sx su cementata. Tralasciamo il primo bivio a dx in evidente durissima salita e anche il secondo a sx in discesa proseguendo lungo la strada a tratti bianca o sterrata e a tratti cementata. Dopo un primo tratto tra discesa e pianura con alcuni piccoli tratti in salita la strada si inerpica in modo repentino dopo una curva stretta a dx.

Proseguiamo lungo la ripida salita e arriviamo alla “Forcella”. Qui sempre senza possibilità di errore proseguiamo diritti dapprima in decisa discesa e, dopo alcuni bivi in leggera salita sino ad arrivare al convento di S. Maria Nuova.

Proseguiamo su asfalto sino ad un bivio dove imbocchiamo la strada centrale che in discesa ci porta sino alla frazione di Borgo PIO. Arrivati alla “Piazza Padella” invece di scendere verso S. Gregorio proseguiamo in piano e poi in leggera salita dapprima su asfalto e quindi su sterrato.

Arriviamo ad incrociare una strada che scende sulla dx. La imbocchiamo per pochi metri e subito voltiamo a sx per una traccia di sentiero dapprima larga che poi via via si stringe. Passiamo su di un antico ponte e proseguiamo lungo la traccia. Qui potrà risultare molto difficile mantenersi sui pedali per la natura eccessivamente gibbosa del terreno. Si tratta comunque di terreno perlopiù in piano e di meno di un km.

Arriviamo alfine su di una sterrata in piano e discesa che ci farà arrivare nuovamente sulla provinciale Tivoli-Poli. Stavolta giriamo a dx verso S. Gregorio che raggiungiamo in poco più di un km.

Entriamo nel Borgo e lungo le scalette in discesa lo attraversiamo completamente sino alla strada asfaltata in ripida discesa che imbocchiamo.

Sorpassato un ponte pieghiamo a sx e proseguiamo diritti dapprima su asfalto poi su sterrato senza seguire la strada asfaltata a sx. Superiamo un primo guado su fondo cementato e poco dopo un secondo guado su sassi. Un tratto in salita ci porta ad un passaggio stretto tra rocce da affrontare a piedi. Proseguiamo in piano sino ad arrivare ad un bivio dove proseguiamo sullo sterrato diritti invece che sulla strada bianca leggermente a dx.

In breve perveniamo alla provinciale che scende sino alla via Polense.

Imbocchiamo l’asfalto in discesa per poche centinaia di metri e nuovamente rientriamo su sterrato a sx.

Da qui una lunga discesa ci porterà sino all’antico acquedotto dell’Acqua Marcia. La discesa è dapprima facile su bianco e sterrato poi, dopo un tratto cementato diviene sempre più ripida e sconnessa presentando sul lato sx (valle) ampie e profonde fenditure. E’ quindi bene affrontare la discesa con la dovuta prudenza (che non è sinonimo di lentezza beninteso) e con occhio vigile a chi ci sta davanti.

Arrivati all’acquedotto Romano proseguiamo lungo la strada in piano e dopo una zampetta su basolato romano attraversiamo nuovamente la provinciale lasciata in precedenza.

L’ultimo tratto di strada inizia in discesa cementata per pochi metri. Proseguiamo diritti tralasciando dapprima una strada sulla dx quindi un`altra sulla sx. Noi proseguiamo lungo una ripida salita in cemento comunque non molto lunga. Ancora discesa e poi gli ultimi due strappi in cemento che ci portano all’uscita sulla Via Crucis e di lì in breve nuovamente a S. Vittorino.

Avremo percorso 30 km e circa 700 metri di dislivello.

Ricognizione di A. Maiorani, G. Lombardozzi, A. Prati, R. Vanoncini, C. Prati del 31/12/2006

Disponibilità tracciato GPS:


N.B. Utilizzare il tasto destro del mouse e poi selezionare SALVA OGGETTO CON NOME

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Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.

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Legenda

Tipo di Mezzo richiesto:
M: Mtb - percorso prevalentemente in fuori strada
S: Bdc - percorso su strada da effettuarsi con specialissima
E: Enduro - percorso Enduro, protezioni e casco integrale obbligatorio
G: Giovani - percorso adatto ai giovani Pedalandini
V: Vintage - percorso per bici da strada vintage
C: Corso - didattica

Impegno Tecnico:
1 : fondo buono, strade larghe, pianeggianti, spesso asfaltate
2 : fondo generalmente buono, presenza di qualche piccola asperità
3 : fondo variable, non sempre in buone condizioni, alcuni tratti di single track, passaggi in zone boscose, non sempre il percorso è subito individuabile
4 : diversi tratti in cattivo stato, single track, tratti non subito individuabili, passaggi tecnici, è richiesta un'ottima padronanza del mezzo e capacita' di guida
5 : lunghe salite, lunghe discese, tratti molto esposti, tratti tecnici, fondo molto impegnativo, passaggi in zone dove non esiste strada segnata o sentiero, è richiesto ottima capacita' di guida, di orientamento e tecnica

Impegno Fisico:
1 : impegno minimo, escursione adatta a tutti, durata breve
2 : escursione adatta a tutti, minimo impegno fisico, con qualche lieve asperità da affrontare
3 : adatta a biker con minimo allenamento, percorso con alcune salite e discese che richiedono un certo impegno
4 : adatta a bikers con buon allenamento, percorso che richiede capacità e resistenza, presenza di salite e discese impegnative
5 : escursione per biker ben allenati, con notevoli dislivelli sia in salita che in discesa, tratti molto tecnici o da percorrere con bici in spalla
6 : Grande impegno fisico richiesto. È necessaria una preparazione fisica completa.

Ricordatevi sempre:
Cercate di non andare mai soli.
Se fate uscite solitarie, lasciate sempre detto dove andate e quanto avete intenzione di restare fuori!
Nelle uscite di gruppo, portate con voi il Tesserino di Pedalando.
Per motivi assicurativi, non è possibile autorizzare all'escursione persone non in regola con il tesseramento.
La bici deve essere sempre in ordine, controllata e verificata.
La sicurezza e la prudenza sono fondamentali per se stessi e per gli altri. Comportamenti irresponsabili non sono tollerati.

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