calendario

Nulla è dovuto agli accompagnatori per le attività escursionistiche
Per partecipare occorre iscriversi preventivamente all'associazione
Le nostre attivita sono accessibili esclusivamente ai soci regolarmente iscritti e con certificato medico valido.

ATTENZIONE: NON è più possibile iscriversi o rinnovare l'iscrizione e/o consegnare il certificato medico alla partenza dell'escursione.

Escursione (MTB) del 16/06/2007 n. 450

 

L`anello della Macchiarvana, Opi ed il Santuario di Monte Tranquillo

 
 
Orari, Appuntamenti e partenza
07.00: A1 - Parcheggio Decathlon-Tor Vergata in Via Schiavonetti 325
07.15: Partenza (in auto)
- 09.00: Area di parcheggio località “Trichiano”
09.30: Partenza (in bike)
 
Contatti e Organizzazione:
Stefano Del Roscio
Mauro De Santis
Note Significative del percorso
Impegno fisico (1-5): 4
Diff. Tecnica (1-5): 4
Lunghezza del percorso: 44 km
Dislivello: 1100 mt
 
Situazione Acqua: NO
 
Descrizione Ambientale
Il percorso (Sterrato/Asfalto: 90%-10%) si svolge all’interno del Parco Nazionale D’Abruzzo e si sviluppa alle pendici del Monte Tranquillo e sulle piste di Sci di Fondo della Macchiarvana nella zona del comprensorio sciistico di Pescasseroli-OPI-Forca D’Acero.



Parco Nazionale D’Abruzzo

Il Parco Nazionale d`Abruzzo è l`area protetta più famosa e antica d`Italia. Patriarca dei parchi italiani, è sorto il 9 settembre del 1922 sotto la presidenza dell`ingegnere e deputato abruzzese Erminio Sipari e fu ufficialmente istituito con decreto regio n. 257 del 11 gennaio 1923. Oggi si estende per circa 60.000 ettari con una fascia di protezione esterna che fa raggiungere quasi 104.000 ettari di natura protetta. Gravita su tre regioni (Abruzzo - Lazio - Molise) ed occupa territori di innumerevoli paesi montani.


La Fauna

L`animale più famoso e simbolo del Parco è l`Orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus).

Tra la fauna del Parco merita il secondo posto, per importanza, il Camoscio d`Abruzzo (Rupicapra ornata). Le corna eccezionalmente sviluppate, il colore del mantello invernale e altre caratteristiche lo differenziano da tutti gli altri camosci, tanto da meritare l`appellativo di "più bel camoscio del mondo".
Il prezioso patrimonio faunistico della regione fatto di orsi, camosci, cervi, caprioli, lupi, gatti selvatici, linci, arvicole delle nevi, lontre, martore, citando soltanto i mammiferi più rari e preziosi per il loro valore scientifico e naturalistico, non ha eguali per lo meno tra le regioni appenniniche e fa dell`Abruzzo uno scrigno per la conservazione delle specie più rare.

Durante la pre-scout sono stati avvistati diversi branchi di cinghiali (uno di circa 15), e lepri.

Il parco è inoltre luogo di pascolo per bovini e cavalli.



La Flora

La flora del Parco Nazionale d`Abruzzo é certamente una delle più ricche e interessanti d`Italia. Si contano infatti oltre 1.200 specie di piante superiori. Il paesaggio vegetale del Parco è prevalentemente costituito da foreste di faggio (Fagus sylvatica). Questo è infatti l`albero più comune. Generalmente cresce tra gli 900 e i 1.800 metri di altitudine ed occupa il 60% della superficie dell`area protetta, contribuendo, al trascorrere delle stagioni, a creare un paesaggio ricco di colori. Altre specie arboree diffuse sul territorio sono l`acero di monte, il cerro e la betulla
Sono inoltre presenti alcuni endemismi, specie presenti soltanto in alcune zone del Parco. Si tratta del Pino nero (Pinus nigra) di Villetta Barrea e del Pino mugo (Pinus mugo), specie appartenenti alle epoche glaciali.

Una caratteristica non meno notevole e vistosa della flora del Parco é data da fiori abbondantissimi e multicolori. Numerose e variopinte orchidee, delle quali la più bella, grande e rara è senz`altro la Scarpetta di Venere (Cypripedium calceous). Il Giaggiolo della Marsica (Iris Marsica) e ancora il Giglio rosso, la Genziana maggiore, la splendida Genziana appenninica, lo Zafferanastro giallo, il ranuncolo della Maiella, la Genzianella di primavera. Oltre alle piante superiori sono state documentate e studiate 342 specie di funghi, 57 di microfunghi, 151 di licheni, 174 di muschi, 80 di alghe, 36 di epatiche.



OPI (1253m slm)

Le prime notizie relative all`origine del nome le troviamo in una raccolta anonima pubblicata alla fine del secolo scorso. Alcune di queste notizie, legate ad antiche credenze mitologiche fanno risalire il nome Opi alla dea romana della terra OPE, sorella e moglie di Saturno, figlia del Cielo e di Vesta; altre ad Opice, sacerdotessa del tempio di Vesta, uno dei cinque Templi che costituivano un santuario nel monte ora abitato. L`ipotesi più attendibile sembra essere però quella secondo cui il nome derivi dal termine latino OPPIDUM, ossia castello fortificato; infatti, la struttura del borgo, risalente all`anno mille, con le abitazioni costruite l`una accanto all`altra sul ciglio delle rocce, determina una cinta muraria a salvaguardia del paese. L`insediamento umano nel territorio di Opi ha origini remote. Questo fatto è testimoniato dal ritrovamento di resti un centro fortificato nel luogo dove sorge il borgo, dai tanti reperti archeologici rinvenuti nella Necropoli della Val Fondillo e dai resti di un probabile tempio nelle località "casali" e "Fonte delle Lecina".

Inoltre sembra che i Volsci, intorno al III sec. a.C. siano entrati nel territorio di Opi dal versante laziale, attraverso il passo di Forca d`Acero, per insediarsi tra le località "Molino di Opi", Barrea e l`imbocco della Val Fondillo. Molti sono i motivi che fanno pensare ad una "Opi città sacra" come le denominazioni di antichissime ed ancora vive sorgenti quali la Fonte di Giove, la Fonte Vertuno, e la Fonte Triareccia (in onore della dea Luna considerata triforme) e la lapide murata sulla base del campanile della chiesa di Santa Maria Assunta s
 
Descrizione Tecnica


Informazioni Generali



Nella descrizione sono indicati i nomi dei sentieri del Parco Nazionale d’Abruzzo: durante l’escursione fare sempre attenzione alle segnalazioni dei sentieri che costituiscono il percorso. Esse si trovano su un sasso o sulla roccia o su di un tronco d’albero e sono rappresentate da una striscia orizzontale bianca fra due rosse oppure una striscia bianca ed una azzurra riportanti il nome del sentiero ed, a volte, anche altre indicazioni accessorie (es. fine , inizio). Le indicazioni consentono di seguire il percorso anche a chi non è ha con se un GPS su cui ha scaricato la traccia: è infatti allegata anche la mappa del percorso su carta con scala 1:50.000.


E’ previsto un Gran Premio della Montagna. Il traguardo è posto alla fine della salita del Santuario di Monte Tranquillo: Quota 1597 – Dislivello 190 m (lunghezza km 2, pendenza media 5%, pendenza max 6%). In palio premi a sorpresa per i primi 3 arrivati (M e F).


Si rammenta che in montagna le condizioni meteo possono variare rapidamente: si consiglia pertanto di portare con sé mantellina, o K-Way o giubbino antivento.
Bisognerà fare molta attenzione perché le foglie che ricoprono il suolo, incluso buche e sassi, rendono insidioso il tracciato in alcuni tratti.





Descrizione del percorso



Dal punto di Partenza (WPT: 01 Parking) si prosegue in salita pedalabile, su asfalto, prima lungo la SS 666 (WPT:02 SS666) e poi lungo la SS 509 (WPT:03-SS509) in direzione di Forca D’Acero. Dopo circa 3 km si passa vicino ad un punto di lancio per parapendio, molto panoramico (WPT: 04 Parapen). Si prosegue quindi per altri 6 km circa sino al bivio Sciovia (Casa Cantoniera La Castelluccia) dove si gira a sinistra (WPT: 05-Sciovia) .

Si continua a salire e, dopo circa 1 km, si gira a SX (WPT: 06-P6Start) per prendere il sentiero P6 (La Castelluccia-Campolungo), che diviene poi C4 (Campo Rotondo – Campolungo), sino ad incrociare il sentiero mulattiera carrabile C1 (Bocca del Petroso- SS Forca D’Acero). Qui si gira a DX (WPT: 09-DXFondo) in direzione di Forca D’Acero. Si prosegue sul sentiero sino ad arrivare ai prefabbricati in legno della Scuola di Sci di Fondo della Macchiarvana (WPT: 10-Sci Fondo).



Si prosegue quindi girando a SX per scendere lungo il sentiero D3 (Campeggio dell’Orso - Macchiarvana) sino alla fine dove si gira Sx al WPT: 16-Orso per andare verso la località Bocca del Petroso e prendere l’inizio del sentiero C1 (Bocca del Petroso- SS Forca D’Acero). Si segue quindi il sentiero C1 su sterrata carrabile che inizia lentamente a salire. Si passa lasciando sulla SX il Rifugio della Difesa e si prosegue sino ad arrivare al bivio per il Santuario di Monte Tranquillo (WPT: 18-Santuario) dove, girando a dx, inizia la salita del Gran Premio della Montagna


Il traguardo del GPM è posto alla fine della salita del Santuario di Monte Tranquillo a quota 1597m con un dislivello di circa 190 m (lunghezza km 2, pendenza media 5%, pendenza max 6%). In palio premi a sorpresa per i primi 3 arrivati (M e F).


Dopo il pranzo al sacco, consumato sul terrazzo panoramico del Santuario, si prosegue verso il valico di Monte Tranquillo (1673m) lungo il sentiero C3 (Fonte la Difesa – Valico di Monte Tranquillo) per raggiungere la vetta del percorso, proseguendo da un certo tratto in poi a piedi.


Appena superato il valico (WPT Tranquillo), si prosegue in fuori sella e fuori pedali per circa 400 m. Sotto il valico iniziano due sentieri Q3 e Q7.

Noi prendiamo a SX (WPT: Q7Start) il sentiero Q7 (Ponte del Nibbio – Valle Lattara) ed iniziamo la discesa verso le macchine. Dopo circa 400m il fondo diviene sterrato pedalabile. Il panorama che si gode su tutta la Val Comino è notevole. La discesa è una lunga picchiata verso valle. La sterrata è protetta verso valle da parapetti in legno, ma oltre ad essere stretta e caratterizzata da numerosi tornanti, presenta un fondo pietroso ed a volte sconnesso e con pendenza massima ragguardevole (-12%): si raccomanda pertanto di fare molta attenzione tenendo ben saldo il manubrio ed impostando correttamente i tornanti.


Dopo circa 10 km si arriva all’innesto con la SS 666, dove si gira a dx per raggiungere le macchine al nostro punto di partenza (WPT Parking). L’escursione termina quindi con le premiazioni del GPM.



Scheda e ricognizione di Mario Tarantino e Massimo Oliverio




File GPS Macchiarvana:

TRACCIA (.gdb è un file per MapSource)



Riferimenti Cartografici: Carta di Sentieri del Parco Nazionale d’Abruzzo
 
Note
Percorso Multilivello. E’ previsto un Gran Premio della Montagna


Come arrivare:
Autostrada A1 Roma-Napoli. Uscita Frosinone, SS 214 verso Sora, SS 666 verso S. Donato Val Comino. La località “Trichiano” (WPT: Parking) è indicata da cartello a dx a bordo strada ed è situata subito dopo il ponte della SS 666 che da Sora porta a Pescasseroli, e circa 1Km prima del bivio con la SS509 che porta a S. Donato Val Comino; inoltre poco più avanti sulla sx è segnalato l’inizio del sentiero carrabile Q7 che percorreremo in discesa nella parte finale dell’escursione.

Nota bene: Si può arrivare al luogo del 2° appuntamento anche via Autostrada A25, Uscita Pescina, SS 83 verso Venere, Gioia dei Marsi, Pescasseroli, Opi, bivio SS 509 Forca D’Acero direzione Cassino. Dopo il valico a circa 11 km si trova, sulla sinistra della direzione di marcia, l’area di parcheggio località “Trichiano”.
 

Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.

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calendario

Legenda

Tipo di Mezzo richiesto:
M: Mtb - percorso prevalentemente in fuori strada
S: Bdc - percorso su strada da effettuarsi con specialissima
E: Enduro - percorso Enduro, protezioni e casco integrale obbligatorio
G: Giovani - percorso adatto ai giovani Pedalandini
V: Vintage - percorso per bici da strada vintage
C: Corso - didattica

Impegno Tecnico:
1 : fondo buono, strade larghe, pianeggianti, spesso asfaltate
2 : fondo generalmente buono, presenza di qualche piccola asperità
3 : fondo variable, non sempre in buone condizioni, alcuni tratti di single track, passaggi in zone boscose, non sempre il percorso è subito individuabile
4 : diversi tratti in cattivo stato, single track, tratti non subito individuabili, passaggi tecnici, è richiesta un'ottima padronanza del mezzo e capacita' di guida
5 : lunghe salite, lunghe discese, tratti molto esposti, tratti tecnici, fondo molto impegnativo, passaggi in zone dove non esiste strada segnata o sentiero, è richiesto ottima capacita' di guida, di orientamento e tecnica

Impegno Fisico:
1 : impegno minimo, escursione adatta a tutti, durata breve
2 : escursione adatta a tutti, minimo impegno fisico, con qualche lieve asperità da affrontare
3 : adatta a biker con minimo allenamento, percorso con alcune salite e discese che richiedono un certo impegno
4 : adatta a bikers con buon allenamento, percorso che richiede capacità e resistenza, presenza di salite e discese impegnative
5 : escursione per biker ben allenati, con notevoli dislivelli sia in salita che in discesa, tratti molto tecnici o da percorrere con bici in spalla
6 : Grande impegno fisico richiesto. È necessaria una preparazione fisica completa.

Ricordatevi sempre:
Cercate di non andare mai soli.
Se fate uscite solitarie, lasciate sempre detto dove andate e quanto avete intenzione di restare fuori!
Nelle uscite di gruppo, portate con voi il Tesserino di Pedalando.
Per motivi assicurativi, non è possibile autorizzare all'escursione persone non in regola con il tesseramento.
La bici deve essere sempre in ordine, controllata e verificata.
La sicurezza e la prudenza sono fondamentali per se stessi e per gli altri. Comportamenti irresponsabili non sono tollerati.

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