calendario

Nulla è dovuto agli accompagnatori per le attività escursionistiche
Per partecipare occorre iscriversi preventivamente all'associazione
Le nostre attivita sono accessibili esclusivamente ai soci regolarmente iscritti e con certificato medico valido.

ATTENZIONE: NON è più possibile iscriversi o rinnovare l'iscrizione e/o consegnare il certificato medico alla partenza dell'escursione.

Escursione (MTB) del 16/05/2009 n. 804

 

QUELLI DEL NORD-EST PRESENTANO: GATTACECA E PARCO TRENTANI

 
 
Orari, Appuntamenti e partenza
Santa Lucia di Fonte Nuova: via Aurora (zona industriale)

Ritrovo: ore 8.45

Partenza: ore 9.15
 
Contatti e Organizzazione:
Alessandro Pescatore
Mario Baliviera
Note Significative del percorso
Impegno fisico (1-5): 3
Diff. Tecnica (1-5): 3
Lunghezza del percorso: 35 km
Dislivello: 750 mt
 
Situazione Acqua: SI
 
Descrizione Ambientale
Brevi cenni

La Riserva Macchia di Gattaceca il Parco Trentani e la Macchia del Barco (che non visiteremo in questo giro) si estendono tra la valle del fiume Tevere e i Monti Cornicolani (la Nomentana si trova sulla sinclinale che funge da spartiacque fra il Tevere e l`Aniene), con andamento prevalentemente collinare alternato a valloni a profonda scarpata, con vaste aree destinate a pascolo e a uso agricolo. L`area è tutelata sia per il valore botanico dei suoi frammenti forestali che per l`intenso carsismo che si manifesta con grotte, inghiottitoi, "sventatori", doline. Fra queste ultime spicca il Pozzo del Merro, dolina di crollo tra le più profonde del mondo (circa 80 mt dal piano campagna e ulteriormente esplorato fino ad una profondità di 310 mt), che si caratterizza per le pareti ricoperte di fitta vegetazione e per la presenza di un lago sul fondo. La Riserva, in cui si estendono gli oliveti da cui si ricava il pregiato olio della Sabina, è sede di aziende agricole private, aziende e istituti sperimentali di tutela ministeriale (zootecnia, fitopatologia, zoologia sperimentale), nonché dell`Università Agraria di Castel Chiodato. Il paesaggio della riserva è frammentato sia in relazione alle condizioni naturali che all`azione dell`uomo. Intenso è il pascolo bovino e ovino.

Geologia

Il territorio è situato tra la valle del fiume Tevere e i Monti Cornicolani con caratteristiche principali legate ai boschi, ai fenomeni carsici e al paesaggio. La riserva si estende principalmente su colline di origine calcarea (Mesozoico) con un`altezza massima di m. 241 (in loc. Bosco Cerqueta) e ricche di fenomeni carsici (doline, grotte, inghiottitoi). Da ricordare l`imponente voragine denominata "Pozzo del Merro", dolina di crollo con pareti subverticali fittamente ricoperte di vegetazione e un piccolo lago di notevole profondità (oltre 300m) sul fondo della depressione a circa 80 metri dal piano campagna. Completano i litotipi della riserva le sabbie e argille plio-pleistoceniche di origine marina e i tufi provenienti dall`attività del Vulcano Sabatino (quaternario).

Flora e vegetazione

Circa la metà del territorio della Riserva è coltivata, per lo più a olivi e foraggiere. La formazione forestale più estesa è il bosco ceduo di cerro con un fitto strato inferiore di carpino orientale accompagnato da acero oppio , orniello , ciavardello , storace , biancospino, corniolo, ligustro, prugnolo, melo selvatico, sorbo comune e nespolo. Lo strato erbaceo è largamente invaso dal pungitopo, mentre i protagonisti delle fioriture primaverili sono gli anemoni e i ciclamini.

Fauna

La riserva rappresenta ancora l`habitat ideale per molti animali. Tra i mammiferi sono presenti la volpe, il tasso, l`istrice, la faina, la donnola, la martora e il cinghiale ( quest`ultimo avvistato proprio dai coordinatori del giro ) . L`avifauna forestale comprende piciformi, il cuculo, la ghiandaia, l`upupa, e molte specie di passeriformi. Tra i rapaci ricordiamo, la civetta, l`allocco, l`assiolo, il barbagianni, la poiana, il gheppio, il lodolaio. I rettili sono rappresentati dalla tartaruga terrestre, la cui presenza richiede conferma, dal geco, dall`orbettino e da lacertidi comuni. Tra gli anfibi: rana verde, rospo comune, tritone comune e tritone crestato.


Archeologia e storia

Nella riserva sono presenti le tracce di numerosi insediamenti, inquadrabili in un arco cronologico di lusso soprattutto di età romana imperiale, fornite di monumentali cisterne per la raccolta delle acque, a volte in ottimo stato di conservazione. Interessanti anche i tratti conservati del basolato stradale di epoca romana della via Nomentana e di alcuni suoi diverticoli. Particolarmente importanti e suggestivi gli imponenti ruderi della torre del castello di Grotta Marozza, risalenti ad epoca medioevale.

Nel parco sono stati trovati, mediante scavi archeologici, talvolta clandestini, che hanno rovinato i ruderi trovati in maniera irreversibile, degli scavi riconducibili a Nomentum (l`odierna Casali), tra cui ville rustiche di epoca romana raggiunte da traverse della Nomentana (ma erano collegate anche con Vallericca, zona di Monterotondo), ville site perlopiù nel fosso eponimo del parco e nella collina SE (Villa delle Pianelle).

Sull`ingresso principale vi sono una casa (forse del custode del parco) ed un ex mattatoio, sorto verosimilmente su dei ruderi di una basilica sorta a sua volta su delle tombe (di Primo e Feliciano martirizzati nell`epoca di Diocleziano). In epoca posteriore i corpi furono traslati a Roma.

Numerosi i siti utilizzati in passato per la realizzazione di carbonaie e calcare.

 
Descrizione Tecnica
Il giro proposto oggi parte e arriva dalla zona industriale di Santa Lucia di Fonte Nuova e si sviluppa tra la riserva di Gattaceca e il Parco Trentani ed attraversa i centri abitati di Mentana e la frazione di Casali di Mentana.

Le difficoltà proposte non sono insormontabili ma occorre tener presente che proprio per la varietà del giro andremo a toccare varie situazioni, dallo sterrato iniziale al tratto su asfalto con transito extraurbano al bosco dapprima semplice e poi con svariate insidie e pericoli in discesa per poi pedalare in salita e poi nuovamente su asfalto e il traffico cittadino per ritornare sullo sterrato in discesa e ancora salite ( dove qualcuno scenderà a spingere la bici ) …... insomma per molti ma non per tutti.



Notizie tecniche sul percorso

Il giro parte dalla zona industriale di S. Lucia Via Aurora ( adiacente al centro commerciale La Fonte ) si percorrono circa 3,500mt in leggero falsopiano su fondo sterrato e parte di asfalto ( ma ormai declassato a strada di campagna ) fino a raggiungere il centro sportivo La Mezzaluna. Da qui dopo una prima salita di circa 500/600 mt si raggiunge la strada principale ( Via a. Moscatelli ) da qui RIGOROSAMENTE IN FILA INDIANA si percorrono circa 700 mt fino a superare il viadotto sull`autostrada per svoltare a sinistra nuovamente su sterrato per entrare nella Macchia di Gattaceca ( dopo aver percorso circa 5 km dalla partenza).

Appena entrati nella Macchia ci fermeremo per approvvigionarci di acqua ( se serve ) e per dare le informazioni specifiche su questa parte da percorrere, pedaleremo prima in un tratto comodo nel quale non si presentano particolari difficoltà tecniche, gli alberi sono distanti e gli ostacoli a terra sono facilmente individuabili e comodamente superabili. Ma il percorso nella macchia non è tutto rose e fiori, infatti dopo poco cominciano le prime difficoltà, si sfiorano alberi e le rocce ci costringono a continui cambi di posizione e il sali scendi ci fa intervenire sul cambio.

Si raggiunge quindi un ampio ove ricompatteremo il gruppo prima di affrontare la parte più tecnica del tracciato. Qui dopo un tratto con alternanza di piccoli sali scendi approcceremo la discesa più tecnica ed impegnativa. In questo single track gli alberi sono molto vicini e lo zig zag impegnerà sia i novizi che i più smaliziati. Raggiunto il fondo valle sempre nel sottobosco pedaleremo alternando pezzi in salita con la pianura fino a raggiungere un altro ingresso del parco ( adiacente alla macchia del barco ) da qui su un tratto più semplice e pedalabile arriveremo all`ingresso del parco adiacente Via reatina terminando così la prima parte dell`escursione.

A questo punto dopo un pezzo di sterrato e poi asfaltato raggiungeremo il centro abitato di Mentana che attraverseremo RISPETTANDO IL CODICE DELLA STRADA IN FILA INDIANA fino ad approcciare il secondo tratto off road.

Lasciato alle nostre spalle il centro storico di Mentana percorreremo un tratto in discesa sterrata fino a raggiungere il fondo valle opposto ( che confina con la marcigliana ) e d li dopo un tratto pianeggiante approcceremo ( la prima parte con il rampichino ) una salita che ci porterà fino a Via Nomentana.

Qui dopo una sosta ricompattatrice e l`eventuale rifornimento idrico ripartiremo su un breve tratto ciclabile sterrato per giugere al Parco Trentani che si sviluppa attaccato a Casali di Mentana.

Entrati nel parco avremo un primo pezzo in discesa poi svoltando a destra andremo nel sottobosco e dopo un pezzo in falso piano inizieremo a risalire fino ad un simpatico ponticello in legno da qui nuovamente in piano per poi ripartire con il rampichino fino ad arrivare in cima al parco e sbucare nel centro abitato di Casali.

Terminata questa parte attraversata la strada faremo degli scaloni adiacenti la Chiesa per approcciare l`ultima parte del percorso, un tratto in discesa asfaltata che poi diventa sterrato fino a raggiungere Via della mezzaluna e da qui gli ultimi colpi di pedale in pianura ci riporteranno al punto di partenza.



 
Note
Come raggiungerci: uscita 12 GRA, dir Via palombarese km 22,500
 

Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.

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calendario

Legenda

Tipo di Mezzo richiesto:
M: Mtb - percorso prevalentemente in fuori strada
S: Bdc - percorso su strada da effettuarsi con specialissima
E: Enduro - percorso Enduro, protezioni e casco integrale obbligatorio
G: Giovani - percorso adatto ai giovani Pedalandini
V: Vintage - percorso per bici da strada vintage
C: Corso - didattica

Impegno Tecnico:
1 : fondo buono, strade larghe, pianeggianti, spesso asfaltate
2 : fondo generalmente buono, presenza di qualche piccola asperità
3 : fondo variable, non sempre in buone condizioni, alcuni tratti di single track, passaggi in zone boscose, non sempre il percorso è subito individuabile
4 : diversi tratti in cattivo stato, single track, tratti non subito individuabili, passaggi tecnici, è richiesta un'ottima padronanza del mezzo e capacita' di guida
5 : lunghe salite, lunghe discese, tratti molto esposti, tratti tecnici, fondo molto impegnativo, passaggi in zone dove non esiste strada segnata o sentiero, è richiesto ottima capacita' di guida, di orientamento e tecnica

Impegno Fisico:
1 : impegno minimo, escursione adatta a tutti, durata breve
2 : escursione adatta a tutti, minimo impegno fisico, con qualche lieve asperità da affrontare
3 : adatta a biker con minimo allenamento, percorso con alcune salite e discese che richiedono un certo impegno
4 : adatta a bikers con buon allenamento, percorso che richiede capacità e resistenza, presenza di salite e discese impegnative
5 : escursione per biker ben allenati, con notevoli dislivelli sia in salita che in discesa, tratti molto tecnici o da percorrere con bici in spalla
6 : Grande impegno fisico richiesto. È necessaria una preparazione fisica completa.

Ricordatevi sempre:
Cercate di non andare mai soli.
Se fate uscite solitarie, lasciate sempre detto dove andate e quanto avete intenzione di restare fuori!
Nelle uscite di gruppo, portate con voi il Tesserino di Pedalando.
Per motivi assicurativi, non è possibile autorizzare all'escursione persone non in regola con il tesseramento.
La bici deve essere sempre in ordine, controllata e verificata.
La sicurezza e la prudenza sono fondamentali per se stessi e per gli altri. Comportamenti irresponsabili non sono tollerati.

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