Escursione (MTB) del 25/02/2006 n. 305

Parco del Pineto


Pineta Sacchetti



Nulla è dovuto agli accompagnatori per ciascuna escursione; per partecipare occorre iscriversi preventivamente all'associazione; le nostre attivita' saranno accessibili SOLO ai soci regolarmente iscritti e con certificato medico valido.
ATTENZIONE: NON è piu' possibile iscriversi o rinnovare l'iscrizione e/o consegnare il certificato medico scaduti alla partenza dell'escursione.


Contatti e organizzazione

  
 Gianni Tolomei (janto) - Tel.: 320-1110378
  
  
  

Note Significative del percorso

 
IMPEGNO FISICO (1-5): 1 (FACILE) Lunghezza del Percorso: 10 km.
DIFF. TECNICA (1-5): 3 (MEDIO) Dislivello: 0 metri
LIV. GENERALE (1-6): 1 (FACILE) Pranzo al sacco: NO
  
  
  

Orari - Appuntamenti - Partenza

 Ore 9.30 (si parte con le bici alle 10.00) in Via della Pineta Sacchetti, angolo via Francesco Albergotti (nei pressi del chiosco-bar della Pineta).
  

Note

 
  

Situazione acqua

ASSENTE
  
  
  

Il Casco e'sempre Obbligatorio.
Tra gli accessori, portate con voi un buon paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni. Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni degli accompagnatori.
Verificate di essere in regola con la tessera associativa

  

N.B.: Il modulo di Iscrizione al Gruppo MTB Pedalando scaricabile dal sito. Di seguito un estratto: Dichiaro di ben conoscere ed accettare senza riserve tutte le norme dello Statuto della Associazione e le disposizioni regolamentari; in particolare durante le escursioni dovro' indossare sempre il casco (a pena di esclusione) ed osservare le istruzioni impartite dai partecipanti coordinatori.

N.B.: Lungo i (pochi) tratti asfaltati:
a) prestare attenzione alle immissioni dalla parte sterrata verso quella in asfalto;
b) procedere con cautela e in fila indiana [Codice della Strada, art. 182 - cfr. il sito ACI]
c) in caso di notturne adeguarsi come da art. '182 comma 9-bis'

  
  
  
  

Descrizione Storico/Ambientale

L'area del Pineto era adibita ad uso agricolo, e le testimonianze storiche fanno riferimento ad un sistema di casali di cui rimane qualche traccia. Nulla rimane della Villa Sacchetti, che fu costruita tra il 1626 ed il 1636 da Pietro da Cortona per il cardinale Giulio Sacchetti. E qualche rudere pericolante rimane dei casali Torlonia. Da ricordare la presenza dell'acquedotto Traiano-Paolo (109 d.C.), di cui l'attuale via della Pineta Sacchetti ne segue grossomodo il tracciato, e che servì a rifornire d'acqua la fontana di S. Pietro. Il parco del Pineto è nato il 23/03/1987 come "parco regionale urbano", dopo anni di battaglie dei comitati di quartiere, che rovesciarono la destinazione ad area residenziale prevista dai piani regolatori fino agli anni 70. Interessante il rilievo geologico dell'area. Infatti mentre tutta la zona di Roma è generalmente composta da vari strati di materiale tufaceo originato dall'attività di due vulcani oggi inattivi (il Sabatino, nella zona di Bracciano, ed il Laziale, nella zona dei Castelli), il Pineto risulta essere una delle poche zone rimasta scoperta dai prodotti dell'attività vulcanica suddetta, e pertanto è possibile riconoscere in esso gli strati geologici della città. Sono presenti più di 600 specie di vegetali (circa 1/10 del totale di quelle presenti nell'intero territorio nazionale), alcune piuttosto rare, specialmente nella zona di "riserva totale". Inoltre sono state riconosciute più di 70 specie di uccelli (di cui 39 nidificanti), tra i quali la la gallinella d'acqua; ed inoltre la civetta, l'assiolo e l'allocco, rapaci che occupando il vertice della catena alimentare testimoniano l'esistenza di una biogenesi piuttosto composita. Da rilevare la presenza di anfibi quali il tritone (solito abitare in acque pulite); di rettili come il saettone; del ghiro e del moscardone tra i mammiferi.
  
  
  

Descrizione Tecnica

Per gli amanti della Mountain Bike, la villa presenta una buona palestra nel cuore della città con un percorso che raggiunge un anello di circa 8-9 Km. Diversi gli spunti tecnici, che costringono a discese in fuorisella, strappi al limite del pedalabile, stretti sentieri tortuosi tra vegetazione di sottobosco. Da mettere in preventivo un po' di fango, specialmente nella valle dell'Inferno, dove si raccolgono le acque che formano un perenne basso acquitrino. Il percorso proposto, anche se può essere definito "facile", richiede una buona padronanza del mezzo e l'utilizzo di una bici da montagna.
  
  
  
  
  
  

Ricordatevi sempre:
Cercate di non andare mai soli.
Se fate uscite solitarie, lasciate sempre detto dove andate e quanto avete intenzione di restare fuori! Nelle uscite di gruppo, portate con voi il Tesserino di Pedalando. Per motivi assicurativi, non e' possibile autorizzare all'escursione persone non in regola con il tesseramento. La bici deve essere sempre in ordine, controllata e verificata. La sicurezza e la prudenza sono fondamentali per se stessi e per gli altri. Comportamenti irresponsabili non sono tollerati.