Forums Pedalando

ETNA (3-5 settembre 2010) - Raid 0-3000 - dall’Acqua al Fuoco


Frenopoco » 14 anni fa
E' un'esperienza che invidio tantissimo.
Complimenti a tutti!

GANGA » 14 anni fa
Bellissima esperienza davvero.
Bella compagnia e posti incantevoli, devo poi dire che i ragazzi hanno organizzato l'evanto in maniera impeccabile (cancelli a parte!). Io ho scoperto una sicilia (almeno questa parte) pulitissima ed un territorio curato. Gente che ama i propri luoghi con orgoglio.

GANGA » 14 anni fa
Grazie ovviamente al presidente per la scelta azzeccata del tour e agli amici pedalandini compagni di avventura.
Stare sul bordo del cratere è per me stato emozionante davvero, ancora la natura ci domina e sovrasta.
We straordinario, emozionante, intenso e incredibilmente perfetto con la pioggia del venerdì ke ha compattato il terreno, altrimenti polveroso, e con il sole pieno nei 2 gg di pedalata.
Ottima accoglienza da parte dell’organizzazione in una struttura adeguata x l’occasione che ci ha illustrato nel briefing il ns raid.
Eravamo un nutrito numero di bikers, circa 30, molto simpatici,
rappresentati a nord-est da milano,varese e vicenza
mentre noi rappresentavamo il centro, insieme cercando di contenere lo strapotere numerico dei siculi.

I tappa: km 50 x 1.500 m di dislivello
qst tappa d’avvicinamento percorre il lato dx orografico delle bellissime Gole dell’Alcantara fino ad arrivare al paese (quello ke pinin nn ricorda) di Castiglione di Sicilia, dopo la ciclabile incomincia, x me, la parte più divertente, un percorso in salita molto tecnico, nel bosco dove si dovevano superare numerosi e grossi sassi lavici, che mi ha entusiasmato alla grande, dove ben pochi riuscivamo a stare in sella e nonostante nn avessi la mia bike, (anche’ io ne avevo una presa a nolo) sn riuscito a stare con i primi e arrivare al rifugio dove ho prenotato una suite x il gruppo Pedalando, i cui “resti” stavano ancora arrancando.
Dopo una calda e meritata doccia e dissetato con una birra gelata, incomincio a “lavorare”, chiedendo info su come arrivare in cima, purtroppo le notizie nn sn incoraggianti, xkè sembra ke l’accesso al cratere sia vietato a causa di qst evento recente:
“25 agosto, dalla bocca occidentale della Bocca Nuova, alle ore 15.09, avviene una forte esplosione che genera una nube di cenere alta circa 1 km, provocando una leggera caduta di cenere nella zona Est del vulcano. Nei giorni seguenti si verificano eventi simili, seppur di intensità  molto inferiore a quella del 25 agosto”,

1283898414 21 FT144480 05092010268
giustamente l’organizzazione ci ricorda che il programma del raid prevede l’ascesa all’osservatorio a quota 2.900 circa e che dalle h. 11,30 si doveva incominciare la discesa, cmq raccolgo info sulla eventuale strada da salire x la cima che sarebbe pedalabile fino a quota 3.100, con pettata finale di 200 m. di dislivello, dove visto l’inconsistenza del terreno si rischia di fare un passo avanti e 2 indietro, insomma l’impresa nn era facile, visto ke dovevo fare 2.000 mt. di ascesa in poco tempo e nn pochi km con in + un pezzo a piedi, deciderò strada facendo…,mentre il pinin mi continuava a ripetere: “Voglio salire in cima con te!”

II tappa: km 70 x 2.000 m di dislivello in salita e 3.500 ovviamente in discesa:
sveglia di buon ora, colazione e via su asfalto in salita x il parco di Provenzano, le gambe girano bene e in breve raggiungo pinin, fabiosk e canna fumaria, arriviamo a quota 1.800, e qui incomincia l’ascesa su sterro lavico che è lunga e faticosa, con terreno in + punti sabbioso, x cui me la prendo comoda con passo regolare visto ke l’obbiettivo era ancora lontano, mentre il pinin parte in una “bruciante” ascesa ke però pagherà  con la mancata conquista della vetta.
Mi avvicino con passo costante all’osservatorio superando alcuni bikers fra cui ganga, alternando i tratti pedalabili con altri a piedi , arrivando finalmente al fatidico bivio, il tempo è bellissimo, niente nuvole, si vede solo il pennacchio bianco del Mongibello,

1283898717 21 FT144480 05092010263
una occasione così nn si può lasciar perdere, x cui prendo decisamente a destra e mi incammino verso i crateri, mi seguono subito due bikers ke avevo appena superato, la varesotta e il vicentino, nel frattempo sento urlare da dietro “fermatevi”, era la famosa guida ke ci doveva fare da apripista, che ci avvertiva che nn dovevamo salire da li xkè dopo quota 3.000 era vietato andare, ne prendevamo atto rispondendogli ke cercheremo di arrivare fino a quella altitudine. Continuo così sulla mia strada con estrema convinzione, il percorso aggira i crateri nel versante nord del vulcano, x cui ce ne era ancora da pedalare ma la salita era x fortuna + dolce, durante l’ascesa incrocio 2 4*4, ma x fortuna nn sn della forestale, nel frattempo vedo una persona più avanti, ma nn capisco se è a piedi o in bici, mi chiedo, nn è x caso er pinin ke si sta involando sulla vetta, mi sembra impossibile, intanto raggiungo la fatidica quota 3.100, ma di pinin nn c’era traccia e nn c’era nemmeno una bike, e noto dapprima un gruppo numeroso di trek che prosegue lunga la carozzabile, mentre un altro solitario che sale in cima (era lui ke avevo confuso cor pinin). Raggiungo dapprima gli escursionisti e chiedo a uno di loro se la strada prosegue in discesa nel versante opposto verso il rifugio Sapienza, la risposta è affermativa, peccato nn fare la traversata sarebbe stato stupendo, x cui ritorno indietro al punto d’attacco finale alla cima, nel frattempo arrivano la varesina e il vicentino, lasciamo le bike e ci incamminiamo, con il mio passo veloce in breve li stacco e vedo l’escursionista di prima, che poi risulterà  una guida alpina, che stava arrivando in vetta, raggiungo in breve anch’io la cima ed ecco che cosa mi appare…


1283899037 21 FT144480 05092010266



...alle porte dell’inferno!!!

1283899218 21 FT144480 05092010267

ilbaronerosso


1283899866 21 FT144480 05092010276

Moderatore: fabioman, gerpas