Da dove cominciare???
Non saprei, sto metabolizzando solo adesso le bellissime sensazioni vissute nei gg scorsi.
Sono state un mix perfetto di organizzazione (impeccabile), passione e soprattutto scopo finale della ciclopedalata.
Personalmente non sono assolutamente sorpreso della simpatia, sagacia, ironia e aggregazione del Gruppo Pedalando, per essere amici di PAOLO queste caratteristiche dovevano per forza esserci.
Gli sguardi, le battute, i nickname, i nomi, sono rimasti impressi.
Come non ricordare il sorriso gentile di "Canna fumaria", gli scatti nei cavalcavia del "Pirata", la mano steccata di "Mario", "The Doctor" e le sue calze, le scarpe uguali alle mie di "Cinzia" che tanta voglia di vivere mi ha dato, il "Curdo" e la sua compagna in tandem, i 7 kg di marmellata per le buonissime crostate della compagna di "Uomo nero", il ritmo di "Serbas" al sabato mattino, "Giramondo" che forse mangia più di me, i pisolini di "Hibike", le ciglia di "Pedalelento", i polpacci di "Gamba di legno", la sensibilità di "Pininfarina", "Torpado" e la sua mountain bike, Marina, a cui regalerò un completino di mio figlio, nei suoi ci nuota, "Prophet" uno dei tre che hanno forato, "Olmetto" e gli altri del tavolo a Follonica, le avventure di Rolando raccontate a cena a Pontremoli, le foto di Domenica.
Di tutti gli altri ricordo il viso, la pedalata, ma non i nomi.
E poi ricordo la partenza al buio, l'arrivo al primo ristoro, i profumi della campagna laziale (tranne uno lasciato da Carlo), il pasto del Gruppo di Manciano, gentilissimi, i vigneti di Scansano che non arrivavano mai ed io mi chiedevo dove producessero tutto il vino,la pizza con la nutella a Grosseto, l'albergo sul mare a Follonica, l'arrivo in Piazza dei Miracoli a Pisa dove la torre sembrava dritta visto che noi eravamo un po storti, l'incontro con i miei amici a Massa ed a Aulla che ci hanno scortati fino a Pontremoli con tutti gli applausi finali.
Due parole ancora per "Ruotalibera" Eligio, il terzo bronzo di Riace, dai modi garbati e gentili, con la giusta emotività e anzia per l'immenso lavoro organizzativo fatto nei mesi scorsi.(Non ti darei mai la mia macchina in riserva)
La simpatia innata di Carlo, sagace ironico e autoironico, il primo incontrato a Roma, la battuta sempre pronta e mai fuori luogo.
Di "Robyone" che dire, sull'organizzazione avete già detto tutto voi, a me piace rimarcare la bravura e la personalità con cui ha saputo condurre la consegna degli attestati a Succisa; Poche parole, ma per tutti.
Io personalmente mi sono sentito grande, come tutti voi suppongo.
A Rosalba voglio solamente dire grazie, coinciliare le vare fasi organizzative con lo scopo di celebrare il Vs "CAPITANO" raggiunge un tale stato di intimità che solo una persona ipersensibile e cara come lei hanno saputo far coesistere.
Un ringraziamento speciale al mio amico "Huber", compagno ideale per queste avventure.
Pensate che abbia finito??? NO!!!
Due cose mi hanno davvero colpito di questa grande avventura:
-Le ottanta spighe di grano in maglia blu radunate nella chiesetta di Succisa, veramente assorti e commossi.
- La forza e il coraggio sprigionato dal viso della mamma di PAOLO di cui non ricordo il nome e per cui faccio ammenda, gli occhiali scuri celavano le sofferenze delle sue perdite, ma voglio immaginare la felicità nel suo cuore per la grande amicizia e stima dimostrata da tutti noi per il suo PAOLO.
Ricordatevi che in lunigiana avete una porta a cui bussare e cellulare da chiamare 3315791082.
Grazie di tutto
Giuseppe