Io Pedalopoco, dell'età mia d'anni 45, constituto personalmente in giudizio, e inginocchiato avanti di voi Eminentissimi e Reverendissimi componenti del Consilium Direttivo; avendo davanti gl'occhi miei li sacrosanti Regolamenti di Pedalando, quali tocco con le proprie mani, giuro che sempre ho creduto, credo adesso, e con l'aiuto del Signore crederò per l'avvenire, tutto quello che tiene, predica e insegna l'ASD Pedalando.
Ma perché da questo Santo Consesso, per aver io, dopo d'essermi stato con precetto dall'istesso giuridicamente intimato che omninamente dovessi lasciar la falsa opinione che il piacere di andare serenamente in MTB sia centro del mondo e che non si muova, e che il Presidente non sia centro del mondo e che si muova, e che non potessi tenere, difendere né insegnare in qualsivoglia modo, né in voce né in scritto, la detta falsa dottrina, e dopo d'essermi notificato che detta dottrina è contraria alla opinione della maggiornza di codesto Consilium Direttivo, e dopo aver pedalato in Ciociaria una escursione nella quale tratto l'istessa dottrina già dannata e apporto ragioni con molta efficacia a favor di essa, senza apportar alcuna soluzione, sono stato giudicato veementemente sospetto d'eresia, cioè d'aver tenuto e creduto che l'andare serenamente in MTB sia centro del mondo e che il Presidente non sia centro e che si muova;
pertanto, volendo io levar dalla mente delle Eminenze Vostre e d'ogni fedele biker questa veemente sospizione, giustamente di me conceputa, con cuor sincero e fede non finta abiuro, maledico e detesto li sudetti errori e eresie, e generalmente ogni e qualunque altro errore, eresia e setta contraria alla Santa Associazione; e giuro che per l'avvenire non dirò mai più né asserirò, in voce o in scritto, cose tali per le quali si possa aver di me simil sospizione; ma se conoscerò alcun eretico o che sia sospetto d'eresia lo denonziarò a questo Consilium S. Offizio, e anzi comincio subito facendo i nomi di tal Antonio Maisto e tal Emiliano Graziani.
Giuro anco e prometto d'adempire e osservare intieramente tutte le penitenze che mi sono state o mi saranno da questo Consiglio Direttivo imposte; e contravenendo ad alcuna delle mie dette promesse e giuramenti, il che il Cielo non voglia, mi sottometto a tutte le pene e castighi che sono da' Statuto e regolamenti contro simili delinquenti imposte e promulgate.
Io Pedalopoco sodetto ho abiurato, giurato, promesso e mi sono obligato come sopra; e in fede del vero, di mia propria mano ho sottoscritto il presente post di mia abiurazione e recitatala di parola in parola, in Roma, questo dì 4 novembre 2011.