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TRANSUMANZA 2006 - SUI SENTIERI DEGLI AVI PASTORI


amaiorani » 18 anni fa
Eccoci qua!
Siamo rientrati stanotte (ore 2.00 o giù di lì) alle nostre case dopo 3 giorni non da poco.
38 bikers e 4 accompagnatori (si perchè anche per i 2 della CRI e gli autisti del furgone appoggio non è stata una passeggiata) sono partiti dall'Abruzzo, traversando il Molise sono arrivati sino in Puglia.
Oltre 300 km di pedalata in 3 giorni. Ma ecco un resoconto.

PRIMO GIORNO
All'appuntamento a Villavallelonga tutti siamo abbastanza carichi e pronti alla prova che ci attende. Dopo una abbondantissima colazione che ci riempie di zuccheri e carboidrati e dopo alcuni discorsi di rito di personalità  politiche locali (vicesindaco, rappresentanti della regione Abruzzo e della comunità  montana) e la benedizione del parroco viene dato ufficialmente il via alla pedalata. Tutto tranquillo fino alla fonte della Aceretta bassa dove ci si ricompatta per iniziare il calvario della giornata. Poco oltre si inizia a spingere le bighe a mano per arrivare prima alla vecchia fonte della Aceretta e poi al valico. Da qui un tuffo (il sottoscritto con altri ha eseguito letteralmente un tuffo) lungo la traccia della pista da sci che dal valico arriva fino a Pescasseroli. Piccola pausa per reidratarsi e alimentarsi poi di nuovo in sella. Molta parte del gruppo prosegue fino a sotto Opi lungo un vecchio Tratturo, poi traversando il Sangro arriva a Civitella Alfedena utilizzando sterrati. Dopo una sosta per alimentarsi proseguono per Barrea sempre su sterrato. Chi scrive, come anche altri invece, prosegue da Pescasseroi sino a Barrea per strada asfaltata.
Da Barrea poi saliti sino al valico della Croce si scende ad Alfedena e poi al bivio per Castel di Sangro. Svoltato in direzione opposta a quest'ultimo si inizia l'ultima fatica della giornata (circa 10 km di salita non dura (asfaltata) ma la maggior parte percorsi controvento.
Siamo arrivati, a vari gruppetti, a Rionero Sannitico dove abbiamo passato la notte. Nel pomeriggio e nella serata abbiamo avuto anche occasione di visitare una mostra sulla transumanza e partecipare ad una serata in piazza. In totale circa 80 km e quasi 1200 metri di dislivello.

SECONDO GIORNO
Alle 9.00 puntuali pronti alla partenza nella piazza di Rionero. Raggiunto il valico subito a capofitto per la ripida discesa di oltre 10 km sino in fondovalle. Immediatamente la salita del Macerone (queste zone sono state anche percorse dal Giro d'Italia nel passato) con tratti al 10% ma sono "solo" 4 km!
Di nuovo in discesa fino a raggiungere Isernia che traversiamo senza sosta. All'uscita da Isernia schiviamo di poco più di mezzo chilometro uno scroscio temporalesco e dopo na breve sosta pedalaiamo di buona lena fino al paese di Carpinone (anche qui per arrivare solo una chilometrata di salita). Usciti dal paese inizia quello che definirei il MORTIROLO della Transumanza. La salita alla Montagnola. Una strada interpoderale che sale quasi senza soluzione di continuità  da poco più di 600 metri fino a oltre 1400 metri in una decina di chilometri. Il punto più esasperante della ascesa è un tratto di oltre un chilometro con pendenze anche oltre il 15% senza tornanti con brevissime curve che servono solo a nascondere i 100 metri successivi sempre in salita e sempre ripidi (non finiva mai!). Il sottoscritto, colto da abbiocco fisico e morale ha percorso la maggior parte di questo tratto a piedi! Arrivati in cima al monte un bellissimo colpo d'occhio su una spianata con laghetto e una strada (finalmente) sterrata da percorrere fino all'altro capo del pianoro. Breve risalita fino a svalicare le alture opposte e siamo arrivati al valico della Montagnola. Da qui dapprima una discesa poi un tratto in falsopiano (percorso sotto acqua e vento dal sottoscritto) e di nuovo una bellissima lunga discesa fino al paese di Frosolone. Proseguendo siamo ancora scesi fino a S. Pietro in Valle e ancora più giù sino ad incrociare la statale di fondovalle del Biferno. Qui un pochino di salita e anche falsopiano fino a Casalciprano. Nuovamente in discesa fino ad immeterci sulla statale per Termoli. Dopo pochi chilometri il bivio per Campobasso. Otto chilometri e mezzo di salita non ripida ma contiua. Qui ho iniziato a sentire dei dolori alla schiena che mi hanno costrettoa qualche sosta lungo la salita per stirare la colonna vertebrale ed attutire i doloretti che infastidivano la pedalata. In cima al passo ecco la periferia di Campbasso in lontananza. Arrivati? Magari! Dopo la discesa fino a fondovalle abbiamo raggiunto il cartello di ingresso a Campobasso ma pare che la città  sia messa in salita! Ancora un pò di sofferenza per arrivare quai all'altro capo della città  per trovare il nostro albergo. Prima di cena con due professori della Associazione Italiana Insegnanti di geografia www.aiig.it abbiamo parlato della Transumanza, della storia, di quello che ne rimane oggi e del futuro dei tratturi. Nella giornata oltre 110 chilometri e 1400 metri di dislivello.

TERZO GIORNO
La galoppata finale. Anche qui alle 9.00 pronti fuori daal'albergo per affrontare l'ultima tappa del Tour. Una prima parte da Campobasso a Campodipietra un pò vallonata ma molto pedalabile. Poi imboccata la SS17 Bis (una superstrada) una lunga pedalata in sostanziale discesa con l'ingresso in Puglia. Al bivio per Volturara Appula la maggior parte del gruppo si dirige verso il paese in salita. Tra questi anche chi scrive. Unica differenza che la parte sino a Lucera è stata affrontata in furgone a causa di un inizio di indolenzimento alla schiena negli ultimi chilometri. Salita di 10 chilometri solo all'inizio con dei discreti tornanti in pendenza fino ad arrivare in vetta dove una moltitudine di torri eoliche fanno da corona alla catena dei Monti Dauni. In discesa sino a Motta Montecorvino e di nuovo fino alla Statale 17 Bis. Un lunghissimo rettilineo di circa 10 km fino al bivio per Lucera dove il gruppo si è ricompattato anche con coloro che hanno percorso interamente la superstrada.
Da qui con il gruppo pressochè compatto si sono percorsi circa 40 km per arrivare al Santuario della Madonna dell'Incoronata dove, come da tradizione dei Transumanti, dopo tre giri della chiesa dell'Incoronata abbiamo ricevuto la benedizione dal priore del Santuario. Scortati dai vigili di Ortanova poi abbiamo percorso gli ultimi 15 chilometri fino appunto ad Ortanova. Doccia, discorso del sindaco e ABBUFFET finale. Tutti sul pulman poi che in circa 4 ore ci ha riportato a Villavallelonga dove avevamo le macchine. Ultima tappa circa 140 chilometri e circa 800 metri di dislivello.
Non voglio aggiungere nulla a questa descrizione abbastanza formale della nostra avventura. Lascio ad altri che vogliono dare delle impressioni personali lo scrivere quì sotto. Gran bel giro in ogni caso!

pino » 18 anni fa
Le mie impressioni sulla Transumanza appena completata.
L'anno scorso mi ero presentato alla partenza della manifestazione che poi fu annullata bene allenato con parecchi km nelle gambe, quest'anno non mi è stato possibile, ero reduce dall'operazione alla spalla che mi ha bloccato per un paio di mesi e nelle 2 settimane precedenti, che ho passato al mare con la famiglia, non sono mai salito in bici. Però avevo deciso di partecipare e così ho fatto. Alla fine posso dire che fisicamente ho tenuto benissimo, sono riuscito a fare in sella tutto il percorso previsto, ho patito un po' su qualche salita ma ho tenuto duro, l'unica vera sofferenza è stato il soprassella non abituato a tante ore di sellino.

Il primo giorno (Km 71, dislivello metri 1375) per me è stato il più duro, proprio perchè non allenato, dai 1100 metri di Villavallelonga si sale al valico dell'Aceretta a 1650, di cui almeno gli ultimi 200 devono essere percorsi a piedi, arrivato in vetta mi sono rincuorato perchè sapevo che il peggio della giornata era passato. Però anche i successivi km non sono stati rose e fiori, anche nella salita verso Civitella Alfedena per lunghi tratti è stato necessario spingere la bici, alla fine della giornata la salita asfaltata al 4-5% a Rionero si è fatta sentire.

Il secondo giorno (km 96 dislivello metri 1845) da Rionero a Campobasso è stata la giornata delle salite, di cui quella della Montagnola veramente tosta (circa 800 metri di dislivello in una decina di km, gli ultimi dei quali con pendenze al 12-16%) ma l'ho patita di meno del giorno prima. Insieme a Paolo, Antonio e Carlo mi sono trovato in un gruppo che ha imposto un ritmo da gara, e siamo arrivati a Campobasso prima delle 15,30. All'ingresso in città  ci siamo fermati ad un bar a
festeggiare l'arrivo con una fresca birra, poi giro e caffè in centro prima di dirigerci in albergo.

Il terzo giorno (Km 149 dislivello metri 1030) da Campobasso ad Orta Nova per i primi 80 km (fino a Lucera) è stato come fare una tappa del Giro d'Italia visto il ritmo tenuto, poi da Lucera alla fine il ritmo è stato forzatamente ridotto per cercare di stare tutti assieme lungo le strade dritte e piatte del Tavoliere. La giornata è stata completata con la benedizione al santuario e l'arrivo ad Orta Nova con ricevimento del sindaco e graditissimo buffet.

Sicuramente non sono stati 3 giorni di mtb per come la intendiamo noi di Pedalando, in realtà  solo il primo giorno si può considerare un percorso per mtb, però è stata lo stesso una bellissima esperienza che ha unito assieme sport, cultura e divertimento.

robeba » 18 anni fa
...CIAO E DAVVERO COMPLIMENTI PER L'ESPERIENZA .. DA NOVELLO SPERO DI FARE QUALCHE BELLA USCITA CON VOI.. APRESTO

ROBEBA :D
come già  anticipato, anke la seconda OPERAZIONE... TRANS... è stata evasa:
i bikers sono stati 35 bikers, tra cui una "bitumara" ke...andava a piedi in discesa, :o e ke a metà  della seconda tappa ha lasciato, sembra x 1 crisi di nervi, :wall: e una coppia ke avevano iniziato da poco a pedalare in MTB, (avevano la bici da 1 settimana???) :? e hanno pensato bene di partecipare a una manifestazione così soft... :)

ebbene oltre il 10% dei partecipanti è iscritto al GRUPPO MTB PEDALANDO: :D
oltre al sottoscritto e a uno degli organizzatori della manifestazione, Pietro Lippa, (nonkè presidente del gruppo Vallelongabike), hanno partecipato:
Succisa
Carlo73
Pirata
Antonio Grassi
Amaiorani
Sergio Osmelli (il dottore di Valmontone)
Giuliano Vecchiarelli
Pino

ecco in sintesi i dati generali: :-)
I tappa:Villavallelonga-Rionero Sannitico
km 71- m in salita 1.403 - in discesa 1.360
II tappa:Rionero Sannitico-Campobasso:km 105-2.063-2.254
III tappa:Campobasso-Ortanova:km 149-1.036-1.714
x 1 Totale di km 325-4.502-5.328

come avete avuto modo di leggere dai dati di ciascuno, ke sono discordanti, nn tutti hanno fatto fedelmente lo stesso percorso, ecco le "mie varianti":

PRIMA TAPPA:
dopo aver raggiunto il famoso Valico dell'Aceretta, invece di rifare il solito pistone da sci, ke ha fatto diversi feriti, ne ho approfittato per provare un single-track molto tecnico ed impegantivo con numerosi tornanti, dapprima nel bosco e poi allo scoperto sul terreno smosso, arrivando alla base degli impianti da sci, poi da Pescasseroli quasi tutti hanno fatto un bel pezzo di tratturo fino a sotto Opi, così da evitare il "noioso" asfalto,
poi abbiamo affrontato il bello e famoso "sentiero della Camosciara", un single-track ke ci a portato a Civitella Alfedena,
da qui siamo scesi fino alle sponde del Lago di Barrea, facendo una "direttissima off-road" ke tagliava di netto la strada asfaltata, per poi prendere la sterrata lungo-lago fino a Barrea,
arrivati qua il divertimento x me è finito, eravamo solo al 40 km, :(
da qui in poi solo asfalto, eccetto x un piccolo tratto nella seconda tappa,
volendo si poteva prevedere di fare un cambio bici, per soffrire di meno

SECONDA TAPPA:
qui la salita del MORTIROLO della Transumanza, ha disintegato il gruppo:
arrivato a Frosolone, dopo aver evitato accuratamente due temporali :-x , mi sono rifoccillato in un bar :wink: , visto ke anke il furgone dei panini si era perso, qui mi hanno raggiunto altri 7 bikers tra cui er Pirata, quelli di Valmontone e i Valdostani, e abbiamo deciso di proseguire tutti insieme seguendo la cartina e il GPS, dopo una breve discesa siamo saliti a S.Pietro in Valle, preso in direzione di Casalciprano, dove abbiamo raggiunto un altro disperso, passati per Roccaspromonte e Castropignano, siamo scesi nella Valle del Biferno e intrapesa la salita per Oratino, e qui abbiamo raggiunto e superato, tra lo stupore dei presenti, il furgone dei bagagli+panini, l'ambulanza e 4 bikers ke arrancavano fra cui Amaiorani e la famosa coppia di cui sopra;

TERZA TAPPA:
Per evitare delle pericolose gallerie sulla SS17, siamo saliti per Volturara Appula, fino a svalicare nei pressi delle pale eoliche e poi in discesa sino a Motta Montecorvino e di nuovo sulla Statale 17 Bis,
una tappa ke sulla carta doveva essere di 106 km e ke ha invece sfiorato i 150 :pinocchio:

succisa » 18 anni fa
Bellissima esperienza, e' stato un evento ciclistico ma anche culturale.
La cosa che mi ha colpito maggiormente e' stato il "calore" delle persone nei paesini che attraversavamo, ci battevano le mani, ci rincuoravano, ci facevano festa. Incredibile.
Un grazie agli amici di Villavallelonga, in particolar modo a Pietro Lippa, per averci fatto vivere queste emozioni.
Un saluto a tutti i partecipanti che hanno condiviso con noi questa esperienza (alcuni venivano dalla Valle d'Aosta).
Un plauso a tutti coloro che pensavano di non farcela ma hanno "osato" e sono stati con noi a faticare per il centro-sud italia.
Un ricordo a coloro che negli anni passati hanno pensato a questo evento ed ora non sono piu' con noi.

succisa » 18 anni fa
Partenza :

Carico di carboidrati
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Bellezze locali ci salutano
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succisa » 18 anni fa
Inizio ufficiale TOUR DELLA TRANSUMANZA 2006

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succisa » 18 anni fa
Valico dell'Aceretta

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Si scende.....per il pistone di Pescasseroli

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Micchia quant'e' ripido!

Moderatore: fabioman, gerpas