I numeri ......
KM TOTALI 125
ORE TOTALI 12
ORE PEDALATA 7
ORE TREKKING 4.30 ( sentieri CAI N. 7 e N. 126 )
DISLIVELLO 2300 metri +/-
QUOTA MASSIMA 1859 slm VETTA PANIA DELLA CROCE
Era da tempo che ci pensavo e ad alcuni di voi avevo accennato qualcosa ma senza svelare la meta…..solo perché non sapevo se ci sarei riuscito !!!!
La Pania della Croce mi a sempre affascinato , gira che rigiri è sempre lì che ti scruta imponente e severa allo stesso tempo .
Studiato il percorso e scelto la data non restava che pedalare …….. da qui parto alla volta della CONQUISTA DELLA REGINA DELLE ALPI APUANE …….
Piccoli pensieri !!!
L’orario di partenza è fissato per le 6.30 …. sono solo in questa avventura e qualche timore che qualcosa vada storto balena nella mia testa ….. non ci devo pensare….. un bacio a Stefy ed uno a Maya , chiudo la porta di casa e via !!
Neanche la mia Specialized ha dormito stanotte , sapeva dove avremmo provato ad andare ricordando mitiche escursioni in compagnia di altri biker pazzi come me
L’asfalto scorre sotto le mie Phyton , saluto il Ponte del Diavolo e mi dirigo verso la Garfagnana sulla mediavalle solcata sempre di più da mezzi pesanti provenienti da ogni dove con il loro rumore assordante …..
“Per Molazzana vado bene†chiedo ad un negoziante a Gallicano , “Si sempre a dritto†risponde guardandomi stupito dalle mie vesti con casco , zaino e macchina fotografica che pendeva dal mio corpo ….. una sorsata alla mia borraccia e giù di pedale mentre la strada inizia a salire.
Dura …. questa salita non finisce mai , ho lasciato il bivio per Piglionico da tempo ma qua non vedo che alberi e lei dov’e’ …. si fà desiderare e mi vuol far desistere dal mio obiettivo facendomi cuocere sotto un sole degno di luglio.
Ecco la Secca , il gruppo Panie mi dà il benvenuto ma la prospettiva copre la Regina come a difesa in una partita a scacchi con i suoi impavidi protagonisti , l’Omo Morto , il Pizzo delle Saette e il Freddone ed intanto più a destra si apre il Sumbra con il passo Fiocca …… fino a qualche anno fà le conoscevo solo come Apuane ora grazie al Maestro le chiamo per nome.
“Ciao Carlo, ma sei in bici , senti ….†dal telefono che aveva squillato odo la voce di Pluto Biker quando da 30 metri avevo lasciato l’asfalto per lo sterrato che porta verso Piglionico e salutandolo gli confido che stò salendo verso i 2000 ma la meta è ancora celata….
Piglionico, conosco già questo posto ed il tacchimetro conta già 50 ma ora si và a piedi , ora comincia la poesia , stacco il mio lettore Mp3 dall’ orecchio ….. per godere di altre melodie e soffrire nel silenzio della faggeta interminabile che porta al rifugio Rossi.
“Bici mia, sei ingrassata “ ti porto in spalla da 1 ora ma mi sembri più pesa del solito , Bruno sostiene che il nuovo pacco pignoni sia più leggero di 200 grammi …. ma guarda a cosa vado a pensare “un ci capisco nulla†devo essere proprio essere stanco e fermandomi mi supera un trekkista guardandomi con fare sospetto …. oddio , trovare un matto che invece di avere la sella sotto al sedere la porta in collo tutti i torti non li ha.
La faggeta è finita , appena arrivo al rifugio mi faccio un panino , ho fame e le barrette non soddisfano al momento il mio bisogno di energie ed intanto il naso dell’Omo Morto mi sovrasta come un avvoltoio in cerca di preda.
Ecco il rifugio Rossi ma non vedo grande movimento , meglio, faccio prima a mangiare , ma non ci credo……tutto è sbarrato ….chiuso . Come prima cosa mi ingoio per protesta la tessera del CAI poi ….poi ….niente poi , lei è lì e mi guarda … mamma mia mette paura, è enorme di fronte a me ma non mi vengono altri aggettivi per definire tale bellezza … e la Pania della Croce, la Regina
Sono troppo entusiasto …. devo arrivare lassù. Lego la bici ad una panchina del rifugio e mi incammino sul sentiero 7 e da lì a poco sul 126 – Mi trovo a quota 1609 e devo arrivare a 1859 in una salita ripida del tipo ghiaione … devo fare attenzione questa montagna purtroppo è un cimitero.
“Neve … io vigliacco†anche questa ci voleva … devo camminare 120 metri sulla coltre in una pendenza che se scivolo torno al rifugio in un minuto sfondando quella porta che mi divide da quel prosciutto…. devo fare attenzione , molta attenzione …..lento mettendo i piedi dove già sapienti orme hanno tracciato il passo .
Sono sul crinale ….manca ancora 5 minuti alla vetta , alla meta….alla Regina , già scruto le vette insegnate , ma il sentiero mi impone di guardare a terra….i 40 cm di larghezza non permettono errori … qui si muore… ma vedo la croce lì che mi aspetta ….
Due baci alla fede che porto nella mia mano sinistra , il mio gesto intimo di sempre quando riesco in qualcosa a cui tengo , uno per la mia Stefy e l’altro per la piccola Maya …. sono in vetta !!!!! Sono troppo felice … il piccolo sogno si è avverato, sono arrivato in mtb da casa fin qua ed ora tocco la Croce della Pania dominando il mondo .
La giornata quasi limpida mi apre le Apuane a 360 gradi …. vedo molte vette tra cui il Re, il Pisanino ,che guarda da lontano le geste di un biker in preda ad una forte sensazione …. ma non sono solo …. due francesi mi domandano qual è la parola che si usa quando le persone si incontrano in vetta … ed io semplicemente gli rispondo “salve†ma dopo avermi scattato qualche foto sotto mia richiesta mi lasciano non molto convinti.
Da qui in poi comincia la lunga discesa per tornare a casa , non dimenticando la sosta a casa di Vulcano per un saluto … lui sà quanto tengo a queste montagne .
Questi sono piccoli pensieri di una persona che con i suoi pregi e difetti riesce ancora ad a emozionarsi come un bambino di fronte a tanta bellezza …..