Forums Pedalando

Le 4 Fonti Slide...FOTO


Torpado » 18 anni fa
Allora... chiarisco una piccola cosa in merito all' "alberello".

'Sto tastino serve a mettere immagini che già  risiedono nel web da qualche parte; per esempio un tuo sito o un server pubblico. Per cui, dopo che hai premuto l'alberello, devi incollare il percorso internet della foto che già  sta nel web (http://.... ecc ecc); in pratica è la stessa cosa, e anche l'unica, che si poteva fare nel vecchio forum.

Quello che invece ti ha spiegato Antonio è una delle novità  del nuovo forum. In questo modo puoi caricare sul nostro forum una foto (anche uno Zip o un Pdf) direttamente dal tuo pc.

Mi sembra tutto chiaro, spero.

Torpado » 18 anni fa
Comunque, in merito al fatto d'imparare le cose, avvallo il discorso di Antonio. Devi fare questo... fallo. Poi come lo fai, lo fai. àˆ ovvio che all'inizio ci saranno problemi e magari ci metterai tanto oppure sbaglierai nel fare una data cosa, però col tempo si migliora e si capiscono gli errori fatti. Magari rifarai la stessa cosa usando procedure differenti, più veloci, o più dirette, comunque sia farai meglio delle prime volte perché capirai il meccanismo di funzionamento.

Io non ho avuto alcun insegnante in merito al PC, mi ci sono messo io per conto mio, con tanta, ma proprio tanta, voglia di capire ed imparare. Mi ricordo addirittura che il primo pc che ho avuto qui a casa era un IBM PS/1 con i programmi per imparare ad usare il mouse perché comunque il mouse era un'aggeggio relativamente nuovo e soggetto ad apprendimento. Da solo ho capito i concetti di file, cartella (directory), sistema operativo e qualche altro migliaio di cose.

Ripensando al passato, non posso non tenere in conto che chi come me ha avuto a che fare con i computer fin quasi dall'inizio della loro comparsa (teniamo presente che il PC è stato creato dall'IBM nel 1980 e che io ho cominciato a vederne uno nel 1987) siamo avvantaggiati nell'uso e comprensione perché ne abbiamo visto lo sviluppo storico/tecnologico e quindi sappiamo bene tante cose, del perché esistono e da dove provengono. Purtroppo chi comincia ora, vero che si trova avvantaggiato nell'uso per merito di avanzatissime interfaccie grafiche, ma non sa perché funzionano le cose in un certo modo anziché in un'altro, modi diversi che magari sarebbero più logici e funzionali.

Diciamolo: i quaranta/cinquatenni sono avvantaggiati in questo, Tiè! Certamente a patto che in passato si siano interessati all'argomento, sennò sono come dei ragazzini piccoli che si mettono davanti al pc e non sanno niente. Provate ad andare in una classe media a parlare del DOS, cos'era, com'era fatto, i comandi da digitare e un sacco di altre belle limitazioni, poi mi raccontate.

Come ho detto, ho visto e toccato, il mio primo pc all'incirca nel 1987/88. Volete sapere com'era fatto? La CPU era un 8088 con 640kb di memoria a 5 MHz di velocità  che potevano essere raddoppiati col tasto turbo e arrivare così a 10 MHz, non aveva hard disk ma due floppy da 360 kb (quellli grandi e flosci) molti non sanno nemmeno com'erano fatti, la scheda grafica supportava al massimo 16 colori.

Da lì alla creazione di siti web di strada ne ho fatta proprio tanta e, lo dico con vero orgoglio, tutta da solo. àˆ come in bici, conta la passione, la voglia di fare, di migliorarsi, di porsi traguardi sempre nuovi e più ardui. Se non c'avete i denti, il pane non lo potrete mai mangiare veramente, vi limiterete a spiluccare come degli uccellini. Ho fatto casini con il pc? Aivoja, e chi non ne ha fatti!? A maggior ragione quando non sai bene quello che stai facendo; è il famoso "sbagliando s'impara". Noi siamo esseri umani e siamo basati sull'esperienza, non abbiamo un bagaglio conoscitivo pregresso e tramandato geneticamente, tutti dobbiamo imparare e provare di continuo, per tutta la vita.
Per essere grandi, si deve osare.

Basta ho scritto troppo

PIRATA » 18 anni fa
Mi hai scritto davvero troppo e di mtb pochissimo.
Pirata

fisio66 » 18 anni fa
Riguardo all'apprendimento in generele, è vero che ci sono due metodi, che sopratutto nel campo si possono definire Metodo Analitico e Metodo Globale.

Il primo consta, se vogliamo prendere ad esempio l'insegnamento del nuoto, il cominciare ad imparare all'inizio il galleggiamento, la respirazione, la battuta gambe dorso, poi dorso completo.....e così via, aggiungedo un tassello per volta, fino al completamento del gesto.

Il secondo metodo invece si basa sul far esprimere al bambino o all'adulto, ciò che già  da solo è in grado di fare o eseguire, per poi fargli raggiungere degli obiettivi in sequenza, sempre più "difficili", il tutto facendo rientrare il gesto nel campo della migliore redditivita ed economicità .

Questi due metodi possono essere interpretati anche nell'insegnamento del ciclismo.

Personalmente la loro applicazione nei confronti dell'allievo la ritengo fortemente legata a diversi fattori come età , capacità  cognitivo-motoria, carattere,.......ma soprattutto riguardo al tempo ed agli obiettivi da raggiungere.

Il metodo analitico permette di raggiungere obiettivi precisi in meno tempo, anche se può risultare più noioso e necessita di molta diligenza da parte dell'allievo. Anche a livello psicologico a volte può risultare pesante.

Il metodo globale è più lento a raggiungere gli obiettivi, sopratutto se nell'attività  sportiva che si dovrà  eseguire alla fine del periodo di apprendimento, si richiedano doti di elaborazione fine e finissime del movimento.

L'uso del metodo globale comunque è possibile solo agli inizi dell'apprendimento di una attività  sportiva, se la intendiamo in modo serio, e cioè agonistica o semi agonistica.
Questo perchè può arrivare fino ad un certo grado di raffinatezza del gesto, che necessita poi di una scomposizione per essere analizzato, corretto, elaborato, rielaborato e realizzato.
Quindi a questo punto "deve" immancabilmente subentrare il metodo analitico.

Per traslare il tutto su schermo di pc, io il metodo globale l'ho già  affrontato, elaborato ed usato, infatti non ho preso una sola lezione,(sbagliando!), ma ora devo entrare nel campo analitico della faccenda, altrimenti non riuscirei nell'intento, che non è quello di compiere il gesto, ma quello di ripetere consapevolmente un gesto, alla ricerca e con la certezza di un risultato voluto.

Ma ancor più importante, mi manca il tempo per potermi dedicare ad un ulteriore approccio globale all'argomento!

Applicando il tutt

fisio66 » 18 anni fa
Ribadendo il concetto, vorrei sottolineare che con il discorso che fate, Torpado ed Antonio, non si avrebbe bisogno di alcun insegnante nel campo dello sport, come in quello di altre attività , e mi sembra alquanto strano sentirlo da chi come Torpy lo fà  di professione(a scuola).
La bambina di sicuro prende la bici e và , forse quindi ho errato io nel fare il paragone iniziale, ma la bambina se continua ad andare, si, imparerà  sempre di più, ma arriverà  al punto di stallo, dove le sue capacità  per essere migliorate necessiteranno di "qualcosa di più", che solo un "maestro" potrà  darle, facendole anche guadagnare molto tempo prezioso, e permettendole di raggiungere risultati a lei inarrivabili, a meno che non fosse dotata di particolare e rarissimo talento o genialità .

fisio66 » 18 anni fa
Sicccome io avevo imparato qualcosa col vecchio sito, ora che la situazione è cambiata, si denotano le mie lacune nel campo analitico della faccenda, in quanto devo ricominciare a "provare a farle". Se si conosce il fucile di come e cosa è composto, si capisce che quando spara avviene una certa azione-reazione. Se si prende un fucile e si tira il grilletto esso spara. Se si inceppa il fucile?! Situazione tipica di differenza tra metodo globale ed analitico!

Torpado » 18 anni fa
àˆ ovvio, se s'inceppa il fucile non potrò più spararti.
:tatata:

Più seriamente.
Fisio66 scrisse:

...mi sembra alquanto strano sentirlo da chi come Torpy lo fà  di professione (a scuola)...
àˆ vero può sembrare strano, ma tu stai estremizzando il concetto in questo modo. Parlando in questo modo non posso certo sapere quali conoscenze IT hai quindi ho fatto l'esempio del "metodo globale" come lo chiami tu, ma mica ne sono un fautore assolutista. Capiresti meglio se vedessi una delle mie lezioni (pianoforte o percussioni che siano), vedresti come gli rompo le scatole per ottenere il movimento corretto che dovrebbero fare in certi momenti. :!:
Quindi diciamo che i 2 metodi s'integrano tra loro, il "globale" (vai in bici da qui a lì) è quello più immediato e che dà  una soddisfazione immediata, è quello che si può (e a volte si deve) usare all'inizio di un qualsiasi studio per fare contento l'allievo, per dargli un minimo di soddisfazione iniziale ma in seguito, non si potrà  assolutamente prescindere dal metodo analitico.

» 18 anni fa
Quoto e sottoscrivo appieno quanto sostiene Fulvio (al secolo Fisio66) in ordine alla duplice metodologia (analitica o globale, termini poi nn dissimili da quelli "induttivo" e "deduttivo", pertinenti alla filosofia, alla logica ed alla matematica);
in partikolare conkordo sulla questione del cosiddetto "stallo" e questo anke x esperienza personale:
da molti(ssimi) anni sono dedito allo sci da fondo (in fondo in fondo, ma proprio in fondo, un pokino, ma proprio un pokino, mi piace) e sono partito x caso e kome "autodidatta"; il "salto di qualità " è avvenuto quando mi sono deciso a prendere delle lezioni x affinare (melius: apprendere) la tecnica di base e, quindi, passare ad altro.
Del pari x la bike: ho fatto tesoro delle indicazioni dell'ottimo Maestro (Ezio), ho "rubato" qua e là  dai migliori, ho inkamerato i suggerimenti del Pinin (mettendoli in atto in modo diametralmente opposto) e, nn ultimo, ho metabolizzato quanto appreso nei vari corsi, anke akkademici.
Kome dire: c'è sempre, almeno x me, da imparare e al mio (infimo) livello e a quello + elevato di altri ["mostro" o "mostra" ke siano].

amaiorani » 18 anni fa
Non voglio entrare nel merito delle questioni di insegnamento globale ed analitico in quanto sono filosofie che ben si addicono, secondo me, all'apprendimento di discipline fisiche e molto male calzano (sempre secondo me) in materie che nulla hanno a che fare con le nostre capacita psico-motorie.
Per quello che riguarda il PC io ho avuto la fortuna di avere insegnanti di informatica (ho fatto il tecnico industriale al Fermi a Monte Mario) che non mi hanno dato nozioni ma mi hanno insegnato ad imparare. MI hanno insegnato la logica e il modo con cui un computer funziona. MI sono stati insegnati solo 2 linguaggi di programmazione in 3 anni (3 se ci mettiamo il linguaggio di una calcolatrice "intelligente" della olivetti) Assembler del 1130 IBM e Fortran IV. Il resto è tutto partito da me: ho imparato il COBOL, vari linguaggi Assembler, altre release FORTRAN, varie tipologie di Basic, C, C++, ecc. ecc. ecc. Vari sistemi operativi, vari applicativi e non ultimo l'utilizzo di una marea di accrocchi e accrocchini (in gergo tools) e portali internet.
Tutto sto sproloquio per dire che (sempre e comunque secondo me) a chi non ha delle solide basi logiche è inutile spiegare il perchè e il percome ma costui è meglio si accontenti di istruzioni e magari qualche "trick & tip" per giocare al meglio e basta.

Torpado » 18 anni fa

Non voglio entrare nel merito delle questioni di insegnamento globale ed analitico in quanto sono filosofie che ben si addicono, secondo me, all'apprendimento di discipline fisiche e molto male calzano (sempre secondo me) in materie che nulla hanno a che fare con le nostre capacita psico-motorie. ...

amaiorani
Direi solo psichiche, se ci metti pure il moto allora rientri nella casistica che io e Fisio dicevamo, e anche tu d'altronde.


...Per quello che riguarda il PC io ho avuto la fortuna di avere insegnanti di informatica (ho fatto il tecnico industriale al Fermi a Monte Mario) che non mi hanno dato nozioni ma mi hanno insegnato ad imparare. MI hanno insegnato la logica e il modo con cui un computer funziona. MI sono stati insegnati solo 2 linguaggi di programmazione in 3 anni (3 se ci mettiamo il linguaggio di una calcolatrice "intelligente" della olivetti) Assembler del 1130 IBM e Fortran IV. Il resto è tutto partito da me: ho imparato il COBOL, vari linguaggi Assembler...

amaiorani
In questo puoi ritenerti fortunato, perchè se venissi a vedere alla mia scuola, ma d'altra parte dovrebbe essere così un po' dappertutto, chi è che fa le lezioni d'informatica. Mamma mia xxxxxxxxx ci scampi! Dal ministero (Moratti) sono arrivate le famose direttive in merito alle ore d'insegnamento d'informatica ma chi le dovrebbe svolgere non si sa. Non è stata creata la figura del docente d'informatica com'è giusto che sarebbe ma, per ovvio ripiego, come in Italia siamo abituati a fare, sono state tolte ore un po' a tutti gli insegnanti, a partire da quelli di tecnica, per dare una specie d'infarinata ai ragazzini (che a spesso ne sanno molto più di questi insegnanti). Mancano anche dei programmi di studio applicati al PC, le semplici conoscenze di base dell'interfaccia grafica sono un vago miraggio e toccare con mano un hard drive o un floppy drive, magari già  rotti, non esiste proprio. Risultato? Fanno le ricerchine su internet, incasinano i PC, ... tutto tranne che conoscere almeno gli oggetti fisici su cui fanno 'sti lavoretti.


...Tutto sto sproloquio per dire che (sempre e comunque secondo me) a chi non ha delle solide basi logiche è inutile spiegare il perchè e il per come, ma costui è meglio si accontenti di istruzioni e magari di qualche "tip & trick" per giocare al meglio e basta. ...

amaiorani
Qui concordo in pieno. àˆ come dicevo prima nell'altro mio intervento, se hai voglia, tanta voglia, se hai un minimo di logica tecnologica, si può fare moltissimo anche da soli, certamente non tutto (a meno che non sei un genietto). Oltre ad essermi interessato da solo del campo informatico, e aver provato e riprovato, rotto e riparato, ho chiesto tanto a tutti. Informazioni sui funzionamenti di ogni cosa che non mi era chiara e magari conoscevo qualcuno che aveva fatto qualcosa di simile prima di me. Chiedi oggi, chiedi domani, mi sono fatto una conoscenza IT niente male.

Comunque la logica mentale che possiedo la devo soprattutto a mio padre e a tutto quello che ho fatto insieme a lui (era tecnico riparatore radio/tv, poi ha lavorato moltissimo nel cinema nel reparto audio, infine riparava i flash elettronici). A 4/5 anni, per gioco, già  trafficavo con cacciavite, dadi e bulloncini. Poi più grandicello giocavo con il Meccano che era stato di mio padre, e da adolescente andavo in motorino e ogni problema si risolveva in cantina smontando e rimontando motori, carburatori, ammortizzatori, volani ed impianti elettrici. Quella stessa cantina dove ora sistemo le mie bici.
Cavolo... come mi manca. Che bei ricordi. :(

Scusate, sono uscito dal seminato, è meglio che chiudo.


Moderatore: fabioman, gerpas