Ciao Passeri,
Domenica scorsa sono quindi uscito con i simpatici amici del mtbclubsibillini, sia per la vicinanza con Montefalcone Appennino e sia per il fascino di andare sui monti Sibillini.
Ore 8.30 mi trovavo ad Amandola al luogo d' appuntamento, quando uno dopo l' altro arrivavano tutti gli altri ragazzi tra i quali Adriano, l' instancabile Cicerone di giornata che ho simpaticamente soprannominato "lu rastellà " per motivi che poi vi dirò.
Durante le convenevoli presentazioni non potevo far a meno di sbirciare le loro bici, tanto per capire che aria tirava; Scale 10, Scott Genius, Specialized Enduro e dulcis in fundo un paio di Litespeed in titanio, una delle quali con la forcella rigida in carbonio ! Brutta aria ! Mesà che 'sta volta faccio il botto !
Un pò vergognato di tirar fuori la mia Trek biammortizzata da escursionismo (tanto che mi impozzangheravo spesso per sporcarla il più possibile così da non farla riconoscere) e rassegnato all' idea che si sarebbe pedalato duro su sterrate ben battute, ci avviammo su una strada asfaltata in leggera salita, nella quale "lu rastrellà " mi indicava le cime delle montagne per spiegarmi il percorso che avremmo fatto.
Ad un certo punto abbiamo preso a destra su uno sterrato in netta salita e Mr. Litespeed con forcella rigida in carbonio incomincia a macinare forte. Gli vado subito dietro prendendo la sua ruota quando riconosco la voce de "lu rastrellà " che mi dice "Lascialo perdeee ! Che quello é nù Stambeccoooo !". Troppo tardi, ormai ero in ballo, tengo il suo passo per circa 1 km, ma poi il suo ritmo era troppo elevato per me e la mia ruota anteriore incomincia piano piano a staccarsi.
Niente problema : poiché stavo probabilmente già a soglia, decido di continuare a tenere quel ritmo per questioni di allenamento, anzi cerco anche di ottimizzare la posizione in sella sdraiandomi di più sul tubo orizzontale con il risultato che la sua ruota era sempre più lontana.
Continuo così per altre ripide rampe tra fattorie e piccoli centri abitati quando mi accorgo che "lo Stambecco" era completamente sparito dalla mia visuale ma anche che avevamo raggiunto un pianoro innevato in altura e la catena dei monti Sibillini, che da Montefalcone fa tanto mostra di se come volesse un applauso a scena aperta, ora era proprio lì, a due passi, quasi potessi raggiungerne le vette soltanto con un piccolo salto e una passeggiatina in cresta !
Una discesa... di nuovo leggera salita su asfalto dove ci siamo ricompattati e poi mentre gli altri hanno proseguito su strada verso il monte Amandola, noi abbiamo deviato sulla sinistra in un piccolo sterrato sede a giugno di una XC locale. Stretto, sconnesso e molto fangoso con altre rampe tagliagambe fino ad un secondo pianoro con ancora più neve (Garulle) e vette ancora più vicine !
Due forature e insieme a "lu rastrellà " rimaniamo attardati per poi continuare da soli sempre in salita prima su una strada asfaltata poi sterrata tutta tornanti e sempre più innevata con problemi di slittamento su ghiaccio, fino al rifugio Amandola (1200m slm).
Un caffé e poi sotto lo sguardo sbigottito dei sciatori ci siamo buttati su un pratone con circa 30-40cm di neve. O meglio dovrei dire "si sono buttati", in quanto loro volavano sulla neve, mentre x me é stato un calvario !
Con poca pendenza pedalavo più faticosamente della salita, mentre con molta pendenza era impossibile piegare x la bassa velocità dovuta alla forza frenante della neve, né sterzare per l' accumolo sulla ruota che ti chiude lo sterzo ! Forse alla fine avevo capito che bisogna tenere traiettorie il più dritto possibile, cercare di prendere un pò di velocità e controllare la direzionalità usando solo i freni e spostare il peso, facendo un pò sgommare e un pò scivolare la bici.
Raggiunti gli altri alla fine del tratto nevoso, il percorso é proseguito lungo una bellissima discesa, prima sconnessa ma veloce, poi in single-track ancora più veloce schivando gli arbusti che si trovavano in mezzo e, gran finale, una variante molto tecnica, ripida e guidata nella quale anche loro ci passavano per la prima volta poiché era stata "aperta" da "lu rastrellà " qualche giorno prima.
Ecco perché "lu rastrellà " ! Se vi trovate da quelle parti e vedete qualcuno con una Scott Genius in mezzo ad un bosco che con degli arnesi che stà "pulendo" un sentiero, sicuramente é lui !
Alla fine della discesa il percorso era finito ed io mi ero divertito tantissimo ritrovandomi in un gruppo dove si respira lo stesso spirito di avventura, sacrificio e condivisione delle emozioni che ha Pedalando.
Ho trovato un valido motivo per andarmene più spesso da quelle parti, anzi, mi stà anche venendo anche una "strana" idea :
considerando che ci sono una miriade di sentieri e percorsi,
considerando che sono ben disponibili a farci da guida,
considerando che posso ospitare un pò di persone e se siamo tanti ci sono anche locande a prezzi modici...
...forse a marzo ci rivado x un weekend lungo e metto un post su "appuntamenti extra" perché secondo me, seppur 3h di macchina da Roma, ne vale proprio la pena !
Già sò che qualcuno verrebbe, ce ne sono altri a cui piace questa idea ?





