Escursione (MTB) del 26/12/2011 n. 1470
Tanti auguri a Villa Pamphili
La Villa era la dimora di campagna della famiglia Pamphili, la cui residenza principale era, (ed è tuttora!) il suntuoso palazzo Pamphili di Piazza Navona.
La Villa, così come il palazzo principesco, nel XVII secolo divenne il simbolo del potere della famiglia Pamphili e deve il suo sfarzoso volto soprattutto all’opera della spietata ed odiata Olimpia Pamphili, comunemente conosciuta come “La Pimpaccia”, cognata (ma voci maligne dicono anche amante) del papa Innocenzo X.
Potesse parlare Villa Pamphili potrebbe raccontare infinite storie. Ne riporto, per questa volta, una sola, andando a citare il fatto che i sentieri ed i boschi della Villa furono, nel 1849, il tragico teatro della battaglia conclusiva tra i patrioti della Repubblica Romana e le truppe francesi.
In questo sanguinoso scontro perirono tanti eroi del risorgimento Italiano, ne cito uno per tutti: il giovanissimo Goffredo Mameli, autore di quello che sarà adottato come inno Italiano, fu ferito a morte, durante le battaglia, sul quinto gradino della scalinata principale della Villa (Scalinata del Casino Algardi - trattasi della lunga scalinata che dai campi da polo porta sotto la villa e che qualcuno, beato lui, riesce a percorrere anche bici, sia in discesa che in salita).
Ai numerosi caduti Francesi fu eretto, su progetto del grande architetto Andrea Busiri Vici, il “Monumento-sepolcro ai caduti francesi”. Lo stesso architetto progettò l’Arco dei Quattro Venti sito in prossimità dell’ingresso principale della Villa (Porta San Pancrazio).
La configurazione attuale della Villa risale alla seconda metà dell’Ottocento quando vi furono annesse numerose vigne e ville limitrofe. Dopo un primo esproprio negli anni Trenta e l’apertura della via Olimpica, la Villa è diventata di proprietà del Comune di Roma ed stata aperta interamente al pubblico nel 1971.
Villa Pamphili presenta anche interessanti aspetti botanici, per la presenza di piante rare immerse in piccole macchie di bosco. Inoltre nella Villa non sono rari gli incontri con animali inusuali.
Non ultimo l’aspetto romantico che Villa Pamphili esercita su tantissime persone.
Infatti per tantissimi romani, e specie per chi ha frequentato le numerose scuole limitrofe, Villa Pamphili è stata, è, e sempre sarà indissolubilmente legata ad infiniti ricordi personali: dalla prima passeggiata fatta con il partner, alle interminabili partite a pallone, alle ore trascorse girovagando per la Villa durante le giornate in cui si faceva sega a scuola.
Un giro di circa 2,5 ore, pochissimo dislivello (max 300 mt) per circa 21 Km.
Per chi desidera fare meno Km., visto che siamo in una villa, il giro può essere tranquillamente percorso solo in parte (ad esempio a metà del giro passeremo in prossimità del punto di inizio).
Come sempre quando si esce in aree frequentate anche dai pedoni, durante l’intero giro dobbiamo prestare la massima attenzione alle persone ed ai cani presenti.
Ecco uno schema del giro:
Prima parte:
Seconda parte:
In prossimità del luogo di ritrovo, c`è una stazione di servizio con lavaggio self-sevice che potrebbe tornare utile per coloro i quali, al termine del giro, vogliono lavare la bici (il posto per lavare la bici non è la fontanella pubblica che sta nella villa, ma una stazione di servizio con lavaggio self service h24 sita in piazza del belrespiro).
Durata prevista dell’escursione: 2,5 ore.
Per chi preferisce venire in macchina c`è un parcheggio sull`Olimpica in Largo Martin Luther King. si parcheggia si entra nella villa, si attraversa il ponte curvo e si arriva al luogo dell`appuntamento.
Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.
