calendario

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Escursione (MTB) del 29/01/2005 n. 192

 

Dragona, Foce del Tevere, Lido di Ostia

 
 
Orari, Appuntamenti e partenza
ore 09:00 incrocio via Di Dragone angolo via Sarnico presso Casale Dragona
 
Contatti e Organizzazione:
Claudio Nichele
Mauro De Santis
Note Significative del percorso
Impegno fisico (1-5): 2
Diff. Tecnica (1-5): 2
Lunghezza del percorso: 46 km
Dislivello: 100 mt
 
Situazione Acqua:
 
Descrizione Ambientale
Per scoprire le attrattive del Litorale, la bicicletta e` forse il mezzo piu` adatto: gli appassionati della natura possono esplorare la splendida pineta di Castel Fusano (il grande parco pubblico di Roma, oltre mille ettari di macchia sempreverde); gli amanti dell`archeologia hanno a disposizione un eccezionale complesso archeologico a poca distanza, gli scavi di Ostia Antica presso il borghetto medioevale e, se non bastasse c`e` da visitare la necropoli di Porto a Isola Sacra e i porti imperiali di Claudio e Traiano a Fiumicino);

Castel Fusano: C`era una festa primaverile di pescatori a Castel Fusano come documenta un bellissimo acquerello del secolo XIX di proprieta` del principe Chigi.

Il suo avo Sigismondo aveva fatto togliere i poligoni di selce della via Severiana per collegare il casale al mare. (Quei poligoni che poi furono collocati al loro posto quando il Governo acquisto` la pineta nel 1932 per donarla al comune di Roma).

Diversi personaggi vi passarono attraversando il bosco che allora si chiamava `Selva Laurentina`: Papa Gelasio in fuga da Porto invasa dai Teutonici di Enrico V, preso sulle spalle dal cardinal Ugone e tratto in salvo ad Ardea; il 25 agosto 1190 anche Riccardo Cuor di Leone re d`Inghilterra, sbarcato ad Ostia per partecipare alla crociata che, percorrendo il bosco, noto` che abbondava di cervi, daini e caprioli. (Oggi restano i cinghiali che talvolta s`intravedono grufolare per la pineta e sono particolarmente ghiotti di asfodeli, dal rizoma odoroso sotterraneo).

Nel 1620 la famiglia Sacchetti di Firenze acquisto` la tenuta: fallito un primo tentativo di colonizzazione agricola (a causa della malaria) ci provo` con l`allevamento del bestiame e specialmente delle bufale per la produzione di latticini e trainare carri agricoli e barrozze, ma anche cosi` ando` male. Allora i Sacchetti tentarono con il pino da pinoli, sull`esempio delle pinete marittime toscane e questa volta il tentativo riusci` talmente bene che ne piantarono circa 30.000. Cosi` dalla collaborazione dell`uomo con la natura, nacque un autentico paradiso in cui la macchia mediterranea di lentischi, alaterni e cisti si fonde mirabilmente con i maestosi pini dalla chioma ad ombrello. Castel Fusano divento` un`azienda agricola modello che viveva di caccia dell`industria dei pinoli.

Nel 1714 in localita` Palombaro, furono scoperti i ruderi ritenuti della Villa di Plinio (oggi si ritiene essere piuttosto dell`oratore Ortensio). I Sacchetti acclimatarono nella tenuta anche alcuni dromedari, adibendoli ai trasporti, ma nel 1755 dovettero vendere ai Chigi il casale con la pineta.

La speculazione aveva messo gli occhi sull`incantevole localita` (scrive A. Munoz ne `Il Parco di Castel Fusano` Roma 1933): nel 1888 una certa societa` `Laurentina` aveva il progetto di costruire un sobborgo marittimo alberghiero sul Lido di Castel Fusano. L`iniziativa falli`, per fortuna, altrimenti la secolare pineta sarebbe una banale stazione balneare. Con la nascita del Lido di Ostia negli anni Trenta fu abbandonata l`idea di far nascere un grande porto lungo il canale dei Pescatori. Collegata al Lungomare Duilio e alla citta` dall`asse della Colombo, la sorte della pineta marina di Castel Fusano di diventare il piu` grande parco pubblico di Roma era deciso. Non altrettanto previsto era l`attuale triste abbandono.

Ostia Antica: Pochi posti al mondo offrono l`emozione di un tuffo nel passato. Fin dall`ingresso rivela l`ordito stradale praticamente intatto, un grande decumano che va verso il mare incrociando una serie di `cardines`. Poi alla `taberna` del pescivendolo, si biforca in due rami descrivendo una grande Y: uno va al Lido, l`altro va a confluire a Tor Boacciana, che forse era il basamento dell`antico faro di Ostia.

Il faro di Ostia e quello di Alessandria pochi sanno che segnavano la rotta piu` battuta del mediterraneo. Dall`Egitto provenivano tre quarti del fabbisogno di grano di Roma. La grandi navi frumentarie romane, i piu` grandi bastimenti del mondo antico, spiegavano la vela maestra sulle rive del Nilo, col loro carico di grano, spingendosi verso Occidente, alle rive del Tevere. Sceglievano la stagione estiva, ma non sempre evitavano i venti insidiosi del Mediterraneo. Ne sa qualcosa l`apostolo Paolo, scampato al naufragio su una di queste navi, sulle coste maltesi. Ostia era dunque citta` pingue di traffici e commerci, come si vede nelle decorazioni musive accanto alla caserma dei vigili dove sono rappresentate in mosaico le quattro province che rifornivano Roma: la Sicilia un `logo` a tre gambe, la Spagna una donna coronata da un ramoscello d`ulivo, l`Egitto una figura maschile con testa di coccodrillo, l`Africa una femminile con proboscide d`elefante. E dietro al grande bacino ellittico del teatro, capace di tremila spettatori, il piazzale delle corporazioni dov`erano le sedi di rappresentanza degli armatori. Basti vedere poi i tanti culti misterici e orientali presenti in questa v
 
Descrizione Tecnica
Il percorso, che si svolge fra le sponde del Tevere e la Pineta di Ostia, puo` essere percorso da chiunque abbia un minimo di allenamento fisico (alla fine avremo percorso poco meno di 50 Km) purche` in possesso di una MTB. Esso non presenta alcuna difficolta` a livello tecnico se si fa eccezione del superamento delle vie Ostiense e Via Del Mare su di un cavalcavia pedonale con bici in spalla e alcuni brevi tratti sabbiosi.

Tuttavia occorre attraversare vie di grande traffico come la Cristoforo Colombo pertanto e` consigliata la massima prudenza ai semafori.

Si raccomanda infine la massima attenzione a controllare la velocita` specie quando si passa nei viali dove l`affluenza dei pedoni (fra cui anziani e bambini), cani e di altri bikers e` maggiore.

Il percorso si svolge fra la sponda sinistra del Tevere e la Pineta di Ostia ed e` in pratica lineare anche se si percorre al rientro su vie parallele a quelle fatte all`andata. La prima parte del tracciato (ad inizio e fine giro) si svolge lungo i terrapieni di contenimento del Tevere nel tratto che da Dragona porta verso la foce sino alla biforcazione al suo estuario dove si svolta a sinistra verso Ostia Antica.

La seconda parte va da Ostia Antica e attraversa la Pineta di Castel Fusano.

Il luogo del ritrovo e` nel quartiere di Dragona, sulla Via del Mare dopo Acilia direzione Ostia. Si parte da Via di Dragone angolo Via Sarnico (Via di Dragone e` raggiungibile da Via dei Romagnoli, strada parallela interna alla Via del Mare direzione Ostia, subito sotto la rampa del primo cavalcavia dopo Acilia provenendo da Roma) aggirando il cancello di ferro che immette nella tenuta di Casale Dragona. In fondo al viale si gira a destra, si oltrepassa il Casale e si giunge alla prima idrovora (ora in disuso) . Siamo ora sul terrapieno di contenimento del Tevere e il colpo d`occhio e` stupendo, a destra il fiume e a sinistra la riserva del Pantano. Si oltrepassa la biforcazione del Tevere (paesaggio da ammirare) e si arriva alla fine di questa sterrata dopo circa 9 km. Si gira a sinistra, ora su carrabile (Via Gherardo) fino a sbucare su Via Capo due Rami, proprio di fronte al Borgo di Ostia Antica (km 10). Si attraversa il Borgo e all`uscita girare a destra (Via Gesualdo) per un single track fino ad arrivare al cavalcavia che permette l`attraversamento della Via del Mare. Si oltrepassa il cavalcavia, bici in spalla, arrivando alla Stazione FS Ostia Antica, girare a sinistra verso il piazzale e prendere il marciapiede direzione Roma. Al semaforo girare a destra su Via di Castelfusano e poi ancora a destra per il Cimitero.
Prendere la carrabile che passa in mezzo ai due cimiteri e percorrere tutto lo stradone di circa 1,5 km fino ad arrivare al maneggio Piccolo Ranch. Girare a sinistra fino ad arrivare ad altro maneggio, girare a destra al cancello di ferro entrando nella proprieta` di Bindi Pratopronto, percorrere la sterrata principale, immettersi nel viale degli eucalipti, fino a sbucare nuovamente sulla asfaltata di Via di Castelfusano , girare a destra e dopo aver oltrepassato il Canale dei Pescatori si arriva alla Pineta di Ostia-Castelfusano (km 16). Dopo aver varcato l`ingresso girare subito a destra su sterrato , percorrerlo tutto finche` non si restringe e girare a sinistra, fino a sbucare sulla asfaltata, girare a destra e dopo pochi metri si raggiunge il cancello di ingresso della Pineta lato mare (km 18). Oltrepassato il cancello, girare a sinistra costeggiando la ferrovia fino a riprendere asfalto, girare a destra e dopo pochi metri, rientrare su sterrato all`altezza della Tagliafuoco 9, percorrerla tutta fino a raggiungere l`asfaltata Via Villa di Plinio, girare a destra e raggiungere il semaforo della Critoforo Colombo (l`ultimo prima della Rotonda). Prestando moltissima attenzione si oltrepassa la C. Colombo e ci si immette nell`altra parte della pineta. Dopo 100 m si arriva alla Piazzetta, si gira a destra e ci si immette sull`asfaltata Viale di Castelporziano. La si percorre tutta e circa 50 m prima di riprendere la Colombo, si gira verso sinistra ,all`altezza di un segnale di legno, e ci si immette in uno sterrato che entra nella folta macchia, seguendo le indicazioni del Sentiero Natura, bivio a sinistra indicazioni SN, incrocio 4 strade sempre diritto indicazioni SN, fino sbucare in una radura, girare a destra e rimmettersi su asfaltata all`altezza dell`incrocio delle 3 strade. Continuare diritti , superare l`ingresso per la Villa di Plinio (dove entreremo dopo) e dopo circa 100 m girare a sinistra ed immettersi in uno sterrato che dopo poche centinaia di metri incontra la Via Severiana (epoca romana), si torna indietro per stessa strada e ci si immette nel viale che entra nella Villa di Plinio (km 28) di epoca romana , I e II sec. d. C. Attraversarla, riprendere l`asfalto e dopo 1 km, all`altezza della T11 ripredere la sterrato , girare alla prima a destra , poi destra e sinistra fino ad arrivare alla piazzetta, andar
 
Note
via Di Dragone è raggiungibile direttamente da via dei Romagnoli subito sotto la Rampa del secondo cavalcavia per Acilia venendo da Roma

Lungo il percorso sono presenti numerose fonti d`acqua

 

Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.

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Legenda

Tipo di Mezzo richiesto:
M: Mtb - percorso prevalentemente in fuori strada
S: Bdc - percorso su strada da effettuarsi con specialissima
E: Enduro - percorso Enduro, protezioni e casco integrale obbligatorio
G: Giovani - percorso adatto ai giovani Pedalandini
V: Vintage - percorso per bici da strada vintage
C: Corso - didattica

Impegno Tecnico:
1 : fondo buono, strade larghe, pianeggianti, spesso asfaltate
2 : fondo generalmente buono, presenza di qualche piccola asperità
3 : fondo variable, non sempre in buone condizioni, alcuni tratti di single track, passaggi in zone boscose, non sempre il percorso è subito individuabile
4 : diversi tratti in cattivo stato, single track, tratti non subito individuabili, passaggi tecnici, è richiesta un'ottima padronanza del mezzo e capacita' di guida
5 : lunghe salite, lunghe discese, tratti molto esposti, tratti tecnici, fondo molto impegnativo, passaggi in zone dove non esiste strada segnata o sentiero, è richiesto ottima capacita' di guida, di orientamento e tecnica

Impegno Fisico:
1 : impegno minimo, escursione adatta a tutti, durata breve
2 : escursione adatta a tutti, minimo impegno fisico, con qualche lieve asperità da affrontare
3 : adatta a biker con minimo allenamento, percorso con alcune salite e discese che richiedono un certo impegno
4 : adatta a bikers con buon allenamento, percorso che richiede capacità e resistenza, presenza di salite e discese impegnative
5 : escursione per biker ben allenati, con notevoli dislivelli sia in salita che in discesa, tratti molto tecnici o da percorrere con bici in spalla
6 : Grande impegno fisico richiesto. È necessaria una preparazione fisica completa.

Ricordatevi sempre:
Cercate di non andare mai soli.
Se fate uscite solitarie, lasciate sempre detto dove andate e quanto avete intenzione di restare fuori!
Nelle uscite di gruppo, portate con voi il Tesserino di Pedalando.
Per motivi assicurativi, non è possibile autorizzare all'escursione persone non in regola con il tesseramento.
La bici deve essere sempre in ordine, controllata e verificata.
La sicurezza e la prudenza sono fondamentali per se stessi e per gli altri. Comportamenti irresponsabili non sono tollerati.

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