Escursione (MTB) del 27/02/2005 n. 199 |
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Castel Giuliano e la Castagneta |
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Orari, Appuntamenti e partenza |
ore 09:00 piazza di Castel Giuliano |
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Contatti e Organizzazione: |
Ezio Carallo |
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Note Significative del percorso |
Impegno fisico (1-5): 2 |
Diff. Tecnica (1-5): 3 |
Lunghezza del percorso: 35 km |
Dislivello: 250 mt |
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Situazione Acqua: |
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Descrizione Ambientale |
Di media lunghezza di scarso impegno tecnico e con lieve dislivello, questo giro privilegia il piacere di percorrere boschi, campi, torrenti, che nel loro insieme formano una situazione di rara armonia.
Dei Monti della Tolfa queste sono le propaggini piu` meridionali, ormai al confine con la Campagna Romana, di questo massiccio racchiudono tuttavia tutte le peculiarità escluso la quota.
L`evidentissima natura vulcanica caratterizza l`intero ambiente, dai minerali che brillano nelle pietre cotte dal calore delle caldere del complesso del vulcanico denominato Cerite di cui i residui dell`intensa attività cessata nel Quaternario sono tuttora vivi attraverso le sorgenti di acqua minerale come La sorgente del Riccio e termali, come di Bagni di Stigliano, La Ficoncella, il Bagnarello, e fenomeni sotterranei come la Caldara.
Come tutte le zone boscose da sempre sono state sfruttate per acquisire legname per riscaldamento, per costruzioni di abitazioni e navali per la trasformazione dei minerali e altro ancora, nonostante ciò resistono impenetrabili boschine di Roverella, Cerro, associate a Leccio, con splendidi e monumentali esemplari isolati, e il castagno in boschi da ceduo, mentre i clivi più assolati sono colonizzati dalla Ginestra che dalla primavera inoltrata spande il suo profumo inebriante come il giallo dei suoi fiori. Più discreto e delicato il Biancospino che corona di bianche barriere le fitte macchie. L`Asfodelo piacevolmente invadente si avverte sempre per il caratteristico e selvatico odore, i tanti colori dei prati indicano la presenza di innumerevoli varietà tra le più preziose una trentina di specie di Orchidee.
C`e` anche una piccola comunità di Lupi nascosta chissà dove, mentre i cinghiali non fanno complimenti, e scorazzano dove gli pare. Mettiamoci pure il gatto selvatico, l`istrice, rettili e roditori a volontà, rapaci come il nibbio l`albanella, e le tranquillissime Maremmane (che arrivano a pesare come un`automobile) e si ottiene un ecosistema ricchissimo.
L`uomo in questo paradiso non poteva certo mancare e fin da epoche remote ha coltivato miniere di Galena, Allume, Cinabro ecc. producendo così materie prime prodotti per lavorare e conciare le pelli del bestiame (da qui i tipici prodotti `Tolfa`), e materiali ferrosi che ha lavorato artigianalmente, allevato bestiame. Sono presenti tracce preistoriche e di prosperosi insediamenti Etruschi, di cui innumerevoli sono le testimonianze una tra tutte di interesse mondiale la necropoli di Etrusca di Cerveteri. |
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Descrizione Tecnica |
Dalla piazza del borgo dopo alcuni km su asfalto oltrepassato il cimitero si gira a sinistra su strada bianca, Loc. R.va Lena e Massa (256 m) passano alcune abitazioni e traverse, si gira a sinistra (loc. M. la Rota) all`inizio del bosco ad un cancello di legno (chiudere sempre) in leggera discesa tra gli alberi si perviene ad un ponticello in legno su Fosso della Mola (228 m) si supera un cancello, proseguendo dritti (loc. Grotte di Porcareccia) si supera una passina e si continua, in (loc. Macchiozze) subito dopo un maneggio a destra in salita dopo un cancello si entra nella Castagneta superando a destra un recinto (qui il sentiero e` poco evidente per l`attuale attivita` di taglio periodico del legname) costeggiando sulla sinistra una steccato opposto a quello di accesso si imbocca un comodo sterrato che porta ad un quadrivio (265 m) (queste strade percorrono in tutte le direzioni la Castagneta) si gira a destra fino a uscire dal bosco qui a sinistra dopo alcune centinaia di metri a sinistra si rientra nel bosco da un viottolo con catena, in breve la Caldara apparira` inquietante piu` a valle, si scende tenendosi a sinistra (anche qui e` in corso il taglio del legname) e si traversa il Fosso della Caldara, dietro la staccionata un altro comodo sterrato da seguire a sinistra costeggiando il Fosso fino ad un cancello in legno (243 m) che porta ad un ponticello che permette di nuovo il ritorno nella Castagneta, qui inizia un facile s.t. che lambisce il Fosso in ambiente inconsueto data la caratteristica sulfurea delle acque. Questo tracciato riporta su una sterrata (una delle quattro strade della Castagneta) in prossimità di un recinto si prende la direzione sud - est (destra rispetto alla provenienza dal Fosso).
In discesa sulla sinistra prima di un grosso maneggio coperto c`e` la Fonte del Riccio la cui acqua minerale e` particolarmente gradevole, riempite le borracce, una leggera salita porta direttamente nel grande maneggio all`aperto dal quale si puo` liberamente uscire seguendo a sinistra la sterrata, passato il cancello ancora a sinistra su largo stradone si costeggia Monte Paparano (392 m) poi Monte Puglia (294 m), si ripassa su ponticello il Fosso della Caldara poi salita e su Colle Panzanata(236 m) prima dell`inizio della discesa a destra un dritto stradone che traversa Localita` Panzanata chiude davanti a due cancelli, a destra un s.t. leggermente impegnativo (scendendo nella valle e tenendosi poi a sinistra) porta ad un ponticello in abbandono sotto il quale scorre il Fosso della Mola che da qui si getta in una suggestiva cascata, si guada a piedi a monte del ponticello (inagibile) attenzione il fondo e` basalto levigato dall`acqua molto scivoloso e attraverso un cancelletto sempre a piedi si sale sui prati sotto Monte Guardia (226 m) qui in direzione nord Risalendo il fosso si ritorna Castel Giuliano (228 m), qui attraversando in discesa la valle si perviene dal cancello a sinistra dello stradone della Panzanata evitando il tratto tecnico, fino al ponte della cascata.Dalla piazza del borgo dopo alcuni km su asfalto oltrepassato il cimitero si gira a sinistra su strada bianca, Loc. R.va Lena e Massa (256 m) passano alcune abitazioni e traverse, si gira a sinistra (loc. M. la Rota) all’inizio del bosco ad un cancello di legno (chiudere sempre) in leggera discesa tra gli alberi si perviene ad un ponticello in legno su Fosso della Mola (228 m) si supera un cancello, proseguendo dritti (loc. Grotte di Porcareccia) si supera una passina e si continua, in (loc. Macchiozze) subito dopo un maneggio a destra in salita dopo un cancello si entra nella Castagneta superando a destra un recinto (qui il sentiero è poco evidente per l`attuale attività di taglio periodico del legname) costeggiando sulla sinistra una steccato opposto a quello di accesso si imbocca un comodo sterrato che porta ad un quadrivio (265 m) (queste strade percorrono in tutte le direzioni la Castagneta) si gira a destra fino a uscire dal bosco qui a sinistra dopo alcune centinaia di metri a sinistra si rientra nel bosco da un viottolo con catena, in breve la Caldara apparirà inquietante più a valle, si scende tenendosi a sinistra (anche qui è in corso il taglio del legname) e si traversa il Fosso della Caldara, dietro la staccionata un altro comodo sterrato da seguire a sinistra costeggiando il Fosso fino ad un cancello in legno (243 m) che porta ad un ponticello che permette di nuovo il ritorno nella Castagneta, qui inizia un facile s.t. che lambisce il Fosso in ambiente inconsueto data la caratteristica sulfurea delle acque. Questo tracciato riporta su una sterrata (una delle quattro strade della Castagneta) in prossimità di un recinto si prende la direzione sud - est (destra rispetto alla provenienza dal Fosso).
In discesa sulla sinistra prima di un grosso maneggio coperto c’è la Fonte del Riccio la cui acqua minerale è particolarmente gradevole, riempite le borracce, una leggera |
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Note |
Castel Giuliano si raggiunge dalla via Cassia - uscendo da Roma - altezza località La Storta si prende la via Braccianese dove al 24,5 km sulla sinistra in prossimità di un semaforo c`è la deviazione per Castel Giuliano che si raggiunge dopo circa 6 km, con la sua unica piazza.
att.ne: richiudere bene sempre i cancelli e le `passine` - passaggi nella rete di recinzione dei pascoli-. |
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Il Casco è sempre obbligatorio. Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni. Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori. Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.
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