calendario

Nulla è dovuto agli accompagnatori per le attività escursionistiche
Per partecipare occorre iscriversi preventivamente all'associazione
Le nostre attivita sono accessibili esclusivamente ai soci regolarmente iscritti e con certificato medico valido.

ATTENZIONE: NON è più possibile iscriversi o rinnovare l'iscrizione e/o consegnare il certificato medico alla partenza dell'escursione.

Escursione (MTB) del 30/04/2005 n. 215

 

Monte Argentario

 
 
Orari, Appuntamenti e partenza
Appuntamento 07:30 - Roma Parcheggio Toys sull’Aurelia, complanare al 13° Km zona Massimina - II° Appuntamento ore 09:30 Orbetello
 
Contatti e Organizzazione:
Diego Serra
Note Significative del percorso
Impegno fisico (1-5): 3
Diff. Tecnica (1-5): 3
Lunghezza del percorso: 40 km
Dislivello: 600 mt
 
Situazione Acqua:
 
Descrizione Ambientale
Il Monte Argentario - chiamato anticamente Promontorio Cosano per l`appartenenza alla città di Cosa, le cui rovine si ergono sulla collina di Ansedonia – in origine era un`isola, poi sempre in epoche lontanissime il trasporto di detriti da parte dei fiumi e il lavoro delle correnti marine hanno unito l`isola alla costa tirrenica con due fasce di terra, il tombolo di Feniglia a sud e quello di Giannella a nord, favorendo all`interno di queste due fasce la nascita della laguna di Orbetello.

Il promontorio, interamente montuoso (punta Telegrafo m. 635) è ricoperto da una fitta macchia che si alterna a vigneti, ricavati nel passato "terrazzando" il monte, dove si coltivano vitigni di Ansonico. La fauna è molto ricca e caratterizzata, per quanto riguarda i mammiferi, dalla presenza del cinghiale, daino, istrice, tasso, ecc. Nella laguna, invece, si segnala la folta presenza di aironi.
Le coste dell`Argentario sono alte e rocciose con piccolissime spiagge e calette.

L`economia un tempo basata esclusivamente sulla pesca, trova oggi nel turismo il suo principale sbocco.
Da punta Telegrafo, si può ammirare gran parte dell`arcipelago toscano e la Corsica.

Il maggiore centro abitato e la sede del Comune di Monte Argentario è Porto S. Stefano, rinomato centro turistico. Altro centro importante è Porto Ercole, mentre dalla parte opposta della laguna, sulla “terraferma”, sorge Orbetello.



Il primo insediamento umano all`Argentario risale certamente ad epoche remote, come attestato dai numerosi reperti archeologici ritrovati in alcune spelonche. Le prime notizie storiche le fornisce Strabone (morto nel 24 d.c.) nel "De Geographia" quando accenna al "Portus Cosanus", località che riappare poi denominata nell`"Intera Provinciarum" del 152 d.c., dove è evidente il suo legame con la città etrusca di Cosa. Con la conquista romana la località è inserita probabilmente come preda di guerra in una grossa proprietà fondiaria. Passa poi alla famiglia degli Enobarbi Domizi, di professione "Argentarii", cioè prestasoldi, che a titolo delle somme versate alla Repubblica durante la II Guerra Punica aveva ottenuto come saldo dei debiti l`intero Promontorio, detto in seguito "Argentariorum Mons", cioè Monte degli Argentari. Nel IV° secolo d.c. fu donato dall`imperatore Costantino alla Basilica dei SS.Marcellino e Pietro. Durante il periodo delle invasioni barbariche, tra il VI° e IX° secolo, sia per l`abbandono dell`Aurelia sia per l`impaludamento della costa, l`Argentario faceva vita a sé, nonostante dipendesse dall`Abbazia delle Tre Fontane. Divenne poi possesso degli Aldobrandeschi e degli Orsini di Sovana e di Ladislao, Re di Napoli, e a partire dal 1410 della Repubblica di Siena. E` di questo periodo il primo importante sforzo rivolto alla fortificazione del luogo. A seguito del trattato sottoscritto nel 1557 da Filippo II di Spagna e il Signore di Piombino, l`Argentario entra a far parte dello Stato dei Presidi. Questo rappresentò per la Spagna un valido punto di appoggio ai suoi collegamenti marini con il Vicereame di Napoli e una valida sentinella per il controllo dello Stato della Chiesa e dei Duchi di Toscana. Questi motivi spinsero Filippo II a mantenerlo saldo mediante opere di restauro e fortificazioni ulteriori. L`Argentario conobbe così un certo sviluppo e intorno alle fortezze di Porto Ercole e Porto S.Stefano si insediarono, oltre a famiglie di soldati spagnoli, anche pescatori di provenienza ligure e napoletana che, approdando qui per la stagione di pesca, ne fecero loro abituale dimora. Nacque così lo Stato dei Presidi, che comprendeva Orbetello, Porto Ercole, Porto S.Stefano e Talamone, ai quali, nel 1602, si aggiunse la piazzaforte di Porto Longone, nell`Isola d`Elba. Dopo la parentesi napoleonica, nel 1815 l’Argentario passò al Granducato di Toscana e successivamente al Regno d`Italia.
 
Descrizione Tecnica
L’itinerario si svolge quasi interamente su strade sterrate, con brevi tratti di collegamento su asfalto e ciclabili. In una prima fase ci addentreremo nel versante orientale del Monte Argentario, prima da sud verso nord, poi, ad una quota più elevata, nella direzione opposta, salendo fino a quota 600 mt. circa. Poi, dopo essere ridiscesi a quota zero, compiremo sostanzialmente il periplo della laguna di Levante, percorrendo il tombolo della Feniglia fino ad Ansedonia e rientrando ad Orbetello attraverso una sterrata che corre parallela alla riva. La prima parte della discesa è piuttosto impegnativa, per il fondo costellato di rami e sassi, con alcuni tratti in traccia singola, ed è da affrontare con cautela. Oltre a ciò, il percorso non presenta difficoltà tecniche di rilievo, a parte alcuni ripidi strappi in salita, che nulla vieta di affrontare a spinta. Comunque, data la lunghezza e il dislivello, è richiesto un discreto grado di allenamento. Notevole infine il contenuto paesaggistico e naturalistico, svolgendosi l’itinerario all’interno di una delle aree più protette d’Italia.

Dal parcheggio si prende la ciclabile a fianco della laguna di Ponente in direzione Monte Argentario e la si percorre fino in fondo, attraversando la laguna lungo la diga. Ci si immette quindi sulla strada che conduce a Porto S. Stefano, per abbandonarla dopo pochi metri, girando a sinistra per Porto Ercole. Subito dopo il bivio, si abbandona anche questa strada, girando al secondo incrocio a destra e prendendo una stretta asfaltata, accanto alla locanda “La Ribotta”, che porta al depuratore di Monte Argentario. Dopo poche centinaia di metri, superato il depuratore, la stradina diventa sterrata e comincia a salire gradatamente. Si procede trascurando deviazioni, fino ad arrivare ad una biforcazione, dove proseguiamo verso destra (a sinistra si andrebbe a Porto Ercole). Si continua a salire con pendenze crescenti e qualche piccolo strappo, trascurando deviazioni a destra, sino ad incrociare la strada asfaltata che conduce a Punta Telegrafo. Qui giriamo a sinistra, in salita, e dopo poche decine di metri arriviamo al Convento dei Padri Passionisti (quota 350 mt. circa, 7,5 km dalla partenza), dove possiamo fare una piccola sosta e, soprattutto, godere di un magnifico colpo d’occhio sulla laguna ed Orbetello. Riprendiamo l’asfaltata in salita, per abbandonarla di nuovo al km 8,2, in corrispondenza di una chiesetta, svoltando a sinistra per una sterrata. Si continua a salire per circa 3 km, quando si arriva ad un tratto di 200 metri di salita molto impegnativa. Al termine di quest’ultima (km 11,2) si incrocia una stretta asfaltata, che prendiamo a destra ancora in salita. L’asfalto lascia subito il posto allo sterrato, e proseguiamo a salire sulla traccia principale, trascurando deviazioni, fino al km 12,5. Qui, svoltando bruscamente a destra, andremmo verso la cima di Punta Telegrafo, ma la strada si interrompe dopo poche centinaia di metri, per le recinzioni della zona militare. Pertanto proseguiamo dritti, trascurando un cartello di proprietà privata, e saliamo ancora per alcune decine di metri, per toccare il punto più alto dell’escursione (600 mt circa), da cui si gode una meravigliosa vista sull’Isola del Giglio, Feniglia, Ansedonia, Porto Ercole e la laguna. Finalmente si comincia a scender per una disagevole carrareccia, fitta di pietre e rami, con alcuni tratti in single-track. Al km 15,6 incrociamo una stretta asfaltata, che prendiamo verso destra, in discesa, e percorriamo fino al km 18,0, dove incrociamo un’asfaltata più grande, che ci conduce in breve a Porto Ercole. Qui continuiamo sull’asfalto in direzione Aurelia, superiamo P. Ercole e proseguiamo, fino ad arrivare al bivio a destra per la Feniglia, dove giriamo. Percorriamo quindi i 6 km di pineta del tombolo (Riserva Naturale Statale, accessibile solo a piedi o in bici), fino ad arrivare ad Ansedonia. Usciti dalla Riserva, prendiamo l’asfaltata a sinistra, in direzione Aurelia. Percorse poche centinaia di metri, immediatamente prima del ponte sopra cui passa la linea ferroviaria tirrenica, svoltiamo a sinistra per una stradina sterrata, il cui accesso è impedito da una sbarra (la prima parte della stradina ricade nella proprietà di un allevamento ittico). Nei pressi di Orbetello Scalo, la stradina diventa asfaltata e termina sull’asfaltata che congiunge l’Aurelia con Orbetello. Giriamo quindi a sinistra, in direzione di Orbetello, per poi girare, immediatamente dopo, sulla destra, seguendo le indicazioni dell’ospedale. Dopo qualche centinaio di metri incontriamo l’inizio della ciclabile che corre lungo la laguna di Ponente e che, dopo pochi minuti di tranquilla pedalata, ci ricondurrà alle automobili.

Descrizione Storico–Ambientale e Notizie Tecniche sul Percorso a cura di Carlo Tapparelli
 
Note
Orbetello - parcheggio situato dopo le porte, procedendo in direzione Monte Argentario, sulla dx -laguna di Ponente-, presso la stazione degli autobus.

N.B.: Lungo i -pochi- tratti asfaltati: a: prestare attenzione alle immissioni dalla parte sterrata verso quella in asfalto; b: procedere con cautela e in fila indiana -Codice della Strada, art. 182 - cfr. il sito ACI - Automobile Club d`Italia-

N.B.: Il modulo di Iscrizione al Gruppo MTB Pedalando è scaricabile su questo link.

Di seguito un estratto: Dichiaro di ben conoscere ed accettare senza riserve tutte le norme dello Statuto della Associazione e le disposizioni regolamentari; in particolare durante le escursioni dovrò indossare sempre il casco -a pena di esclusione- ed osservare le istruzioni impartite dai partecipanti coordinatori.
 

Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.

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Legenda

Tipo di Mezzo richiesto:
M: Mtb - percorso prevalentemente in fuori strada
S: Bdc - percorso su strada da effettuarsi con specialissima
E: Enduro - percorso Enduro, protezioni e casco integrale obbligatorio
G: Giovani - percorso adatto ai giovani Pedalandini
V: Vintage - percorso per bici da strada vintage
C: Corso - didattica

Impegno Tecnico:
1 : fondo buono, strade larghe, pianeggianti, spesso asfaltate
2 : fondo generalmente buono, presenza di qualche piccola asperità
3 : fondo variable, non sempre in buone condizioni, alcuni tratti di single track, passaggi in zone boscose, non sempre il percorso è subito individuabile
4 : diversi tratti in cattivo stato, single track, tratti non subito individuabili, passaggi tecnici, è richiesta un'ottima padronanza del mezzo e capacita' di guida
5 : lunghe salite, lunghe discese, tratti molto esposti, tratti tecnici, fondo molto impegnativo, passaggi in zone dove non esiste strada segnata o sentiero, è richiesto ottima capacita' di guida, di orientamento e tecnica

Impegno Fisico:
1 : impegno minimo, escursione adatta a tutti, durata breve
2 : escursione adatta a tutti, minimo impegno fisico, con qualche lieve asperità da affrontare
3 : adatta a biker con minimo allenamento, percorso con alcune salite e discese che richiedono un certo impegno
4 : adatta a bikers con buon allenamento, percorso che richiede capacità e resistenza, presenza di salite e discese impegnative
5 : escursione per biker ben allenati, con notevoli dislivelli sia in salita che in discesa, tratti molto tecnici o da percorrere con bici in spalla
6 : Grande impegno fisico richiesto. È necessaria una preparazione fisica completa.

Ricordatevi sempre:
Cercate di non andare mai soli.
Se fate uscite solitarie, lasciate sempre detto dove andate e quanto avete intenzione di restare fuori!
Nelle uscite di gruppo, portate con voi il Tesserino di Pedalando.
Per motivi assicurativi, non è possibile autorizzare all'escursione persone non in regola con il tesseramento.
La bici deve essere sempre in ordine, controllata e verificata.
La sicurezza e la prudenza sono fondamentali per se stessi e per gli altri. Comportamenti irresponsabili non sono tollerati.

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