calendario

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Escursione (MTB) del 12/11/2005 n. 262

 

Saturnia

 
 
Orari, Appuntamenti e partenza
ore 07:00 Roma - Parcheggio TOYS, SS. Aurelia, ore 09:15 Saturnia : Terme del Mulino - ore 09:30 Saturnia : partenza escursione (tassativo)
 
Contatti e Organizzazione:
Claudio Nichele
Note Significative del percorso
Impegno fisico (1-5): 4
Diff. Tecnica (1-5): 4
Lunghezza del percorso: 60 km
Dislivello: 1300 mt
 
Situazione Acqua:
 
Descrizione Ambientale
Nel 280 a.C. fu conquistata dai romani. Nell`82 a.C. Ospitò Mario e fu devastata per rappresaglia dai Sillani. Nel Medioevo, le sue misteriose origini, e la particolarità delle sue sorgenti solforose propiziarono molte leggende. Si narrava che il diavolo uscisse da qui quando lasciava gli inferi, il territorio veniva descritto come un luogo dal quale sgorgavano acque stregate, che andavano a depositarsi in pozze fumanti e bollenti, diffondendo nell`aria un acuto odore satanico (zolfo). Le cronache del tempo ricordano convegni di maghi e di streghe, sortilegi e riti sabbatici.

Nel medioevo conobbe le incursioni saracene.

Caduta nelle mani dei senesi, divenne covo di cospiratori e per questo la stessa Siena la distrusse completamente. Le terme dalle quali sgorga un`acqua sulfurea alla temperatura di 37° particolarmente gradevole e benefica, sono oggi conosciute in tutto il mondo, ma ebbero una prima struttura organizzativa soltanto nel 1865, quando Bernardino Ciacci provvide a bonificare il terreno della fonte e costruì un efficiente stabilimento termale.

Una tappa obbligatoria per chi si tova in questa zona è sicuramente quella alle Terme di Saturnia.

Provenendo da Manciano, le terme, sono visibili ad occhio nudo pochi
chilometri prima di entrare nel paese. Sono composte da due siti, ovvero dalle Cascate, di libero accesso, e da un Complesso Termale-Alberghiero di prima categoria.

Saturnia era già una stazione termale al tempo dei Romani, e fu frequentata dal patriziato specialmente nell`età imperiale. A testimonianza degli antichi fasti del borgo è visibile ancora oggi, davanti la chiesa parrocchiale, una piscina quadrata di 15 metri per 15 a cui è stato dato il nome di Bagno Secco poichè oggi l`acqua non vi scorre più, ma tutto lascia credere che in età romana fosse copiosamente alimentata.

La fonte invece continua imperterrita a ad eruttare acqua di natura
carbonico-solfurea-borica, la portata è di 800 litri al secondo e la
temperatura si mantiene stabile sui 37,5 gradi centigradi. Le proprietà
terapeutiche di queste acque hanno reso famoso il nome di Saturnia in tutto il mondo ed oggi, da ogni luogo, moltissimi turisti si recano in questa terra per apprezzarne la bontà dei bagni e dei fanghi.



I Dintorni:

Montemerano

Questo paesino è il più caratteristico borgo medioevale della valle dell’Albegna in una posizione alta e dominante immerso tra colline di olivi.

Il primo nucleo abitato di Montemerano sorge intorno all’anno Mille e con gli Aldobrandeschi agli inizi del ‘200 che verrà costruita la prima cinta muraria. L’insediamento risale all’anno mille, ma è nel 1200 che, ad opera della famiglia degli Aldobrandeschi, avvenne l’erezione della cinta muraria, in gran parte ricostruita nel ‘400 e che circonda ancora oggi l’abitato, interrotta a tratti da una serie di torrioni cilindrici, alcuni dei quali in ottimo stato di conservazione. All’interno di questa cinta che racchiude il borgo di ridottissime dimensioni ma dotato di un fascino particolare grazie agli stretti vicoli che si intrecciano per condurre alle varie piazzette sino all’apice dell’abitato dove si trova la deliziosa piazza del castello l’itinerario nel centro storico parte dalle porte antiche , che immettono nelle diverse piazzette. Sopra i tetti svetta un’alta torre trecentesca, mentre le abitazioni sono in prevalenza cinquecentesche. La chiesa è addossata alla cinta muraria e vi si accede dall’antica porta a nord, ha una semplice facciata a capanna romanica. Di origine medioevale, conserva parti trecentesche e quattrocentesche. Alla sinistra della facciata si trova il basamento di una torre, a destra una cappella con facciata a coronamento orizzontale. L’interno è a una sola navata con due cappelle ai lati dell’altare, coro ed abside è ricco di opere del Rinascimento senese. Di notevole importanza i cicli di affreschi quattrocenteschi del coro e dell’abside di un seguace di Andrea Niccolò e quelli del transetto e della navata attribuibili a Niccolò stesso Di grande valore la pala d’altare in legno policromo con l’Assunta del Vecchietta (Lorenzo di Pietro), il polittico di Sano di Pietro raffigurante la Madonna con il Bambino tra i Santi (1458), la tavola conosciuta come la Madonna della Gattaiola poiché il parroco la utilizzò come uscio praticandovi un foro per la fuoriuscita del gatto. Sempre del Vecchietta una statua lignea raffigurante San Pietro.



Manciano

Si trova sul versante meridionale della valle del Fiora, si presenta arroccato su un colle in una posizione privilegiata per panorama da qui il nome "spia della maremma".

Le prime notizie del castello di Manciano, si hanno nel 1118 grazie ad un documento del Pontefice Clemente III riguardante la vicina chiesa di Sovana. All`inizio del `200 Manciano entra a far parte dei
 
Descrizione Tecnica
Descrizione generale del percorso

Il percorso pur non presentando tratti eccessivamente impegnativi, se si tralascia la salita che dal Km 12 sale di 330 m in 5 km, è formato pervalentemente da larghe sterrate che attraversano le colline che da Saturnia ci portano sino a Scansano passando per Poggioferro. Poche centinaia di metri di un paio di single track arricchiscono il percorso di un minimo di impegno tecnico. Un breve tratto asfaltato è comunque necessario per raccordare il giro. In questo tratto, per quanto il traffico automobilistico sia molto scarso, si raccomanda la massima prudenza ed il rispetto del codice stradale.


Descrizione tecnica del percorso:

La partenza avviene dal parcheggio delle Terme di Saturnia (aperte gratuitamente al pubblico). Da qui ci si prosegue sulla stessa strada che abbiamo appena fatto per raggiungere la partenza ma in direzione Nord e per soli 800 metri per poi girare a sinistra per una ampia sterrata in prossimità delle piscine coperte (terme a pagamento).
Al Km 2,5 si giunge ad un bivio a T dove si prende a destra una salita impegnativa ma corta. Infatti dopo 500 m si svolta a sinistra in discesa. Si prosegue dritti sulla strada principale attraversando il fiume Albenga e tralasciando le diramazioni laterali sino al Km 6,700 dove sbuchiamo girando a sinistra su di una strada solo parzialmente ancora asfaltata. Dopo 9,700 Km lasciamo anche questa strada voltando a destra su ampia sterrata. Al Km 12 giungiamo ad un bivio a T dove svoltiamo a destra.

Dopo 14 Km complessivi arriviamo ad un bivio. Adesso proseguiamo sulla destra ma prestate attenzione alla strada sulla sinistra perché è quella da cui arriveremo al rientro. Infatti sino ad ora abbiamo fatto il tratto comune fra l’andata ed il rientro.

Da adesso in poi compiremo un anello in verso antiorario di 37 Km per poi riprendere la strada dell’andata e ripercorre questi stessi ultimi 14 km sino alle macchine.

Dopo 600 metri si gira a sinistra e si prosegue sempre in salita (l’unica veramente impegnativa del giro). Il terreno è sassoso e la pendenza anche se sempre ciclabile ci fa sudare. Al Km 17,500 sbuchiamo finalmente su di una ampia sterrata dove svoltiamo a sinistra e riprendiamo fiato per 1,500 km di discesa per poi proseguire nuovamente in salita sino al Km 23 dove raggiungiamo quota 600 m sul livello del mare.

Anche se i km sono ancora tanti buona parte della fatica è stata già fatta ad eccezione di piccoli stappi di non più di 50-100 metri di dislivello nel resto del percorso.

A questo punto siamo sbucati su di una strada asfaltata in prossimità di un cimitero (Cimitero di Murci). Prendiamo la strada asfaltata (sp 323) a sinistra e proseguiamo per Poggioferro. Al Km 28 una deviazione a sinistra su sterrata in salita ci permette di tagliare l’ansa che compie la strada. Quando stiamo nuovamente per riprendere la strada asfaltata giriamo nuovamente a sinistra su di una sterrata che ci porta sino alle prime case di Poggioferro. Prendiamo ovviamente a sinistra la strada asfaltata sino al centro del paese dove una fontana ed un bar sempre aperto ci permettono di rifornirci di acqua e cibarie varie.

Benché la direttrice da seguire sia Scansano prendiamo a sinistra in prossimità della chiesa. Dopo 200 metri a destra e dopo altri 300 nuovamente a destra per una sterrata che fiancheggia la strada in direzione Scansano sino a risbucarvici. Proseguiamo su asfalto sino ad una rotatoria di nuova costruzione dove dobbiamo necessariamente seguire a sinistra. Poco dopo superata la località La Croce prendiamo a sinistra un single track in discesa impegnativo e riconoscibile dalla segnaletica sentieristica. Quando siamo nuovamente vicino ad una strada asfaltata proseguiamo dritti su sterrata bianca che, parallela alla strada asfaltata, prosegue sulla cresta del promontorio. Il fango dei tratti piani e il passaggio di animali (suppongo cavalli) nel terreno rendono di un certo impegno fisico il pedalare su questo tratto.

Alla fine la sterrata diventa single track e risbuca poi sulla strada asfaltata che riprendiamo nuovamente sino al km 44 circa sempre in discesa.

Qui incontriamo un incrocio dove proseguiamo dritti sino al km 47 dove svoltiamo a sinistra su sterrata che percorriamo sino a ricongiungerci al percorso dell’andata.

Negli ultimi 14 km la strada già fatta non presenta tratti impegnativi se non l’ultimissima salita (in corrispondenza della prima fatta la mattina) che un po’ a tradimento ci prende quando pensiamo di essere già alle macchine.

Un meritato bagno nelle calde acque delle terme ci attende per concludere la giornata.
 
Note
Il pranzo e` al sacco, e non guasta qualche barretta supplementare.

Rifornimento acqua: Anche se sono presenti alcune fonti a metà giro è  necessario  rifornirsi da casa.

(consigliato anche l`uso degli occhiali e costume+asciugamano)
Perchi volesse usufruire delle terme, portarsi anche un costume, un asciugamano/accappatoio e ciabatte.


Come raggiungere da Roma il parcheggio Terme Saturnia  (km 180, 2 ore circa):
Autostrada Roma-Civitavecchia e proseguire sulla SS1 Aurelia, appena superato Montaldo di  Castro all`altezza del bivio Albergo Vulci, prendere a dx e seguire le indicazioni per Manciano. Arrivati in paese si prosegue per la SS 322 che porta a Montemerano per poi proseguire in direzione di Saturnia.
 

Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.

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calendario

Legenda

Tipo di Mezzo richiesto:
M: Mtb - percorso prevalentemente in fuori strada
S: Bdc - percorso su strada da effettuarsi con specialissima
E: Enduro - percorso Enduro, protezioni e casco integrale obbligatorio
G: Giovani - percorso adatto ai giovani Pedalandini
V: Vintage - percorso per bici da strada vintage
C: Corso - didattica

Impegno Tecnico:
1 : fondo buono, strade larghe, pianeggianti, spesso asfaltate
2 : fondo generalmente buono, presenza di qualche piccola asperità
3 : fondo variable, non sempre in buone condizioni, alcuni tratti di single track, passaggi in zone boscose, non sempre il percorso è subito individuabile
4 : diversi tratti in cattivo stato, single track, tratti non subito individuabili, passaggi tecnici, è richiesta un'ottima padronanza del mezzo e capacita' di guida
5 : lunghe salite, lunghe discese, tratti molto esposti, tratti tecnici, fondo molto impegnativo, passaggi in zone dove non esiste strada segnata o sentiero, è richiesto ottima capacita' di guida, di orientamento e tecnica

Impegno Fisico:
1 : impegno minimo, escursione adatta a tutti, durata breve
2 : escursione adatta a tutti, minimo impegno fisico, con qualche lieve asperità da affrontare
3 : adatta a biker con minimo allenamento, percorso con alcune salite e discese che richiedono un certo impegno
4 : adatta a bikers con buon allenamento, percorso che richiede capacità e resistenza, presenza di salite e discese impegnative
5 : escursione per biker ben allenati, con notevoli dislivelli sia in salita che in discesa, tratti molto tecnici o da percorrere con bici in spalla
6 : Grande impegno fisico richiesto. È necessaria una preparazione fisica completa.

Ricordatevi sempre:
Cercate di non andare mai soli.
Se fate uscite solitarie, lasciate sempre detto dove andate e quanto avete intenzione di restare fuori!
Nelle uscite di gruppo, portate con voi il Tesserino di Pedalando.
Per motivi assicurativi, non è possibile autorizzare all'escursione persone non in regola con il tesseramento.
La bici deve essere sempre in ordine, controllata e verificata.
La sicurezza e la prudenza sono fondamentali per se stessi e per gli altri. Comportamenti irresponsabili non sono tollerati.

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