calendario

Nulla è dovuto agli accompagnatori per le attività escursionistiche
Per partecipare occorre iscriversi preventivamente all'associazione
Le nostre attivita sono accessibili esclusivamente ai soci regolarmente iscritti e con certificato medico valido.

ATTENZIONE: NON è più possibile iscriversi o rinnovare l'iscrizione e/o consegnare il certificato medico alla partenza dell'escursione.

Escursione (MTB) del 25/11/2006 n. 365

 

Le vette di Roma Nord

 
 
Orari, Appuntamenti e partenza
ppuntamento: ore 8:30 c/o Ponte Milvio (diciamo più o meno a metà del ponte)
 
Contatti e Organizzazione:
Note Significative del percorso
Impegno fisico (1-5): 2
Diff. Tecnica (1-5): 3
Lunghezza del percorso: 30 km
Dislivello: 500 mt
 
Situazione Acqua: NO
 
Descrizione Ambientale
Monte Mario, chiamato monte probabilmente per la sua posizione sovrastante Roma, è in realtà un colle che non supera i 140 metri di altezza e costituisce il rilievo più imponente del sistema dei colli denominati Monti della Farnesina. Da sempre conosciuto come contenitore di grandi tesori fossili, Monte Mario custodisce tracce sin dall`epoca preistorica e quindi segni di insediamenti umani fino all`epoca romana, dove svolse ruolo di avamposto commerciale. Lasciato a luogo di colture nel medioevo (soprattutto vigne ed orti), il comprensorio vede a partire dal Rinascimento (con Villa Madama) moltiplicarsi interventi edilizi di rilievo, fino alla post-unitaria Villa Mazzanti.
Vera e propria cerniera tra due zone urbane, quella del Tevere e quella dei colli a Nord Ovest, trovatosi circondato da una fitta maglia edificata di quartieri, il comprensorio ha subito un durissimo impatto ambientale: discariche, rottamai, costruzioni abusive e i frequentissimi incendi hanno messo in pericolo un patrimonio per la città intera che non e` solo storico-artistico ma anche faunistico, floristico e paesaggistico. Con la legge regionale 17 luglio 1989, n.46, ed il relativo contributo della Regione Lazio, e` iniziata una seria politica di recupero tutt`ora in corso.
La composizione del terreno è caratterizzata da sabbie e ghiaie di antica origine dalle quali si ricostruisce facilmente la storia geologica dell`area in cui è sorta la città. Ad un`ampia presenza della vegetazione tipica mediterranea nelle zone più basse (leccio, sughera e cisto) si contrappone anche quella tipica di condizioni submontane nelle aree più alte (carpino, tiglio, acero, orniello, nocciolo, ligustro e corniolo). L` antropizzazione dell`area ha fortemente disturbato la presenza di una fauna originaria: oggi sono presenti roditori (moscardino, topolino delle case, topo selvatico) e uccelli (pettirosso, merlo, codibugnolo, verdone, cardellino, taccola e storno).
Monte Antenne, situato nei pressi della confluenza dell’Aniene con il Tevere, deve il suo nome al villaggio che vi sorgeva e che si chiamava appunto Antemnae (dal latino "ante amnem" = davanti al fiume); proprio in questo villaggio sembra che avvenne il famoso "ratto delle Sabine" da parte dei romani. In seguito a questa azione dei "quirites" gli abitanti di Antemnae decisero di allearsi con i sabini e combattere contro Roma. Stando ai pochi dati storici a disposizione pare che sia stato proprio Romolo a conquistare Antemnae e, secondo una linea d`azione tipica della politica imperialistica dei romani, a far trasferire buona parte degli antemnati a Roma sostituendoli con cittadini romani. Tenendo presente che i confini di Roma a quel tempo erano segnati dal fiume Aniene, si capisce meglio l`importanza che poteva assumere la conquista di Antemnae, che per la sua posizione avrebbe sostituito un`ottima roccaforte rialzata. In tempi più recenti (fine Ottocento), su Monte Antenne fu costruito a scopo difensivo un forte, assieme ad altri 14 che sorgevano tutto attorno alla città. In seguito i forti furono utilizzati come caserme o depositi militari, ma Forte Antenne venne abbandonato. Oggi è adibito in parte ad usi militari, ed in parte preso in consegna dal comune di Roma.
Monte Antenne si trova all’interno di Villa Ada, il cui primo nucleo lungo la via Salaria, tra la fine del 700 ed i primi dell`800 apparteneva al principe Luigi Pallavicini. Nel censimento redatto nel 1839 la villa fu designata come proprietà Potenziani. Questi nel 1872 la cedettero ai Savoia i quali, allo scopo di farne la loro residenza ufficiale, acquistarono successivamente tenute limitrofe prevalentemente rurali. Alla morte di Re Vittorio Emanuele II, nel 1878, il conte Tellfner comprò la villa alla quale diede il nome della moglie Ada (Villa Ada). Nel 1901 la villa fu riacquistata dai Savoia che la tennero fino alla fine della seconda guerra mondiale quando i possedimenti della casa Reale passarono allo Stato italiano. All`interno del Parco (circa 170 ettari), proprio nel bel mezzo di una delle città più inquinate, esiste un vero e proprio bosco dove vivono scoiattoli, istrici, picchi, germani e lepri.

 
Descrizione Tecnica
Il giro si può scomporre in tre sezioni distinte: 10 km dentro M. Mario, altri 10 a Villa Ada / Monte Antenne ed, infine, 10 km , quasi interamente su piste ciclabili, di trasferimento tra i due parchi. Anche se il contesto urbano non lo lascerebbe immaginare, dentro i due parchi saranno proposti passaggi in single-track tecnicamente piuttosto impegnativi, che richiedono una buona padronanza del mezzo (ovvero di scendere dallo stesso, qualora non ci si senta sicuri, tanto non è un reato). Il discreto dislivello richiede inoltre un adeguato grado di allenamento.
 

Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.

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Legenda

Tipo di Mezzo richiesto:
M: Mtb - percorso prevalentemente in fuori strada
S: Bdc - percorso su strada da effettuarsi con specialissima
E: Enduro - percorso Enduro, protezioni e casco integrale obbligatorio
G: Giovani - percorso adatto ai giovani Pedalandini
V: Vintage - percorso per bici da strada vintage
C: Corso - didattica

Impegno Tecnico:
1 : fondo buono, strade larghe, pianeggianti, spesso asfaltate
2 : fondo generalmente buono, presenza di qualche piccola asperità
3 : fondo variable, non sempre in buone condizioni, alcuni tratti di single track, passaggi in zone boscose, non sempre il percorso è subito individuabile
4 : diversi tratti in cattivo stato, single track, tratti non subito individuabili, passaggi tecnici, è richiesta un'ottima padronanza del mezzo e capacita' di guida
5 : lunghe salite, lunghe discese, tratti molto esposti, tratti tecnici, fondo molto impegnativo, passaggi in zone dove non esiste strada segnata o sentiero, è richiesto ottima capacita' di guida, di orientamento e tecnica

Impegno Fisico:
1 : impegno minimo, escursione adatta a tutti, durata breve
2 : escursione adatta a tutti, minimo impegno fisico, con qualche lieve asperità da affrontare
3 : adatta a biker con minimo allenamento, percorso con alcune salite e discese che richiedono un certo impegno
4 : adatta a bikers con buon allenamento, percorso che richiede capacità e resistenza, presenza di salite e discese impegnative
5 : escursione per biker ben allenati, con notevoli dislivelli sia in salita che in discesa, tratti molto tecnici o da percorrere con bici in spalla
6 : Grande impegno fisico richiesto. È necessaria una preparazione fisica completa.

Ricordatevi sempre:
Cercate di non andare mai soli.
Se fate uscite solitarie, lasciate sempre detto dove andate e quanto avete intenzione di restare fuori!
Nelle uscite di gruppo, portate con voi il Tesserino di Pedalando.
Per motivi assicurativi, non è possibile autorizzare all'escursione persone non in regola con il tesseramento.
La bici deve essere sempre in ordine, controllata e verificata.
La sicurezza e la prudenza sono fondamentali per se stessi e per gli altri. Comportamenti irresponsabili non sono tollerati.

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