calendario

Nulla è dovuto agli accompagnatori per le attività escursionistiche
Per partecipare occorre iscriversi preventivamente all'associazione
Le nostre attivita sono accessibili esclusivamente ai soci regolarmente iscritti e con certificato medico valido.

ATTENZIONE: NON è più possibile iscriversi o rinnovare l'iscrizione e/o consegnare il certificato medico alla partenza dell'escursione.

Escursione (MTB) del 10/12/2006 n. 389

 

Oriolo - Vejano

 
 
Orari, Appuntamenti e partenza
Primo appuntamento
ore 7:30 Via Ildebrando della Giovanna presso parcheggio dopo il ponte (Aurelia)

- Secondo appuntamento

ore 9:00 Oriolo Romano, Piazza Umberto I.

ore 9:30 partenza
 
Contatti e Organizzazione:
Claudio Nichele
Note Significative del percorso
Impegno fisico (1-5): 3
Diff. Tecnica (1-5): 2
Lunghezza del percorso: 35 km
Dislivello: 750 mt
 
Situazione Acqua: SI - Ad Oriolo e Vejano
 
Descrizione Ambientale
Oriolo Romano Altitudine: 420 m. Feudo della casata Orsini nel 1400, nel 1500 fu venduto a Giorgio Santacroce, che nel 1584 circa fara` costruire le mura di cinta attorno al paese e la chiesa di San Giorgio. Lo sviluppo di Oriolo avviene in un contesto economico in quel momento crescente: l`obiettivo è di realizzare la città ideale, sia dal punto di vista urbanistico che democratico. Ne nasce un sistema architettonico determinato su tre strade orientate secondo l`angolo nord-sud con costruzioni di altezze alternate, capace di soleggiare il paese e di attenuare il passaggio dei forti venti provenienti da nord. Il Palazzo Santacroce (in seguito Altieri) fu costruito tra il 1578 e il 1585 in stile manieristico e rielaborato nel XVII° secolo con delle aggiunte ad opera di Carlo Fontana. All`interno è ospitata la Pinacoteca commissionata nel XVII° dal cardinale Albertoni Altieri nel quale sono esposti in ordine cronologico i dipinti dei pontefici di Roma. Vejano Altitudine: 390 m. Situato lungo la Via Braccianese Claudia, il borgo di Vejano sorge vicino al fiume Mignone ed è bagnato dall`affluente Crovino. Composto di due parti, nella zona vecchia le quattro vie in mattonato con selci circondano le mura del castello medievale scandito da tre torri di difesa, mentre la parte nuova si concentra attorno alla piazza. Il nome forse deriva da Veio, la potente città etrusca sconfitta da Romani nel 396 a.C: gli abitanti che riuscirono a fuggire si sarebbero trasferiti in queste terre fondando una nuova comunità. All`età Romana Imperiale appartiene un imponente complesso residenziale ritrovato in località Fontiloro, una grandiosa villa dotata anche di impianti termali. La struttura urbanistica attuale mostra le forme del periodo medioevale, testimonianza del passaggio al governo del paese delle diverse famiglie nobili che si susseguiranno: gli Anguillara, i Di Vico, i Della Rovere, gli Orsini. Dal 1493 al 1664 Vejano è di proprietà dei Santacroce per passare nel 1670 nelle mani degli Altieri, a cui rimarranno per tre secoli fino a quando estinto il ramo nobile, le loro proprietà passano a Francesco di Napoli Rampolla, l`attuale proprietario del castello. La natura: è molto ricca e risente della situazione ambientale della vasta zona delle sorgenti del fiume Mignone. La vegetazione è caratterizzata, nei versanti più asciutti e negli altopiani, dalla presenza dei querceti caducifogli termofili dominati dalla roverella mista, però, ad altre specie arboree che preferiscono ambienti più umidi come cerri, farnie e carpini; per passare a specie propriamente igrofile nei fondovalle dei fossi, con frequenti esempi di vegetazione spontanea in ripresa dopo l`abbandono delle coltivazioni. I boschi sono, quindi, costituiti prevalentemente da roverelle, cerri e qualche farnia, che insieme ad aceri, carpini e ornielli, formano un ricco manto di copertura; nella zona umida dominano le specie palustri e lungo i fossi vi sono salici, salicornie e pioppi. Essendo in buona parte boscato, il parco è l`habitat ideale per animali di piccola taglia: oltre ai piccoli mammiferi (roditori, leprotti, donnole, ricci, istrici, qualche volpe) e rettili, a B.-P. Park si può osservare la presenza di moltissimi uccelli: passeri, scriccioli, merli, cince, codibugnoli, pettirossi, pendolini, fringuelli, codirossi, picchi, gazze, ghiandaie, cornacchie, cuculi, quaglie, l`upupa e qualche rapace come l`assiolo, la civetta, lo sparviero ecc.Nella bella stagione si può notare la continua e frenetica attività dei suoi variopinti abitatori dal canto vario e armonioso; e si possono ammirare, numerose, le farfalle e le lucciole (insetti sempre più rari!).
 
Descrizione Tecnica
Escursione di livello medio generale, senza grandi difficoltà tecniche, con diverse ripide e corte salite, che metteranno a dura prova i garretti dei bikers. Spettacolare punto naturalistico la Mola di Oriolo con le sue piscine naturali e la cascata attigua. Molto divertente il guado del fiume Mignone, praticabile - prestando attenzione - senza scendere dalla bici. Punto di partenza Piazza Umberto I di Oriolo Romano (450 m, raggiungibile dalla Via Claudia-Braccianese). Si dirigono le bici in direzione di Viterbo e dopo 600 m si gira a sx per una strada asfaltata secondaria seguendo le indicazioni turistiche della Mola. Ancora altri 600 e si gira verso dx (sempre indicazioni Mola), dopo 300 m altro bivio a sx e poi dopo una divertente discesa si arriva alla staccionata che delimita l’area naturalistica della Mola di Oriolo (5 km, 300 m). Obbligatoria sosta ai ruderi della Mola del XVI sec. usata per la macinatura del grano, quindi si riparte seguendo sempre la sterrato principale e si superano in sequenza tre cancelli (6 km, 7 km e l`ultimo ad 8 km, 400 m). Si gira a sx, dopo 300 m si arriva ad un quadrivio dove bisogna girare a sx in discesa fino ad arrivare al guado del Mignone (10 km, 300 m): il fondo cementato ne permetterà il superamento abbastanza agevolmente [comunque: prudenza]. Dopo il guado si riprende la larga sterrata, questa volta in salita, fino ad arrivare ad un cancello di ferro (12 km, 360 m), superato il quale si affronta una corta discesa e si arriva ad un pianoro con bivio (12,5 km, 310 m). Si gira a sx e dopo 500 m si arriva ad un cancello di legno con catena (13 km, 310 m). Lo si oltrepassa e si inizia ad affrontare una salita, dopo 1 km si arriva a degli enormi massi frutto dell`opera dell’uomo moderno (14 km, 400 m). Ma la salita non è ancora finita, si prende immediatamente la strada di dx e ci si arrampica fino ad arrivare, dopo una corta discesa, ad un altro cancello di legno (15 km, 480 m). Lo si oltrepassa e dopo 300 m, arrivati alla sommità del colle (davanti a noi si può vedere la salita dello Sboccatore), si gira verso dx in discesa, per affrontare subito dopo l`ultima fatica dell’escursione, la salita dello Sboccatore di circa 2 km, che ci porta in cima al colle omonimo, spartiacque del territorio di Monte Casella (18 km, 570 m, area pic-nic). Da questo punto si può osservare Vejano. Si prosegue in discesa fino al cancello di Monte Casella (18,5 km), oltrepassato il quale si arriva a Vejano in P.zza A. Diaz (22 km, 420 m). Di qui con una breve deviazione si arriva fino alle sorgenti di acque minerali per bere la particolare acqua ferrosa che le alimenta; è possibile un minispuntino nell’area pic-nic. Si ritorna alle macchine percorrendo 9 km di strada asfaltata in direzione Roma [purtroppo una alternativa su sterrato in questo periodo non è praticabile a causa del terreno argilloso, che impedisce il transito in bici e forse anche a piedi (Felipe ringrazia).


File GPS Oriolo Mola Vejano:
(.gdb MapSource),(.mps MapSource),(.plt OziExplorer),(.wpt OziExplorer)
 

Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.

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calendario

Legenda

Tipo di Mezzo richiesto:
M: Mtb - percorso prevalentemente in fuori strada
S: Bdc - percorso su strada da effettuarsi con specialissima
E: Enduro - percorso Enduro, protezioni e casco integrale obbligatorio
G: Giovani - percorso adatto ai giovani Pedalandini
V: Vintage - percorso per bici da strada vintage
C: Corso - didattica

Impegno Tecnico:
1 : fondo buono, strade larghe, pianeggianti, spesso asfaltate
2 : fondo generalmente buono, presenza di qualche piccola asperità
3 : fondo variable, non sempre in buone condizioni, alcuni tratti di single track, passaggi in zone boscose, non sempre il percorso è subito individuabile
4 : diversi tratti in cattivo stato, single track, tratti non subito individuabili, passaggi tecnici, è richiesta un'ottima padronanza del mezzo e capacita' di guida
5 : lunghe salite, lunghe discese, tratti molto esposti, tratti tecnici, fondo molto impegnativo, passaggi in zone dove non esiste strada segnata o sentiero, è richiesto ottima capacita' di guida, di orientamento e tecnica

Impegno Fisico:
1 : impegno minimo, escursione adatta a tutti, durata breve
2 : escursione adatta a tutti, minimo impegno fisico, con qualche lieve asperità da affrontare
3 : adatta a biker con minimo allenamento, percorso con alcune salite e discese che richiedono un certo impegno
4 : adatta a bikers con buon allenamento, percorso che richiede capacità e resistenza, presenza di salite e discese impegnative
5 : escursione per biker ben allenati, con notevoli dislivelli sia in salita che in discesa, tratti molto tecnici o da percorrere con bici in spalla
6 : Grande impegno fisico richiesto. È necessaria una preparazione fisica completa.

Ricordatevi sempre:
Cercate di non andare mai soli.
Se fate uscite solitarie, lasciate sempre detto dove andate e quanto avete intenzione di restare fuori!
Nelle uscite di gruppo, portate con voi il Tesserino di Pedalando.
Per motivi assicurativi, non è possibile autorizzare all'escursione persone non in regola con il tesseramento.
La bici deve essere sempre in ordine, controllata e verificata.
La sicurezza e la prudenza sono fondamentali per se stessi e per gli altri. Comportamenti irresponsabili non sono tollerati.

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