Nulla è dovuto agli accompagnatori per le attività escursionistiche
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ATTENZIONE: NON è più possibile iscriversi o rinnovare l'iscrizione e/o consegnare il certificato medico alla partenza dell'escursione.
Escursione (MTB) del 13/01/2007 n. 395 |
Monti Lepini |
Orari, Appuntamenti e partenza |
ore 7:30 parcheggio decathlon a Via L. Schiavonetti, 325/327 ore 09:00 chiesetta della SS. Annunziata di Carpineto Romano, ore 9:30 partenza giro (tassative) |
Contatti e Organizzazione: |
Note Significative del percorso |
Impegno fisico (1-5): 4 |
Diff. Tecnica (1-5): 4 |
Lunghezza del percorso: 31 km |
Dislivello: 1000 mt |
Situazione Acqua: NO |
Descrizione Ambientale |
I Monti Lepini costituiscono il settore settentrionale della catena dei Volsci (che comprende anche gli Ausoni e gli Aurunci) e, orientati parallelamente alla catena appenninica, si ergono a ridosso della fascia costiera laziale, delimitati dalla pianura Pontina ad Occidente e dalla valle Latina ad Occidente, dai Colli Albani a settentrione e dalla Valle dell`Amaseno a meridione. Si suddividono in due dorsali montuose separate da una profonda valle che da Montelanico sale fino a Carpineto Romano per poi ridiscendere verso Maenza, ed occupano un`area di circa 880 Kmq. con quote variabili fino ai 1536 metri del Monte Semprevisa. Gli elementi del paesaggio delle montagne sono strettamente legati al processo di carsificazione iniziato nel momento in cui i Monti Lepini sono emersi dal mare, questo processo è tutt`ora in atto. Questo è il motivo per cui si sono prodotte delle ampie conche montane, come il Campo di Segni e di Montelanico, il Pian della Faggeta, Pian della Croce ed altre ancora, le caratteristiche doline a forma di ciotola e imbuto e le forme scolpite sulle superfici rocciose (Lapiez, Kamenitze). Un cenno a parte di tutto l`aspetto geologico di questi monti lo meritano i "chicots" , massi a forma conica che conferiscono al paesaggio un aspetto quasi surreale tale da giustificare l`appellativo tradizionale di "campi d`anime". Molto diffusi, e di straordinaria bellezza, sono anche gli inghiottitoi che assorbono le acque meteoriche che, dopo un lungo percorso sotterraneo, vanno ad alimentare le copiose sorgenti poste al margine della Pianura Pontina. Svariati sono i residui di antiche terrazzamenti, che testimoniano lo sfruttamento dell`area, in un passato recente, per fini agricoli. Infatti la sistemazioni a gradoni del terreno ha permesso di recuperare un`area per la coltivazione, riducendo la forza erosiva dell`acqua piovana. Tutto però è stato possibile per la presenza di acqua immagazzinata in alcuni pozzi ivi presenti. Questi pozzi, denominati "pozzi cisterna", sono strettamente legati alla presenza di terreno argilloso che, come una spugna, si imbeve di acqua piovana rilasciandola lentamente nel tempo, e hanno una forma cilindrica, con diametro di qualche metro e profondità di una decina di metri. (da http://www.parcomontilepini.it/paesaggio.htm) Finalmente la foresta si aprì. Davanti a me, lo spettacolo della costa, il tappeto scintillante delle paludi pontine, le risplendenti isole di Ponza: uno spettacolo tra i più belli d`Italia. Con queste parole a metà dell`Ottocento, descriveva i "Monti dei Volsci", gli odierni Lepini, il tedesco Ferdinad Gregorovius. E sarà proprio esattamente così lo spettacolo che ci attende in cima alla vetta del Monte la Croce: provate e vederete! A portata di mano dalla Ciociaria, dai Castelli Romani e dalla Pianura Pontina, i Lepini offrono quote e atmosfere analoghi a quelli degli altri massicci del Preappennino ma, mentre il versante rivolto verso la Ciociaria è rivestito da fitte faggete, quello che scende verso la Pianura Pontina è arido e roccioso. E questo contrasto lo si potrà osservare con questa bellissima escursione. Per la prima volta nella mia vita ho capito cosa significa stare nella “sella della vetta” in quella sottile striscia di terra tra un versante e l’altro della montagna. |
Descrizione Tecnica |
Il percorso, che si svolge sulle pendici dei Monti Lepini, seppure di modesto chilometraggio è catalogata come media-impegnativo e può essere percorso solo da chi abbia un allenamento fisico medio ed in possesso di una MTB adeguata ai tratti tecnici. Esso presenta infatti alcune difficoltà a livello tecnico (discese tecniche) e fisiche con un dislivello complessivo di 1000 metri fatti in 16 km (di cui gli ultimi 3 a tratti a piedi!). La partenza avviene dalla chiesetta della SS. Annunziata di Carpineto Romano (450 m, Autostrada per Napoli A1, uscita Colleferro, procedere per SS 609). Parcheggiate le auto prima del ponte e della chiesa, si prende a destra la strada asfaltata che con una salita di circa 3 km ci conduce al paese di Carpineto. Si sbuca su Via Costa, si percorre la stretta stradina per circa 200 m fino a girare a sinistra sotto importante arco e percorrere Via Dritta fino a sbucare in P.zza Leone XIII (3,5 km). Si continua verso destra e dopo 200 m si gira a sinistra per Via S. Sebastiano lasciando la chiesetta alla nostra destra. La strada, in parte sterrata ed in parte cementata (nei pezzi ripidi), presenta 3-4 strappi in salita decisamente impegnativi ma per fortuna anche relativamente corti, poi prende a pianeggiare fino a raggiungere la strada asfaltata (6 km, 820 m) che da Carpineto sale alla Faggeta. Si prosegue verso sinistra, dopo circa 1 km arriviamo al Parcheggio del valico della Faggeta (7 km, 880 m). Giriamo a destra per evidente sterrato (CAI 7) fino a raggiungere Fontana Sambuco (12 km, a sinistra della strada) per poi proseguire ancora sulla evidente sterrata fino al km 13, 1270 m. Da questo punto, sulla destra, inizia un piccolo sentiero che, dopo una cinquantina di metri, diventa una strada molto dissestata per la presenza di moltissime pietre che impediscono il normale percorso in sella. Si percorre questa strada per circa 2,5 km fino ad arrivare alla sella che separa il Monte Sempreviva (a destra) dal Monte la Croce, poi seguendo i segnavia CAI verso sinistra, arriviamo dopo circa 500 m alla sommità del nostra escursione (16 km, 1430 m). Da questo punto si può ammirare il panorama mozzafiato verso la Pianura Pontina, il Circeo e le Isole Pontine. Si percorre la stessa strada dell’andata prestando moltissima attenzione nella parte che scende fino alla sterrata più larga (19 km, 1270 m). Si prosegue superando la Fontana Sambuco, si arriva ad largo tornante verso sinistra e dopo circa 200 m al bivio si prende a destra (21 km, 1070 m) una sterrata più piccola che scende fino al Valico della Faggeta (24 km, 880 m). Si ripercorre la strada asfaltata fatta all’andata fino al bivio con sterrata (25 km, 820 m). Si gira verso destra per sterrato e dopo 500 m ad altro bivio si gira verso destra, per affrontare una discesa molto tecnica, praticamente impossibile da fare in sella alla bici. Si supera un piccolo torrente e si arriva alla strada asfalta e al Fontanile Occhio di Bue (27 km, 670 m). Giriamo verso destra e dopo 300 m, dopo la prima curva, sulla sinistra inizia il CAI 29 per strada cementata, altri 300 m e si arriva ad un bivio con fontanile sulla destra, giriamo a sinistra ed affrontiamo una prima parte con bici in spalla, poi la strada torna scorrevole fino a ritrovare una stradina asfaltata (29 km, 551 m). Giriamo a destra ed ancora in discesa arriviamo al punto di arrivo della chiesetta della SS. Annunziata. Da Roma a Carpineto (1 h e 10 min circa): Autostrada A1-E45 direzione Napoli uscita Colleferro. Al casello direzione Colleferro. Infine a Colleferro proseguire in direzione Montelanico>-Carpineto Romano (Ss609) File GPS Carpineto Monte Croce:(.gdb MapSource),(.mps MapSource),(.plt OziExplorer)(.wpt OziExplorer) |
Il Casco è sempre obbligatorio. |
Legenda
Tipo di Mezzo richiesto:
M: Mtb - percorso prevalentemente in fuori strada
S: Bdc - percorso su strada da effettuarsi con specialissima
E: Enduro - percorso Enduro, protezioni e casco integrale obbligatorio
G: Giovani - percorso adatto ai giovani Pedalandini
V: Vintage - percorso per bici da strada vintage
C: Corso - didattica
Impegno Tecnico:
1 : fondo buono, strade larghe, pianeggianti, spesso asfaltate
2 : fondo generalmente buono, presenza di qualche piccola asperità
3 : fondo variable, non sempre in buone condizioni, alcuni tratti di single track, passaggi in zone boscose, non sempre il percorso è subito individuabile
4 : diversi tratti in cattivo stato, single track, tratti non subito individuabili, passaggi tecnici, è richiesta un'ottima padronanza del mezzo e capacita' di guida
5 : lunghe salite, lunghe discese, tratti molto esposti, tratti tecnici, fondo molto impegnativo, passaggi in zone dove non esiste strada segnata o sentiero, è richiesto ottima capacita' di guida, di orientamento e tecnica
Impegno Fisico:
1 : impegno minimo, escursione adatta a tutti, durata breve
2 : escursione adatta a tutti, minimo impegno fisico, con qualche lieve asperità da affrontare
3 : adatta a biker con minimo allenamento, percorso con alcune salite e discese che richiedono un certo impegno
4 : adatta a bikers con buon allenamento, percorso che richiede capacità e resistenza, presenza di salite e discese impegnative
5 : escursione per biker ben allenati, con notevoli dislivelli sia in salita che in discesa, tratti molto tecnici o da percorrere con bici in spalla
6 : Grande impegno fisico richiesto. È necessaria una preparazione fisica completa.
Ricordatevi sempre:
Cercate di non andare mai soli.
Se fate uscite solitarie, lasciate sempre detto dove andate e quanto avete intenzione di restare fuori!
Nelle uscite di gruppo, portate con voi il Tesserino di Pedalando.
Per motivi assicurativi, non è possibile autorizzare all'escursione persone non in regola con il tesseramento.
La bici deve essere sempre in ordine, controllata e verificata.
La sicurezza e la prudenza sono fondamentali per se stessi e per gli altri. Comportamenti irresponsabili non sono tollerati.