Escursione (MTB) del 13/09/2008 n. 618 |
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OVINDOLI |
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Orari, Appuntamenti e partenza |
Uscita Aielli-Celano A25: ore 8.00 (parcheggio nelle immediate vicinanze)
PARTENZA IN MTB: ORE 8.15 TASSATIVE |
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Contatti e Organizzazione: |
Fabio Manzo |
Gianni Tolomei |
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Note Significative del percorso |
Impegno fisico (1-5): 5 |
Diff. Tecnica (1-5): 5 |
Lunghezza del percorso: 98 km |
Dislivello: 2300 mt |
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Situazione Acqua: SI - Presente solo a partire da ovindoli (circa 25 km dopo la partenza). Portare 2 borracce o camelb |
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Descrizione Ambientale |
Questo “ultimate ride” si svolge nel cuore del gruppo montuoso del Velino Sirente, gruppo montuoso imponente che è anche parco regionale, ed è tagliato in due dal vasto altopiano dove troviamo gli abitati di Ovindoli, Rovere, Rocca di Mezzo, Rocca di Cambio.
Il gruppo Velino Sirente è composto ad est dal gruppo montuoso del Sirente, una dorsale disposta in direzione NW-SE lunga circa 20 km, con la sua cima più alta di 2348 m, mentre ad ovest c`è il gruppo montuoso del Magnola (2220 m) che si connette con il più imponente massiccio del Velino (2486 m), che arriva fino ai margini delle montagne della Duchessa.
La natura geologica è rivelata dalla parete NE del Sirente, che mostra i banchi calcarei del cretaceo, sui quali l`azione dei ghiacciai ha prodotto quei ripidi contrafforti che si innalzano a dominar le vallate. La stessa tipologia di roccia possiamo trovare sulla parete di Murolungo del Velino.
Vista la natura geologica del territorio, si possono notare fenomeni di carsismo molto diffuso, con inghiottitoi, goline, grotte e vasti pianori, tra i quali ricordiamo, oltre al citano altipiano di Ovindoli che si estende fino al più conosciuto altipiano delle Rocche, troviamo i Piani di Pezza, il piano di Campo Felice, i piani di Canale.
Notevole e particolareggiata la vegetazione, di rilievo in particolare nelle gole di Celano (un piccolo canyon carsico inciso dal continuo lavoro del torrente foce) e nel vallone di Tove.
Nella fauna, sono da rilevare la presenza dell`aquila reale, oltre ad altre specie di uccelli legati alle alte quote. Si segnala, tra gli altri, la presenza del gatto selvatico e, pare, alcuni orsi bruni marsicani e di piccoli branchi di lupi.
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Descrizione Tecnica |
Il percorso ha come fulcro il paese di Ovindoli, che non attraverseremo mai nel suo abitato ma ci gireremo intorno per 3 volte, così che il tracciato può essere ricondotto alla forma di 4 petali di una grossa margherita di montagna, tra il Sirente e il Magnola. Possiamo sfogliare un petalo, due, tre oppure tutti e quattro...dipende da quanto riusciremo a stare nei tempi, dalle condizioni del tempo, dalle condizioni del gruppo, dalla voglia che avremo di portare avanti questa piccola grande sfida....iniziamo a sfogliare partendo dal.....
Primo petalo
Il percorso parte da un parcheggio nei pressi dell`uscita del casello della a24 Aielli-Celano.
Si parte in salita, lieve, asfaltata, verso Celano. Giusto il tempo di scaldarsi per 3 km perché prima di entrare a Celano, si segue una stradina a destra con indicazioni per il cimitero...niente potrebbe essere più significativo. Si sale nei pressi intravendendo le gole di Celano, in direzione di Aielli e la strada sterrata subito si impenna: cominciano quasi 3 km con più di 300 metri di dislivello. La rasoiata! Si riesce anche a stare sui pedali, se trovi l`equilibrio su alcuni tratti un tantino brecciosi.
Ma se siete pazienti, questa è l`unica vera difficoltà dell`uscita...salita finale di via del Calvario a parte. E dalle creste per le quali si sale
Quando cominciate a vedere a distanza Aielli siete salvi. Si scende brevemente per immettersi nella salita che da Aielli porta ai prati di Santa Maria...si scala il Sirente!
La più bella salita che io conosca, ampia, pedalabile, pendenza dolce...ti accompagna per quasi 10 km e si impenna appena un po` quando sei alla fine. Pedala, pedalando, che si arriva su fino a Vado Castello.
E quando arrivi al valico, guardare in giù la strada percorsa ti fa un certo effetto. Piccola impresa. Ma è solo il primo petalo, che ancora deve esser sfogliato.
Si percorrono ampi tratturi che portano al Prato del popolo, nel punto di svalicare (1607 m), si segue invece a destra un altro tratto in salita, che porta verso la vetta...no, non saliamo su in cima al Sirente (2306 m), seguiamo invece una traccia erbosa che scende in mezzo ad un canalone che presto diventa un bel single track nel bosco.
Bosco incantato, nel quale ci è capitato di passare a pochi metri da 2 caprioli.
L`ultimo tratto è un po` da free-ride, ma solo pochi metri e ci si immette sull`ampia strada sterrata della valle di Arano che porta ad Ovindoli.
Si arriva quindi ad un fontanile, breve sosta e rifornimento. I primi 25 km sono alle spalle. Si comincia a sfogliare il....
Secondo petalo
Si torna indietro qualche centinaio di metri e si prende un bivio a sinistra, sterrato, che diviene poi una traccia in single track pianeggiante. Si costeggia a sinistra la Costa del monte Sirente attraversando le conche che portano a Rovere. Qui altra fonte e poi via verso Rocca di Mezzo. Comicia qui il secondo anello che ci porterà alle Pagliare di Tione e Fontecchio. Si prende una sterrata a destra che sale leggermente per poi cominciare a scendere nella Valle Cordora, inoltrandosi nel bosco e diventando via via più sconnessa. Si sta sul versante nord del Sirente Si scende dai 1260 metri di Rocca di Mezzo fino ai 960 metri del punto più in basso. Dopo aver attraversato una traccia appena visibile a sinistra su un ampio prato, si scende molto sconnessi fino ad un pratone che si attraversa dritti fino a risalire nei pressi di una chiesetta sull`ampio sterrato che, a sinistra, ci porterà alle casupole delle pagliare. Il paesaggio è suggestivo, ma la strada sale...non ripida, ma si cominciano a sentire le fatiche della giornata. Si arriva a Terranera e si torna a Rocca di Mezzo percorrendo la strada asfaltata: si potrebbe invero deviare sulle ippovie dei prati nei pressi di Campo Felice, ma questo è solo il secondo petalo...meglio conservare le energie in vista delle ascese che ancora ci attendono.....dobbiamo infatti iniziare a sfogliare il....
Terzo petalo
Dall`abitato di Rocca di Mezzo si prende il bivio a destra che porta ai piani di pezza (rifugio del Lupo). La strada è stata, ahimé, asfaltata da poco, si sale dai 1270 metri iniziali fino a 1482 metri di vado di pezza. Qui incomincia lo sterrato avendo a destra lo scenario fantastico del Piano di Pezza, ed il Monte Velino sullo sfondo, che meriterebbe una escursione a parte. Lo lasciamo a malincuore proseguendo verso sud (in direzione del Monte Magnola) su tratto inizialmente pianeggiante, poi si comincia a salire a sinistra fino a giungere a Vado del Ceraso. Qui si scende su uno sterrato molto brecciato, impegnativo e da fare con molta cautela. Fare molta attenzione!
In breve si arriva nei pressi degli impianti di risalita di Ovindoli....sempre lui! Siamo a circa 73 km, è ora di iniziare a sfogliare il....
Quarto petalo
Nei pressi degli impianti di risalita, saliamo su asfalto a destra senza scendere ad Ovindoli e dopo un Km prendiamo a sinistra la sterrata che porta le indicazioni per Santo Ion |
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Note |
Il giro è molto lungo ed impegnativo ma può essere percorso anche solo in parte: da Ovindoli è possibile tornare facilmente a Celano e quindi al parcheggio di partenza scendendo per la strada asfaltata Vestina Sarentina. Questo permette a chi vuole di partecipare anche solo al primo, ai primi 2, ai primi 3 petali, e a tutto il gruppo di tagliare una parte del percorso in caso di necessità. |
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Il Casco è sempre obbligatorio. Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni. Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori. Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.
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