calendario

Nulla è dovuto agli accompagnatori per le attività escursionistiche
Per partecipare occorre iscriversi preventivamente all'associazione
Le nostre attivita sono accessibili esclusivamente ai soci regolarmente iscritti e con certificato medico valido.

ATTENZIONE: NON è più possibile iscriversi o rinnovare l'iscrizione e/o consegnare il certificato medico alla partenza dell'escursione.

Escursione (MTB) del 19/10/2008 n. 703

 

ATTRAVERSO LE NECROPOLI ETRUSCHE DI BLERA, GROTTA PORCINA E SAN GIOVENALE

 
 
Orari, Appuntamenti e partenza
L’appuntamento è alle ore 9.00 alla stazione Sutri-Capranica. La partenza alle ore 9.30
 
Contatti e Organizzazione:
Filiberto Cavalletti
Stefano Cavalletti
Note Significative del percorso
Impegno fisico (1-5): 4
Diff. Tecnica (1-5): 3
Lunghezza del percorso: 61 km
Dislivello: 950 mt
 
Situazione Acqua: SI
 
Descrizione Ambientale
(da http://www.comune.blera.vt.it)
Le testimonianze archeologiche consentono di collocare l`origine dell`impianto urbano di Blera, una delle città più importanti dell`Etruria interna, nella seconda metà dell`VIII secolo a. C. Tuttavia, prima della fase urbana, sono documentati nel territorio numerosi insediamenti umani, riferibili al Neolitico e all`Eneolitico.Nell`Età del Bronzo (XVIII-X sec. a. C.) si assiste ad un aumento numerico delle presenze sia in "aree difese" da un punto di vista geomorfologico, chiamate localmente "pontoni" o "castelline", sia in siti apparentemente privi di difese naturali. A questo periodo risale la prima occupazione dell`altura di Blera-Petrolo.Relativamente alla Prima Età del Ferro (IX sec. a. C.) si registra una, forse apparente, assenza di documentazione archeologica. Fu quindi la favorevole congiuntura vissuta dall`Etruria nel Periodo Orientalizzante, (seconda metà dell`VIII sec. a. C.) che determinò la formazione dell`organismo urbano sul pianoro tufaceo difeso dalle profonde gole di erosione del Biedano e del suo affluente Rio Canale.In età arcaica, in particolare nel corso del VI sec. A. C., per la sua posizione al centro di un quadrivio che collegava Tarquinia e Cerveteri con l`Etruria interna, Blera attraversò un periodo di grande floridezza economica, attestato oggi dalle vaste necropoli che la circondano, in particolare da quelle rupestri che esibiscono monumenti funerari architettonicamente pregevoli.Nel V sec. a. C., nel quadro di un generale declino della potenza economica delle metropoli etrusche della costa medio-tirrenica, Blera visse una fase di recessione da cui si risollevò intorno alla metà del IV secolo a. C., al tempo della tregua quarantennale relativa alle guerre romano-tarquiniesi. Per effetto del processo di romanizzazione di questa parte dell`Etruria, svoltosi nel corso del III secolo a. C., per il distretto blerano si inaugurò un nuovo periodo di floridezza, determinato dalla costruzione della Via Clodia, una delle principali arterie del sistema stradale romano, rimasta in uso fino a tutto l`Alto Medioevo.L`omologazione politico-amministrativa fu completa nella prima metà del I secolo a. C. quando Blera divenne municipium e il suo territorio fu organizzato, per lo sfruttamento agricolo, in una moltitudine di insediamenti rustici, la maggior parte minuscoli o di modesto sviluppo areale, alcuni, invece, di maggiori proporzioni, con lussuosi edifici residenziali, impianti termali, mausolei ed altri manufatti tipici di vere e proprie villae gentilizie.Questo assetto si mantenne per tutto il periodo imperiale, finché le invasioni barbariche non lo sconvolsero completamente. Tuttavia, pur subendo un drastico ridimensionamento, per tutto l`Alto Medioevo Blera conservò la dignità di civitas e quindi la qualità di punto di riferimento politico e religioso nell`ambito della Tuscia, sia per il fatto di essere attraversata dalla Via Clodia, sia perché diocesi di antica origine, attestata dalle fonti con una serie di sedici vescovi tra il V e l`XI secolo.Tracce di insediamenti monastici primordiali si conservano nel toponimo Monte Monastero e nella non meglio identificata Massa Gratiliana. Nella storia della Chiesa Blera occupa un posto di primo ordine per la figura del santo patrono Vivenzio, primo vescovo della diocesi, per essere stata al centro dell`attività evangelizzatrice di s. Senzia e per aver dato i natali a due papi: Sabiniano I (604-606) e Pasquale II (1099-1118).Durante la Guerra Gotica (535-553) acquistò importanza strategica come roccaforte bizantina e tale ruolo continuò a rivestire anche con l`avvento dei Longobardi quando, particolarmente durante il secolo VIII, fu uno dei principali punti di forza della linea di confine tra Tuscia romanorum e Tuscia longobardorum. Liutprando la conquistò nel 738 ma nel 742 la restituì a papa Zaccaria insieme a Sutri: da questa importante donazione ebbe origine il Patrimonium Beati Petri e quindi lo Stato della Chiesa.Desiderio, ultimo re dei Longobardi, la distrusse nel 772 e Carlo Magno la restituì alla Chiesa nel 774. Blera cessò di essere sede vescovile nel 1099 quando il suo territorio e quello della diocesi di Centumcellae furono unificati sotto il vescovo di Tuscania. Dal XIII al XV secolo seguì le alterne fortune della famiglia Di Vico, proprietari di un vasto feudo tra Viterbo e il massiccio tolfetano, i cui componenti furono protagonisti di una politica oscillante tra papato e impero, nell`intento, mai riuscito, di creare uno stato autonomo nella Tuscia.Al principio del XV secolo, papa Bonifacio IX concesse ai conti Anguillara il feudo di Blera, da questi governato tirannicamente fino al 1465, anno della scomunica di Francesco e Deifobo Anguillara e della loro sconfitta da parte dell`esercito pontificio guidato dal cardinale Niccolò Forteguerri.In questo frangente il popolo di Blera si sollevò contro gli Anguillara ed ottenne, dal pontefice Paolo II, una bolla contenent
 
Descrizione Tecnica
Il percorso si effettua nella quasi totalità su strade sterrate, cementate, di asfalto abbandonato dal traffico veicolare, sentieri e prati, attraversamenti di corsi d’acqua.
Si devono guadare due fiumi; per il primo portarsi calzini di ricambio, buste di plastica e quant`altro perchè con le abbondanti piogge è probabile mettere un piede nell`acqua.
Si attraversano tre necropoli etrusche, territori ricchi di acqua, boschi, pascoli e fauna.
L’acqua è presente alla partenza e lungo il percorso nei fontanili e negli attraversamenti dei paesi.

Si parte dalla stazione Sutri-Capranica, per permettere la partecipazione anche a chi volesse utilizzare il treno venendo da Roma.
Dopo alcune centinaia di metri di strada asfaltata provinciale si prende su ottimo fondo la sterrata (strada Canaglia) che ci porta in 6 km alla stazione di “Vico Matrino” dove un piccolo bar di campagna ci aspetta per il doveroso caffè.
Si prosegue sempre per ottima sterrata, fino al km 10.
Si abbandona la sterrata e per sentieri nel bosco, single track, discese interessanti, salite brevi ma ripide si giunge al km 15 nell’abitato di Villa S. Giovanni in Tuscia.
Passando per un bellissimo sentiero nel bosco, per l’abitato di Blera, si raggiunge (km 19) la necropoli di Blera.
Da qui seguendo una cementata in salita, attraversando un podere con stupendi cani pastore, si arriva nel mezzo della necropoli di Grotta Porcina (km 23).
Si continua su sterrati fino a guadare in sella alla bici il fiume Biedàno (km 26).
Si prosegue su sterrati fino alla necropoli di S. Giovenale (km 33).
Dopo aver guadato il torrente Vesca, in questo tempo facilmente causa le scarse piogge, passando per l’abitato di Civitella Cesi ci si immette nel parco Marturanum. (km 40) In questo tratto ci sono le salite più impegnative che per la loro lunghezza (massimo 800 m) assumono il carattere di strappi anche se con pendenza interessante.
Ci si immette nella ferrovia abbandonata Civitavecchia – Capranica (km 44), dove si devono attra-versare tre gallerie della quale la prima con luce diurna, le altre due buie al centro; una piccola torcia è consigliabile.
In poco più di 9 km si torna al punto di partenza.
 
Note
Per arrivare con l’auto: dal GRA si prende la Cassia Veientana; appena superato l’abitato di Sutri, (circa km 48), si prende una strada in salita sulla sinistra; dopo circa 5 km, girando a sinistra si arriva in 2/3 km al punto fissato per la partenza.
 

Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.

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Legenda

Tipo di Mezzo richiesto:
M: Mtb - percorso prevalentemente in fuori strada
S: Bdc - percorso su strada da effettuarsi con specialissima
E: Enduro - percorso Enduro, protezioni e casco integrale obbligatorio
G: Giovani - percorso adatto ai giovani Pedalandini
V: Vintage - percorso per bici da strada vintage
C: Corso - didattica

Impegno Tecnico:
1 : fondo buono, strade larghe, pianeggianti, spesso asfaltate
2 : fondo generalmente buono, presenza di qualche piccola asperità
3 : fondo variable, non sempre in buone condizioni, alcuni tratti di single track, passaggi in zone boscose, non sempre il percorso è subito individuabile
4 : diversi tratti in cattivo stato, single track, tratti non subito individuabili, passaggi tecnici, è richiesta un'ottima padronanza del mezzo e capacita' di guida
5 : lunghe salite, lunghe discese, tratti molto esposti, tratti tecnici, fondo molto impegnativo, passaggi in zone dove non esiste strada segnata o sentiero, è richiesto ottima capacita' di guida, di orientamento e tecnica

Impegno Fisico:
1 : impegno minimo, escursione adatta a tutti, durata breve
2 : escursione adatta a tutti, minimo impegno fisico, con qualche lieve asperità da affrontare
3 : adatta a biker con minimo allenamento, percorso con alcune salite e discese che richiedono un certo impegno
4 : adatta a bikers con buon allenamento, percorso che richiede capacità e resistenza, presenza di salite e discese impegnative
5 : escursione per biker ben allenati, con notevoli dislivelli sia in salita che in discesa, tratti molto tecnici o da percorrere con bici in spalla
6 : Grande impegno fisico richiesto. È necessaria una preparazione fisica completa.

Ricordatevi sempre:
Cercate di non andare mai soli.
Se fate uscite solitarie, lasciate sempre detto dove andate e quanto avete intenzione di restare fuori!
Nelle uscite di gruppo, portate con voi il Tesserino di Pedalando.
Per motivi assicurativi, non è possibile autorizzare all'escursione persone non in regola con il tesseramento.
La bici deve essere sempre in ordine, controllata e verificata.
La sicurezza e la prudenza sono fondamentali per se stessi e per gli altri. Comportamenti irresponsabili non sono tollerati.

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