Escursione (MTB) del 25/10/2009 n. 916
SCHEGGINO - LA FERROVIA ABBANDONATA - PERCORSO IMPEGNATIVO
Il progetto preliminare era del 1909, (Spoleto-Norcia-Piediripa).
A causa dello scoppio della prima guerra mondiale fu inaugurata nel 1926. Nel frattempo la tensione di linea venne innalzata a 2400 Volt. Il servizio venne svolto da cinque elettromotrici. La durata del viaggio da Spoleto a Norcia era di circa 2 ore.
La seconda guerra mondiale infierì pesantemente sulla piccola ferrovia: nel 1942 sia tedeschi che alleati distrussero tre delle cinque elettromotrici oltre a carri, rimorchiate e la sottostazione elettrica. Solo alla fine del 1945 si poté riprendere servizio utilizzando provvisoriamente l`alimentazione a 3000 volt delle F.S. per sopperire alla distruzione della sottostazione di Piedipaterno. Negli anni cinquanta si operò un ammodernamento su quattro elettromotrici. Il servizio andava comunque riducendosi. Dopo che nel 1965 la Società Spoletina di Imprese Trasporti era subentrata al vecchio gestore, un decreto del Ministero dei Trasporti decretò la chiusura il 31 luglio del 1968 facendola entrare nella lista delle ferrovie dismesse e sostituendo il servizio su rotaia con uno su gomma.
Il suo percorso, lungo circa 51 km e con molti dislivelli, viene attualmente seguito da turisti spesso in mountain bike ed è allo studio l`ipotesi di trasformarlo definitivamente in un percorso dedicato al cicloturismo, così come per altre linee ferroviarie dismesse, ad esempio la Ferrovia Voghera Varzi.
Di fatto, attualmente esiste un progetto di recupero di tutti gli ex fabbricati di servizio dislocati lungo il tracciato ferroviario (magazzini e stazioni). Tale progetto prevede il recupero degli edifici (tutti in muratura ed ancora in buone condizioni) in ostelli, bar e case vacanze.
Nel 2006 il comune di Spoleto ha iniziato l`opera di "messa in sicurezza" dell`ex tracciato ferroviario da Spoleto a Piedipaterno.
Caratteristiche del percorso ferroviario
Per le sue caratteristiche planimetriche ed altimetriche la Ferrovia Spoleto-Norcia può definirsi una ferrovia alpina e rappresenta un piccolo gioiello di ingegneria ferroviaria; infatti per il percorso abbastanza breve di 52 chilometri vennero costruite ben 19 gallerie, con quella di valico nei pressi di Caprareccia di quasi 2 chilometri, e 24 ponti e viadotti ingegneristicamente avveniristici e di grande pregio architettonico, con vari tratti di linea elicoidali, simili a quelli che si trovano in tante piccole ferrovie della Svizzera, e pendenze fino al 45 x mille nel tratto tra Spoleto e la valle del fiume Nera.
Essendo una ferrovia di tipo economico venne armata con rotaie tipo Vignole da 18 kg per metro lineare. Lo scartamento ridotto di 950mm fu adottato principalmente per contenere il raggio di curvatura in molti tratti del percorso, ciò era reso necessario proprio dalle caratteristiche notevolmente tortuose del percorso, si ebbe così anche il vantaggio di una certa riduzione nelle spese di realizzazione.
Verso Spoleto il treno doveva affrontare una rampa del 45 per mille la salita raggiungendo il viadotto del Cortaccione e con un percorso elicoidale il Viadotto del Caprareccia con il valico e la stazione omonimi. Il valico veniva attraversato in galleria (di 1.950 m) all`uscita della quale, in discesa del 45 per mille affrontava il successivo percorso elicoidale fino al fondovalle del fiume Nera ove fermava nella stazione di Sant`Anatolia di Narco (successivamente denominata Sant`Anatolia di Narco e Scheggino).
Da qui in poi il percorso diveniva meno difficile con pendenza massima del 20 per mille raggiungendo Castelfelice e Piedipaterno ove si trovava la Sottostazione elettrica, poi Borgo Cerreto e Triponzo. Lasciando la vallata del Nera poi passava in quella del fiume Corno raggiungendo Serravalle da cui, nelle intenzioni progettuali, sarebbe dovuta partire la diramazione per Cascia. Infine entrava nella valle del fiume Sordo (fiume) terminando la sua corsa nella stazione di Norcia
Ricordarsi di portare le luci. Tassativo.
Il percorso parte dal Parco per tutti.
Il percorso impegnativo prevede un trasferimento con carrello, offerto dal Parco, bike e biker alla sommità della Valcasana loc. Gavelli da dove parte una pista in discesa di 4 km che dapprima scende di ca 400 mt poi prosegue in pianura attraversando la Valcasana luogo bellissimo e incontaminato stretto tra costoni di roccia e attraversando il bosco.
Poi si riscende ancora su strada bianca sconnessa fino a raggiungere la base di partenza poi da qui parte un percorso in parte sterrato e in parte asfalto di campagna che collega Scheggino a S. Anatolia di Narco per andare a prendere la ferrovia abbandonata Spoleto-Norcia.
Il percorso della vecchia ferrovia si presenta in leggera salita ma è disseminato da sassi della massicciata e quindi sarà assolutamente divertente mettere alla prova le nostre capacità tecniche bisogna galleggiare ….come sulla sabbia.
Il percorso si snoda su panorami magnifici passando su ponti e attraverso gallerie lunghe, e buie, nelle quali sarà affascinate vedere come si perde di riferimenti….. bisogna solo andare avanti bellissimo. Inoltre la galleria elicoidale è unica nel suo genere. Alla fine della galleria riprenderemo un percorso in parte in discesa riattraversando la valle sottostante la ferrovia tra castagneti e vari fino a raggiungere Scheggino.
Prendere a destra verso direzione Spoleto. Passato Spoleto prendere direzione Norcia Cascia, dopo una lunga galleria, ancora a destra indicazione Scheggino- S. Anatolia di Narco. Dopo 8 km arrivati a Scheggino si vede un ponticello e indicazione Activopark.
Appuntamento al parcheggio vicino al parco.
Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.
