Nel mondo della bicicletta non ci sono compromessi, quando vedi pedalare un biker, dopo 1 minuto capisci immediatamente se e’ più forte di te, e così e’ anche quando lo chiami al mattino per uscire in bici, non appena dice “pronto†capisci immediatamente se sarà con te oppure no. Se non vuole uscire accamperà delle scuse, tipo “e’ nuvolo, è bagnato, c’e’ fanga, devo tornare presto, ecc.ecc.†ma la verità vera e’ che non gli va di uscire e basta.
Domenica, ore 7.30, cielo plumbeo, nubi a nord e a sud, nulla di buono dal punto di vista metereologico, ma chiamo Zorro e, come dicevo sopra, non appena risponde “pronto†avverto immediatamente il calore del suo letto, non sarà con me in questa cupa domenica mattina, ma io avrei pedalato anche se ci fosse stato un metro d’acqua per terra.
Mi preparo velocemente, no colazione e alle 8.00 sono già a pedalare lungo la ciclabile sud di Roma, telefono a Maiorani, Pinin ed al Brillo ma i loro cellulari sono muti come pesci, sono rimasti a scorreggiare nel letto. Mi toccherà fare l’uscita da solo e cercare di raggiungere il gruppetto di temerari che sono pronti ad affrontare il fango della Marcigliana. Dopo Ponte Marconi mi accorgo che il Tevere si è mangiato completamente la strada, sono costretto a passare per il Centro,secondo giro di telefonate, il Pinin e Maiorani continuano a dormire, solo Brillo risponde con una voce tipo “orso del canda appena svegliatoâ€, ok tra mezzora da Samocar il concessionario Ferrari a Villa Borghese, quindi dirigo la mtb verso Viale Marconi, Ponte di Ferro, Ostiense, Piramide, Circo Massimo, Colosseo, Colle Oppio, S. Maria Maggiore, Via Nazionale, Via Veneto (che bella Roma all’alba senza tante autovetture, meriterebbe una uscita a calendario ufficiale) e sono all’appuntamento. Trovo Brillo vestito come se dovesse andare a -30° e senza il suo fedele cardio, meno male così non si renderà conto che lo farò tirare a 200 battiti. Non mi rovinare la media dei 25 km/h gli urlo, e sono già avanti di 200 m da lui, raggiungiamo presto la ciclabile dell’Aniene: Veltroni all’inaugurazione impiegò 4 ore per farla tutta, noi 4 minuti. Arrivati a Ponte Nomentano ci dirigiamo sparati verso Via della Bufalotta, il Brillo tiene bene il ritmo, ma la fame inizia a farsi sentire, quindi decido di entrare a pesce dentro un ridente bar/fornaio e sbaragliamo tutto quello che troviamo sul bancone davanti ai nostri occhi. Il cassiere ci ringrazia e ci ha già catalogato tra i loro migliori clienti, proseguiamo spediti e troviamo un comitato d’onore che ci è venuto incontro. Dopo i rituali saluti, baci ed abbacci noto con piacere che di scemi ad andare in mtb con questo tempo da schifo ce ne sono tanti, all’incirca una diecina, non sono solo meno male. Ci sono le due diligenti guide, il “supervisor†Fabio Iobbi il re della Marcigliana, ed altri biker allegri e pronti per il fango che ci attende a breve. 37 km già fatti iniziamo bene, l’andatura imposta da Iobbi è subito allegra ed iniziamo a perderci qualche componente ma ci ricombattiamo dopo poco. Al bivio a T decidiamo di andare a sx, dopo una salitella ed un paio di discese raggiungiamo la Salaria, andatura scorrevole sulla consolare per prendere poi Via di Vallericca. Iobbi inizia a proporre qualche deviazione di quello che lo hanno reso famoso ma ormai conoscendolo bene un coro di vaff.. risuona nella valle. Noto che qualcuno ha avuto qualche problema di foratura e chiedo a Iobbi di accompagnarmi sulla strada del ritorno (non me ne abbiano le guide ma devo farmi ancora 50 km prima di tornare a casa). Inizia a spioviggianare, il Brillo è ancora lontano e decido di sbrigarmi per tornare a casa ad orario decente, abbandonato anche lui come Sardella al Prestige. Punto dritto sul Centro della città eterna, ricalco i passi dell’andata, Via Veneto, Piazza Barberini, Via delle 4 Fontane al km 80 sembra il Lusia, inizio ad essere stanco, proseguo per il Quirinale, Piazza Venezia, i Fori Imperiali, il Colosseo, la Piramide, S. Paolo e mi rimmetto sulla ciclabile. Ormai le forze sono al lumicino ma ci si mette pure il vento contrario a darmi il colpo di grazia, tengo duro e fisso sui 25 km/h (anche controvento) e sparo tutto quello che mi rimane sul vialone di Tor di Valle.
Ritorno a casa con 105 km totali, 850 m di dislivello (a Roma?) e 3000 calorie consumate.
Beh, per una domenica uggiosa e tempo da schifo non c’e’ male, ha ragione Brillo hanno avuto torto gli assenti e ragione i pinguini.
Un saluto a tutti i "temerari" della marcigliana.
La prox volta che qualcuno Vi dice che a Roma non si puo' fare mtb, dategli il mio numero di telefono.