Laghi e Monti dei Castelli
- Giorno: sabato 28 ottobre 2006
- Lunghezza percorso: 40 km circa
- Dislivello Totale: 1.200 mt circa
- Tempo: 4:00 h circa (senza soste)
- Difficoltà : impegnativo (4 fisico / 4 tecnico)
- Pranzo al sacco: SI
- Appuntamento: ore 8:30 al Piazzale a 50mt dal Ristorante il Castagneto ( sulla via tuscolana – la strada che da Grottaferrata va verso Rocca Priora e Vivaro.)
- Partenza giro: ore 09:00
- Partecipanti coord.: Massimo Garavini mobile: 339-3334477
Giorgio Gioacchini mobile: 339-3974192
Giuseppe Caputo mobile 338-3183217
- Note Casco obbligatorio, occhiali consigliati.
Descrizione Storico - Ambientale
La storia geologica dell’area del distretto vulcanico dei Colli Albani è legata a fenomeni vulcanici originatasi circa 700.000 anni fa ed i segni sono ben evidenti ancor oggi. All'interno di una preesistente cavità circolare o "caldera" di cui restano i rilievi del "recinto esterno" (Tuscolo e Monte Artemisio), si formò un cono vulcanico più piccolo con bocca craterica presso la località Campi di Annibale ed un cinto calderico più interno di cui sono testimonianza il Monte Cavo e il Monte delle Faete.Intorno ai 300.000/250.000 anni fa si vide la formazione dell’area oggi chiamata Campi D’Annibale, Rocca di PaPa e del cono del Monte Cavo. In seguito (200.000/100.000 anni fa) e’ il momento della formazione dei due laghi di Castel Gandolfo e Nemi.Il lago Albano o di Castel Gandolfo ha un perimetro di circa 11 km ed una profondita’ massima di circa 200 metri. Il cratere vulcanico e’ formato da 5 piccoli crateri uniti dall’acqua, alimentati ormai solo dall’attivita’ piovana
La flora è in prevalenza composta da castagni ma sono presenti anche lecci, querce, noccioli, pini, allori, agrifogli e aceri, mentre nel sottobosco si sviluppano rose selvatiche, ciclamini , viole, narcisi e numerose specie di orchidee. La fauna trova un favorevole habitat naturale soprattutto nelle zone boschive, è possibile imbattersi col cinghiale, l’istrice, il tasso, la volpe e più raramente con la lepre ed il gatto selvatico. Fra i volatili, il fagiano, il falco, il picchio, il rigogolo, la tortora, il cuculo, la beccaccia, il pettirosso ed ancora con i notturni assioli, barbagianni, civette, usignoli.
Descrizione tecnica del percorso
Siamo nel Parco Regionale dei Castelli Romani. Nel percorso si alterneranno salite impegnative e discese entusiasmanti. Nell’arco dei primi 10km affronteremo un dislivello di circa 500mt, attraverso un percorso alternativo e poco conosciuto, che ci porterà fino ai Campi d’Annibale. Utilizzeremo la vecchia linea taglia fuoco che dal sentiero vulcano porta fino ai Campi d’Annibale. Da li proseguiremo fino ad incrociare la Via Sacra da dove parte un single trek che ci porterà a Nemi. Li faremo una sosta dove potremo degustare le famose tortine di pasta frolla con crema, fragoline di bosco e zucchero a velo sopra.
La giusta dose di calorie per affrontare la progressività della Via Sacra che percorreremo per un tratto in salita fino alle famose roccette, una sorta di single trek che ci porterà fino al Maschiu delle Faete , punto più alto dei castelli (950mt slm.).
Da lì sarà solo discesa fino alle auto.
Piccole variazioni potranno essere apportate a seconda delle condizioni meteorologiche al fine di evitare tratti fangosi.
Ricognizioni e scheda di Massimo Garavini Giorgio Gioacchini e Giuseppe Caputo