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Scheda L’Anello dei Monti Cimini (stampabile)


Zorro » 18 anni fa

Escursione (MTB) del: 29/04/2007 n. 444

L’Anello dei Monti Cimini

Nulla è dovuto agli accompagnatori per ciascuna escursione; per partecipare occorre iscriversi preventivamente all'associazione; le nostre attivita' saranno accessibili SOLO ai soci regolarmente iscritti e con certificato medico valido.
ATTENZIONE: NON è piu' possibile iscriversi o rinnovare l'iscrizione e/o consegnare il certificato medico scaduti alla partenza dell'escursione.

Contatti e Organizzazione:

Fabrizio Colosimo (3316004247)
Marco Cilione (338/6178809)

Note Significative del percorso
Impegno fisico (1-5): (4) Medio-impegnativo
Diff. Tecnica (1-5): (3) medio
Livello Generale (1-6): (3) Medio
Lunghezza del percorso: 55Km.
Dislivello: 900mt.
Pranzo al Sacco: No

Orari, Appuntamenti e partenza


Raduno: h 09.00 piazza centrale di Cura di Vetralla (altezza Bar Cancellieri P.zza S.Maria del Soccorso). Venendo da Roma circa 800 mt dopo il passaggio a livello girare a destra all’altezza dell’
Partenza Cura di Vetralla (mt 300) h. 9,15

Note:

Per chi viene in treno
22136 Roma Ostiense 06:53 Vetralla 08:29

Roma Ostiense --:-- 06:53
Roma Trastevere 06:55 06:56
Quattro Venti 06:58 06:58
Roma S. Pietro 07:02 07:03
Valle Aurelia 07:05 07:07
Appiano Proba Petronia 07:09 07:09
Roma Balduina 07:11 07:11
Gemelli 07:14 07:14
Roma Monte Mario 07:16 07:17
Roma S. Filippo Neri 07:19 07:19
Ottavia 07:22 07:23
Ipogeo Degli Ottavi 07:25 07:25
La Giustiniana 07:28 07:28
La Storta-Formello 07:32 07:32
Olgiata 07:35 07:35
Cesano Di Roma 07:41 07:42
Anguillara 07:45 07:46
Vigna Di Valle 07:53 07:53
Bracciano 07:58 07:59
Manziana-Canale Monterano 08:03 08:03
Oriolo 08:08 08:08
Capranica-Sutri 08:17 08:21
Vetralla 08:29 --:--

Per il Rientro
22149 Vetralla 13:11 Roma Ostiense 14:50
22153 Vetralla 15:11 Roma Ostiense 16:50
22157 Vetralla 17:11 Roma Ostiense 18:50


Situazione Acqua: Non presente

Il Casco e'sempre Obbligatorio.
Tra gli accessori, portate con un buon paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni degli accompagnatori.Verificate di essere in regola con la tessera associativa

N.B.: Il modulo di Iscrizione al Gruppo MTB Pedalando scaricabile da questo link.
Di seguito un estratto: "Dichiaro di ben conoscere ed accettare senza riserve tutte le norme dello Statuto della Associazione e le disposizioni regolamentari; in particolare durante le escursioni dovro' indossare sempre il casco (a pena di esclusione) ed osservare le istruzioni impartite dai partecipanti coordinatori."
N.B.: Lungo i (pochi) tratti asfaltati:
a) prestare attenzione alle immissioni dalla parte sterrata verso quella in asfalto;
b) procedere con cautela e in fila indiana [Codice della Strada, art. 182 - cfr. il sito ACI]


Descrizione Storico-Ambientale

Oggi il monte Cimino rimane la cima più alta, seguita dal monte Fogliano (966 m.), dal monte Venere (837 m.) e dal Poggio del Nibbio. Ricoperta da una folta vegetazione composta da faggi e castagni.
Lo storico romano Tito Livio ci racconta che, fino alla fine del IV secolo a.C., questi boschi costituivano un limite invalicabile a causa sia della impenetrabilità  sia delle leggende che lo volevano pieno di sortilegi e presenze inquietanti. Solo nel 310 a.C. il console Fabio Rulliano, dopo aver esplorato con molta cura la zona ed aver rassicurato i legionari che le sinistre presenze erano solo leggende popolari, abilmente alimentate dagli Etruschi, s’inoltrò attraverso il fitto bosco.
Il lago di Vico, un tempo, era chiamato lacus Ciminus, in un secondo momento assunse il nome odierno dal Castrum Vici, il castello dei prefetti di Vico, del quale oggi rimangono alcune tracce, neanche troppo sicure, perse in mezzo alla vegetazione sulle rive meridionali. Il livello del lago era molto più alto, circa venti metri, rispetto a quello attuale ed il deflusso delle acque era assicurato da una fenditura presso l’attuale zona residenziale del Poggio Cavaliere (comune di Ronciglione). L’intervento, nel sedicesimo secolo, di Pierluigi Farnese, duca di Castro e di Ronciglione, dotò il lago di un emissario artificiale, che scaricava le acque nel Rio Vicano, lungo la cui valle di scorrimento sorsero, in varie epoche, piccole industrie che sfruttavano la forza motrice dell’acqua. Percorrendo la strada Cassia Cimina in direzione di Caprarola o di Ronciglione, illago ci appare incastonato tra le verdi pendici del monte Fogliano e del monte Venere; sorge a 500 metri d’altitudine ed è profondo circa 60 metri.
Percorrendo la strada ombrosa che sale sulle pendici del monte Fogliano, non può mancare una sosta alle rovine dell’eremo di S. Girolamo, fondato verso il XVI secolo: in questo periodo un gentiluomo senese, Girolamo Gabrielli, abbandonò famiglia e possessi ritirandosi a vita eremitica negli impenetrabili boschi del monte. Poco durò la sua pace: nel 1527 i lanzichenecchi di Carlo V, inviati contro il papa Clemente VII (Giulio de’ Medici, Firenze 1478 – Roma 1534) assalirono l’eremita, costringendolo alla fuga. Solo alcuni anni più tardi un concittadino di S. Girolamo, fra’ Marcantonio, fece ricostruire l’eremo, che le fonti attestano esistente ancora nel 1628.
Sempre sulle pendici del monte Fogliano si può visitare il convento di “S. Angelo al monte Fogliano”, fondato dai monaci benedettini, che nel 1200 ottennero dal papa Onorio III (al secolo Cencio Savelli) di passare alla regola cistercense. Il convento fu abbandonato nel XIV secolo, poi fu restaurato e, odiernamente, è tenuto dai padri Passionisti.


Notizie tecniche sul percorso

L’itinerario si svolge nel comprensorio naturalistico dei monti Cimini e della riserva naturale del lago di Vico, attraversando i territori dei comuni di Vetralla, S.Martino al Cimino e Ronciglione,. Il percorso si snoda prevalentemente all’interno di secolari boschi per giungere infine al lago di Vico(mt 507), seguendo, in alcuni tratti, il tracciato della GF Monte Fogliano. Inoltre si percorre sia un tratto di un’antica strada di basolato che un breve tratto della Via Francigena. La sosta sarà  effettuata al lago. Il punto più alto dell’itinerario è la vetta del monte Fogliano (mt 966).

Si segue la strada asfaltata in direzione Tre Croci- S.Martino e, passato il passaggio a livello della linea roma-viterbo, si gira a dx percorrendo una sterrata che lambisce il bosco fino alla località  â€œBotte”. Da qui si dipana una bellissima strada sterrata che porta alle spalle del convento di S.Angelo all’altezza di un bel fontanile. Si prosegue su una strada asfaltata x circa 800 mt., per poi seguire sulla dx una sterrata (in certi punti il fondo stradale presenta un’antico basolato) che porta alle pendici del monte Fogliano. Arrivati alla confluenza di tre sentieri, si prende la direzione in salita a sx, arrivando così in vetta del Monte Fogliano (966 slm). Da qui inizia la lunga discesa verso il lago (bisogna prestare molta attenzione al fondo che presenta profondi solchi prodotti dalle piogge), interrotta da qualche tratto di risalita all’altezza del monte Poggio Nibbio. Al lago è prevista una sosta di circa 30 min. Dopo aver percorso in senso orario un tratto della bella strada circumlacustre, si lascia il lago per avviarsi verso la zona residenziale di Poggio Cavaliere (periferia di Ronciglione). Da qui inizia una lenta salita che lambisce il margine superiore dell’antica caldera vulcanica. Ritrovato il crocevia da cui inizia la salita del monte Fogliano, si segue il sentiero a sx che porta alla frazione di Botte, percorrendo anche un tratto della via francigena.

File GPS Cura di Vetralla, Monte Fogliano, Lago di Vico:(.gdb MapSource),(.mps MapSource),(.plt OziExplorer),(.wpt OziExplorer)


Cartografia e riferimenti






Ricordatevi sempre:
Cercate di non andare mai soli.
Se fate uscite solitarie, lasciate sempre detto dove andate e quanto avete intenzione di restare fuori!
Nelle uscite di gruppo, portate con voi il Tesserino di Pedalando.
Per motivi assicurativi, non e' possibile autorizzare all'escursione persone non in regola con il tesseramento.
La bici deve essere sempre in ordine, controllata e verificata.
La sicurezza e la prudenza sono fondamentali per se stessi e per gli altri. Comportamenti irresponsabili non sono tollerati.



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