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Sabato 9 Giugno: GRAN TOUR DELLA TUSCIA


Zorro » 18 anni fa





Tempo reale : 9h 15 minuti
Tempo in mtb: 6h 40 minuti
Significa che siamo stati fermi 2h 30 min circa
Secondo il mio punto di vista, siamo stati un po' troppo fermi per soste, questo e' un punto che dobbiamo migliorare, non per fare la competizione ma per fare escursioni piu' lunghe e piu' belle.

succisa

Passando alle considerazioni di Paolo, che ringrazio contestualmente a Francesco per il bellissimo itinerario proposto, facciamo un po’ di teoria per diletto (ma non solo, visto anche che il 24 giugno ci sarà  l’altro tappone della via Francigena con il sottoscritto e Pino come PC che dovranno calibrare una giusta miscela di ritmo/soste per portare tutti a Roma il più piacevolmente possibile). Ho un chiarimento da chiederti:
nelle 2h 30 min circa di soste che hai calcolato ci sono solo dentro le soste tecniche (per intenderci acqua, bar, pausa pranzo) oppure anche i tempi di attesa per “ricompattare” il gruppo? Te lo chiedo perché nel caso in cui le 2h 30 min fossero comprensive di tutto, sarebbe inutile diminuire le soste tecniche (in effetti non mi sembra che abbiamo perso tempo in soste particolarmente lunghe). Anzi, a mio modesto parere, la riduzione delle soste alla fine potrebbe risultare essere inversamente proporzionata ai tempi di ricompattamento. Mi spiegherò meglio. Anche se tutti i partecipanti hanno dimostrato un’ottima allenamento (non potrebbe essere altrimenti visto la difficoltà  dell’itinerario percorso) i livelli preparazione sono eterogenei e di conseguenza anche le capacità  di recupero. Soste troppo brevi potrebbe avere come diretta conseguenza di non permettere ai tutti di recuperare in maniera ottimale. E il problema alla fine emerge con il verificarsi di distacchi sempre maggiori che comportano inevitabilmente un aumento dei tempi di compattamento a cui non ci si può sottrarre. Alla fine la criticità  che emerge (chiaramente non è una critica, ma un evento imprescindibile che emerge in ogni uscita di gruppo) è dovuta a questi tempi di attesa ed è alla gestione e alla diminuzione di questi ultimi che bisogna lavorare.
Scusate per le considerazioni un po’ pretestuose, ma, ricordandomi gli studi universitari della teoria delle code in Ricerca operativa, ho voluto provare a fare un po’ di accademia!!

Grazie a tutti i partecipanti per il bellissimo sabato passato assieme


Peter K

Come disse qualcuno hai perfettamente ragione a metà . :razz:

Anche io credo che 2:30 su 9 (e soprattutto in 120 km) siano inevitabili fra pisc-stop forature rifocillamenti di viveri e bevande e qualche foto però non credo che abbiamo tirato il collo più di tanto ai partecipanti se si fa eccezione del povero Claudio che però molto coscienziosamente ha saputo rinunciare a fare tutto il percorso e ripiegare su quello corto grazie alla collaborazione di Luca.

Insomma a me è sembrato un buon compromesso ma dite anche voi che avete partecipato cosa ne pensate.


succisa » 18 anni fa





Tempo reale : 9h 15 minuti
Tempo in mtb: 6h 40 minuti
Significa che siamo stati fermi 2h 30 min circa
Secondo il mio punto di vista, siamo stati un po' troppo fermi per soste, questo e' un punto che dobbiamo migliorare, non per fare la competizione ma per fare escursioni piu' lunghe e piu' belle.

succisa

Passando alle considerazioni di Paolo, che ringrazio contestualmente a Francesco per il bellissimo itinerario proposto, facciamo un po’ di teoria per diletto (ma non solo, visto anche che il 24 giugno ci sarà  l’altro tappone della via Francigena con il sottoscritto e Pino come PC che dovranno calibrare una giusta miscela di ritmo/soste per portare tutti a Roma il più piacevolmente possibile). Ho un chiarimento da chiederti:
nelle 2h 30 min circa di soste che hai calcolato ci sono solo dentro le soste tecniche (per intenderci acqua, bar, pausa pranzo) oppure anche i tempi di attesa per “ricompattare” il gruppo? Te lo chiedo perché nel caso in cui le 2h 30 min fossero comprensive di tutto, sarebbe inutile diminuire le soste tecniche (in effetti non mi sembra che abbiamo perso tempo in soste particolarmente lunghe). Anzi, a mio modesto parere, la riduzione delle soste alla fine potrebbe risultare essere inversamente proporzionata ai tempi di ricompattamento. Mi spiegherò meglio. Anche se tutti i partecipanti hanno dimostrato un’ottima allenamento (non potrebbe essere altrimenti visto la difficoltà  dell’itinerario percorso) i livelli preparazione sono eterogenei e di conseguenza anche le capacità  di recupero. Soste troppo brevi potrebbe avere come diretta conseguenza di non permettere ai tutti di recuperare in maniera ottimale. E il problema alla fine emerge con il verificarsi di distacchi sempre maggiori che comportano inevitabilmente un aumento dei tempi di compattamento a cui non ci si può sottrarre. Alla fine la criticità  che emerge (chiaramente non è una critica, ma un evento imprescindibile che emerge in ogni uscita di gruppo) è dovuta a questi tempi di attesa ed è alla gestione e alla diminuzione di questi ultimi che bisogna lavorare.
Scusate per le considerazioni un po’ pretestuose, ma, ricordandomi gli studi universitari della teoria delle code in Ricerca operativa, ho voluto provare a fare un po’ di accademia!!

Grazie a tutti i partecipanti per il bellissimo sabato passato assieme


Peter K

Le 2h 30 min di fermo sono considerate il tempo totale delle mie soste.
Io, essendo uno dei due coordinatori, piu' precisamente quello di coda (ovvero chiusino), ho fatto piu' soste di altri (esempio Francesco o i primi del gruppo) perche' mi fermavo ad aspettare l'ultimo e poi ripartivo raggiungendo la parte centrale del gruppo e qualche volta anche la testa.
Concordo che dobbiamo lavorare di piu' sui "tempi morti" ovvero su quei tempi che non consentono uno svolgimento regolare dell'escursione.
Tuttavia e' da considerare che la lunghezza e il dislievello del percorso non ci hanno aiutato a tenere un ritmo sostenibile da tutti.
Ho infatti visto molte persone che erano al "lumicino" sull'ultima salita verso Montefiscone e solo la caparpieta' di tutti noi ci ha permesso di fare un'escursione di questo tipo.
La bravura del nostro gruppo non e' quella dei singoli (tra di noi cis sono dei veri marathon bikers) ma quella del gruppo nella sua interezza, ossia fare una escursione del genere portandola a compimento in 25 bikers. E questo credimi non e' cosa abituale per i gruppi ciclistici sopratutto in mtb (dove non ci si puo' nascondere nel gruppo o sfruttare la scia).



olmina » 18 anni fa



valanga c'avevi ragione..non siamo venuti nella foto di gruppo, ci hanno miseramente tagliato :angry: !! evidentemente le adolescenti di Bolsena non sono molto sveglie...
cmq mando un saluto a tutti quelli con cui ho condiviso tutti quei km
ciao e a presto :201:

olmina

Sicuramente le due pischelle di Bolsena ci tenevano troppo ad inquadrare il sottoscritto in completo bianco al centro della scena e giustamente una persona a caso è stata sacrificata e tagliata dall’inquadratura!!!



Peter K
ho capito, la prossima volta io e la Manza ci rivolgeremo a due baldi giovani della Tuscia che sicuramente ci metterann0o in primo piano, ingrati... :ohh:

Peter K » 18 anni fa




valanga c'avevi ragione..non siamo venuti nella foto di gruppo, ci hanno miseramente tagliato :angry: !! evidentemente le adolescenti di Bolsena non sono molto sveglie...
cmq mando un saluto a tutti quelli con cui ho condiviso tutti quei km
ciao e a presto :201:

olmina

Sicuramente le due pischelle di Bolsena ci tenevano troppo ad inquadrare il sottoscritto in completo bianco al centro della scena e giustamente una persona a caso è stata sacrificata e tagliata dall’inquadratura!!!



Peter K
ho capito, la prossima volta io e la Manza ci rivolgeremo a due baldi giovani della Tuscia che sicuramente ci metterann0o in primo piano, ingrati... :ohh:

olmina


Ma dovete osare di più ... perché limitarsi ad un semplice primo piano, richiedete un book fotografico!!

quentin » 18 anni fa






Tempo reale : 9h 15 minuti
Tempo in mtb: 6h 40 minuti
Significa che siamo stati fermi 2h 30 min circa
Secondo il mio punto di vista, siamo stati un po' troppo fermi per soste, questo e' un punto che dobbiamo migliorare, non per fare la competizione ma per fare escursioni piu' lunghe e piu' belle.

succisa

Passando alle considerazioni di Paolo, che ringrazio contestualmente a Francesco per il bellissimo itinerario proposto, facciamo un po’ di teoria per diletto (ma non solo, visto anche che il 24 giugno ci sarà  l’altro tappone della via Francigena con il sottoscritto e Pino come PC che dovranno calibrare una giusta miscela di ritmo/soste per portare tutti a Roma il più piacevolmente possibile). Ho un chiarimento da chiederti:
nelle 2h 30 min circa di soste che hai calcolato ci sono solo dentro le soste tecniche (per intenderci acqua, bar, pausa pranzo) oppure anche i tempi di attesa per “ricompattare” il gruppo? Te lo chiedo perché nel caso in cui le 2h 30 min fossero comprensive di tutto, sarebbe inutile diminuire le soste tecniche (in effetti non mi sembra che abbiamo perso tempo in soste particolarmente lunghe). Anzi, a mio modesto parere, la riduzione delle soste alla fine potrebbe risultare essere inversamente proporzionata ai tempi di ricompattamento. Mi spiegherò meglio. Anche se tutti i partecipanti hanno dimostrato un’ottima allenamento (non potrebbe essere altrimenti visto la difficoltà  dell’itinerario percorso) i livelli preparazione sono eterogenei e di conseguenza anche le capacità  di recupero. Soste troppo brevi potrebbe avere come diretta conseguenza di non permettere ai tutti di recuperare in maniera ottimale. E il problema alla fine emerge con il verificarsi di distacchi sempre maggiori che comportano inevitabilmente un aumento dei tempi di compattamento a cui non ci si può sottrarre. Alla fine la criticità  che emerge (chiaramente non è una critica, ma un evento imprescindibile che emerge in ogni uscita di gruppo) è dovuta a questi tempi di attesa ed è alla gestione e alla diminuzione di questi ultimi che bisogna lavorare.
Scusate per le considerazioni un po’ pretestuose, ma, ricordandomi gli studi universitari della teoria delle code in Ricerca operativa, ho voluto provare a fare un po’ di accademia!!

Grazie a tutti i partecipanti per il bellissimo sabato passato assieme


Peter K

Come disse qualcuno hai perfettamente ragione a metà . :razz:

Anche io credo che 2:30 su 9 (e soprattutto in 120 km) siano inevitabili fra pisc-stop forature rifocillamenti di viveri e bevande e qualche foto però non credo che abbiamo tirato il collo più di tanto ai partecipanti se si fa eccezione del povero Claudio che però molto coscienziosamente ha saputo rinunciare a fare tutto il percorso e ripiegare su quello corto grazie alla collaborazione di Luca.

Insomma a me è sembrato un buon compromesso ma dite anche voi che avete partecipato cosa ne pensate.


Zorro

Secondo me, data la lunghezza del giro (peraltro bellissimo), si è raggiunto un buon compromesso, anche se alcune soste potevano essere evitate. Confermo, come ha detto Valanga, che ogni volta che si ripartiva io sentivo le gambe legnose, ma poi tutto spariva.
Per me il GTT si è fatto sentire non tanto nelle gambe quanto nella schiena e nelle spalle, anche per la discesa a palla su basolato nel tratto finale.
Il giorno dopo infatti avevo in programma una uscita con la specialissima a Tolfa con Marco Cilione. Ma io ho fatto solo Casa- S. Marinella (58,5 km – in 2h 15m – Media circa 26 km/h).
Sono tornato col treno da S. Marinella
Marco è andato invece a Tolfa e tornava anche lui in treno.



Peter K » 18 anni fa






Tempo reale : 9h 15 minuti
Tempo in mtb: 6h 40 minuti
Significa che siamo stati fermi 2h 30 min circa
Secondo il mio punto di vista, siamo stati un po' troppo fermi per soste, questo e' un punto che dobbiamo migliorare, non per fare la competizione ma per fare escursioni piu' lunghe e piu' belle.

succisa

Passando alle considerazioni di Paolo, che ringrazio contestualmente a Francesco per il bellissimo itinerario proposto, facciamo un po’ di teoria per diletto (ma non solo, visto anche che il 24 giugno ci sarà  l’altro tappone della via Francigena con il sottoscritto e Pino come PC che dovranno calibrare una giusta miscela di ritmo/soste per portare tutti a Roma il più piacevolmente possibile). Ho un chiarimento da chiederti:
nelle 2h 30 min circa di soste che hai calcolato ci sono solo dentro le soste tecniche (per intenderci acqua, bar, pausa pranzo) oppure anche i tempi di attesa per “ricompattare” il gruppo? Te lo chiedo perché nel caso in cui le 2h 30 min fossero comprensive di tutto, sarebbe inutile diminuire le soste tecniche (in effetti non mi sembra che abbiamo perso tempo in soste particolarmente lunghe). Anzi, a mio modesto parere, la riduzione delle soste alla fine potrebbe risultare essere inversamente proporzionata ai tempi di ricompattamento. Mi spiegherò meglio. Anche se tutti i partecipanti hanno dimostrato un’ottima allenamento (non potrebbe essere altrimenti visto la difficoltà  dell’itinerario percorso) i livelli preparazione sono eterogenei e di conseguenza anche le capacità  di recupero. Soste troppo brevi potrebbe avere come diretta conseguenza di non permettere ai tutti di recuperare in maniera ottimale. E il problema alla fine emerge con il verificarsi di distacchi sempre maggiori che comportano inevitabilmente un aumento dei tempi di compattamento a cui non ci si può sottrarre. Alla fine la criticità  che emerge (chiaramente non è una critica, ma un evento imprescindibile che emerge in ogni uscita di gruppo) è dovuta a questi tempi di attesa ed è alla gestione e alla diminuzione di questi ultimi che bisogna lavorare.
Scusate per le considerazioni un po’ pretestuose, ma, ricordandomi gli studi universitari della teoria delle code in Ricerca operativa, ho voluto provare a fare un po’ di accademia!!

Grazie a tutti i partecipanti per il bellissimo sabato passato assieme


Peter K

Le 2h 30 min di fermo sono considerate il tempo totale delle mie soste.
Io, essendo uno dei due coordinatori, piu' precisamente quello di coda (ovvero chiusino), ho fatto piu' soste di altri (esempio Francesco o i primi del gruppo) perche' mi fermavo ad aspettare l'ultimo e poi ripartivo raggiungendo la parte centrale del gruppo e qualche volta anche la testa.
Concordo che dobbiamo lavorare di piu' sui "tempi morti" ovvero su quei tempi che non consentono uno svolgimento regolare dell'escursione.
Tuttavia e' da considerare che la lunghezza e il dislievello del percorso non ci hanno aiutato a tenere un ritmo sostenibile da tutti.
Ho infatti visto molte persone che erano al "lumicino" sull'ultima salita verso Montefiscone e solo la caparpieta' di tutti noi ci ha permesso di fare un'escursione di questo tipo.
La bravura del nostro gruppo non e' quella dei singoli (tra di noi cis sono dei veri marathon bikers) ma quella del gruppo nella sua interezza, ossia fare una escursione del genere portandola a compimento in 25 bikers. E questo credimi non e' cosa abituale per i gruppi ciclistici sopratutto in mtb (dove non ci si puo' nascondere nel gruppo o sfruttare la scia).



succisa


Il risultato di portare 25 persone a compiere un giro così impegnativo parla chiaro circa la bravura dei PC (senza considerare lo sforzo fisico supplementare a cui sono sottoposti i coordinatori) e anche dell’affiatamento del gruppo. Ribadisco che quello che ho precedentemente scritto era solo una considerazione che volevo condividere, in merito alla difficoltà  nel ridurre i tempi di sosta, quando la partecipazione è numerosa.
Passando poi a considerare l’altrettanto lungo itinerario della francigena da Vetralla a Roma che si svolgerà  nel pieno del periodo torrido, sono sempre più propenso a considerare l’opportunità  di tenere una media più bassa nel tentativo di diminuire i tempi di ricompattamento (e anche di fatica) a scapito chiaramente dei tempi di percorrenza (beneficeremo dell’imminente solstizio d’estate!).

» 18 anni fa


Concordo che dobbiamo lavorare di piu' sui "tempi morti" ovvero su quei tempi che non consentono uno svolgimento regolare dell'escursione.

succisa
Paolo,
vorrei porre un quesito, innazitutto a me stesso, al di fuori da qualsivoglia intendimento polemico (avrai visto ke ho diradato gli ìnterventi su questo Forum, perké voglio privilegiare la qualità  piuttosto che la quantità  degli stessi).

Cosa intendiamo per "svolgimento regolare" della escursione"?
La "regolarità ", comunque possa essere (fra)intesa, ritengo finisca per scalzare la "fantasia" [perché ineluttabilmente approssimativa o x eccesso o x difetto].

E mi spiego: in occasione del Tornimparte Day con gli amici di MTB Forum (alcuni dei quali pervenuti al luogo dell'appuntamento con ulteriori km. e dsl sulle spalle) ho voluto "provare la gamba", contemplando la possibilità  di cedimento perké reduce da una seduta di spinning davvero soggettivamente esasperata.
La gamba ha risposto bene e quando mi sono voltato indietro mi sono reso conto di avere fatto il vuoto. Ne ho approfittato per scendere a piedi a ritroso dai 2000 mt. per fare un bel servizio fotografico.
Anche alla fine ho allungato e testato, da solo, possibili varianti.

Forse avrei fatto meglio a procedere con il passo degli altri (tra i quali credo molti si siano "limitati" x stare compatti) e scambiare dei convenevoli.;
alcuni mi hanno "rimproverato" di non essere stato loquace e di compagnia.
Avevo bisogno, tuttavia, di andare in fuga (da me stesso, forse ...) x altri motivi extrasportivi.

Del resto ho potuto "approfittare" della perfetta cognizione dello stato dei luoghi, della peculiarità  delle escursioni di MTB Forum e della (in)comprensione dei compagni di viaggio.

Ovviamente in caso di escursione "ufficiale" con 20/25 partecipanti i "normali" variabili ed accidenti possono moltiplicarsi in progressione geometrica, di talchè lo "svolgimento regolare" [ke presumo conforme ai "dati perlustrati" (mi si passi il neologismo)] può tracimare in "irregolare".

E qui torno al quesito iniziale: possiamo parlare nell'ambito del "cicloescursionismo" di regolarità /irregolarità ?
Ciò ke per te e per me è "regolare" x altri potrebbe non esserlo.

Cmq non voglio trarre conclusioni (e tantomeno affrettate);
mi interesserebbe (ri)conoscere il tuo parere e, soprattutto, conoscere quello degli altri.

Ciao,
Eugenio.

succisa » 18 anni fa



Concordo che dobbiamo lavorare di piu' sui "tempi morti" ovvero su quei tempi che non consentono uno svolgimento regolare dell'escursione.

succisa
Paolo,
vorrei porre un quesito, innazitutto a me stesso, al di fuori da qualsivoglia intendimento polemico (avrai visto ke ho diradato gli ìnterventi su questo Forum, perké voglio privilegiare la qualità  piuttosto che la quantità  degli stessi).

Cosa intendiamo per "svolgimento regolare" della escursione"?
La "regolarità ", comunque possa essere (fra)intesa, ritengo finisca per scalzare la "fantasia" [perché ineluttabilmente approssimativa o x eccesso o x difetto].

E mi spiego: in occasione del Tornimparte Day con gli amici di MTB Forum (alcuni dei quali pervenuti al luogo dell'appuntamento con ulteriori km. e dsl sulle spalle) ho voluto "provare la gamba", contemplando la possibilità  di cedimento perké reduce da una seduta di spinning davvero soggettivamente esasperata.
La gamba ha risposto bene e quando mi sono voltato indietro mi sono reso conto di avere fatto il vuoto. Ne ho approfittato per scendere a piedi a ritroso dai 2000 mt. per fare un bel servizio fotografico.
Anche alla fine ho allungato e testato, da solo, possibili varianti.

Forse avrei fatto meglio a procedere con il passo degli altri (tra i quali credo molti si siano "limitati" x stare compatti) e scambiare dei convenevoli.;
alcuni mi hanno "rimproverato" di non essere stato loquace e di compagnia.
Avevo bisogno, tuttavia, di andare in fuga (da me stesso, forse ...) x altri motivi extrasportivi.

Del resto ho potuto "approfittare" della perfetta cognizione dello stato dei luoghi, della peculiarità  delle escursioni di MTB Forum e della (in)comprensione dei compagni di viaggio.

Ovviamente in caso di escursione "ufficiale" con 20/25 partecipanti i "normali" variabili ed accidenti possono moltiplicarsi in progressione geometrica, di talchè lo "svolgimento regolare" [ke presumo conforme ai "dati perlustrati" (mi si passi il neologismo)] può tracimare in "irregolare".

E qui torno al quesito iniziale: possiamo parlare nell'ambito del "cicloescursionismo" di regolarità /irregolarità ?
Ciò ke per te e per me è "regolare" x altri potrebbe non esserlo.

Cmq non voglio trarre conclusioni (e tantomeno affrettate);
mi interesserebbe (ri)conoscere il tuo parere e, soprattutto, conoscere quello degli altri.

Ciao,
Eugenio.

Tipsy

Per me un'escursione regolare puo' essere che si parte e si arriva nello stesso numero senza perdersi nessun biker per strada.
Siignifica quindi che tutti si sono livellati al livello medio dei partecipanti. Poi e' chiaro che ognuno puo' essere libero d'interpretare una salita o una discesa come megli crede al massimo delle sue possibilita'.
Io e Magistri per esempio ci siamo lanciati in due piccole sfide su due salite, quella di GDC o quella di Montefiascone cosi' tanto per sfotterci un po sull strada del ritorno.

Fino a 2 anni fare un'escursione con pedalando di 120 km e 1700 m di dislivello avrebbe significato 2 giorni pieni. Ieri, abbiamo impiegato 9 ore circa.
Questo significa per me "regolare", cioe' una media di percorrenza ragionevole.
Per la statistica significa >13km/h lordi, ma con i tempi di percorrenza netta abbiamo tenuto circa 18 km/h.


max69 » 18 anni fa
Io non c'ero ma vorrei dire la mia vista l'uscita di domenica.
Nel nostro gruppo c'e' chi va piu' forte in discesa chi piu' in salita e nelle uscite e' giusto non nascondere le nostre peculiarità , l'obbiettivo di ognuno di noi deve essere quello di migliorare uscita dopo uscita, anche rischiando uscite un po sopra le nostre capacità , obbiettivo dei piu' bravi deve essere quello di infondere fiducia e mentalita', in modo da rendere il gruppo sempre piu' omogeneo. Domenica ad Ovindoli e' stata una delle piu' belle uscite che ho fatto, gruppo compatto, affiatato e allegro e con la voglia di arrivare nonostante tutto. Non c'e' stata quasi nessuna sosta tranne quelle inevitabili.
Insomma gran bella uscita.
Ciao a tutti

Moderatore: fabioman, gerpas