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6 marzo Rando 200 di Nerviano ovvero ...il Succisa nelle Risaie


succisa » 13 anni fa
Un po' di prefazione....

il giorno prima massaggio muscolare al Parco Nord in compagnia di 2 graziose e brave pedalaniane

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succisa » 13 anni fa
Un po' di foto...

In attesa di partire

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Tecnologia del nord

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Via ...si parte..

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Sfinito all'arrivo

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succisa » 13 anni fa
IL SUCCISA NELLE RISAIE

Nerviano, prima Rando della stagione 2011, con il pensiero agli amici che stanno lottando in quel di Nettuno per conquistare, alcuni di loro, la prima certificazione Audax Internazionale della loro attività  ciclistica.
Non mi aspettavo tanta partecipazione, eravamo in piu’ di 300 randonneur, nonostante le preiscrizioni si fossero fermate ad 80 unità . E’ sempre una festa vedere alla partenza tanta gente schierata e la grande affluenza mi fa ben sperare di trovare il gruppetto giusto per riuscire a fare la rando in tutta tranquillità .
Rimango stupito dalla tecnologia, codice a barre applicato sul cartellino, un veloce bip fatto dal lettore e.... via, mi sono sentito un po’ ... spesa del supermercato...
Non ho nelle gambe i 200 km e nelle ultime 2 settimane non ho fatto nessuna “rifinitura”, per cui mi presento al via con la solo la mia forza interiore e con la testa di chi è deciso a combattere fino allo stremo, dovrò fare una rando ragionata, d’esperienza, sfruttando tutte le mie conoscenze ciclistiche e prestando tantissma attenzione a non lasciare nulla al caso. Essendo partiti molto frazionati i gruppi fanno fatica a formarsi, mi aggrego al primo che passa ma viaggiano piuttosto lenti, sui 27-28 km/h, cerco di farmelo andar bene lo stesso, ma dopo circa 20 km, per fortuna, ecco che arrivano i gruppi gajardi, mi sfilano sul fianco sx, viaggiano sui 38 km/h, appena trovo un buco mi ci butto dietro. E’ fondamentale scegliere il gruppo giusto, non deve andare troppo più forte di te perche’ sennò ti fanno scoppiare presto, non deve essere troppo lento perchè sennò non arrivi mai. Scelgo un gruppo di Sesto S. Giovanni che ha 3-4 componenti che sono delle vere bestie del pedale ma anche un paio di elementi che viaggiano piu’ o meno come me, saranno loro il mio “passaporto” per Nerviano. Arriviamo al primo controllo, 50 km, in poco meno di 2 ore. Ho diviso la mia rando in 4 settori proprio da 50 km ciascuno, sono quindi al primo quarto, ne mancano ancora 3, cosa saranno mai? Se non sapessi cosa significa una rando, direi una passeggiata, ma dato che lo, sono anche conscio che le difficoltà  aumenterenno in maniera esponenziale al passare dei km, quindi non mi illudo e cerco di non mollare la ruote dei sestesi. Il gruppo non presenta mai gli stessi componenti, alcuni si staccano, altri vengo raggiunti e si accodano, è un continuo cambiare di elementi, bisogna prestare sempre molta attenzione, sia perchè viaggiare per 8 ore con le ruote a 10 cm da quelle del ciclista che ti precede non è per nulla facile eppoi perchè si deve prestare massima attenzione a non farsi scoprire in un buco, difficile poi da recuperare. Finalmente sono nelle risaie, una novità  per me, questi grandi campi coltivati, in questa stagione sembrano delle distese immense di fango ma a primavera sarà  tutt’altro paesaggio ed arriveranno anche gli sciami di zanzare che mi dicono rendono impercorribili queste zone.
In questi lunghi vialoni si possono tirare i rapportoni che uno vuole, basta averne la forza….e la mia sta già  in riserva….sento i primi morsi dei crampi e siamo solo al km 100, cioè a metà  dell’avventura. Mette male, anzi malissimo, i ragazzi del pedale sestese non accennano a mollare il passo e per fortuna che dopo 10 km arriva in località  Colpenchio, il secondo controllo che mi permette di tirare un po’ il fiato.
Peccato che in questi controlli non ci sia vicino un bar, un bel caffè mi manca proprio, ma fermarmi da qualche altra parte non è proprio il caso, rischierei di perdere le preziose ruote dei sestesi. Ancora risaie ma questa volte le strade sono più strette ed anche più tortuose con una serie infinita di curve e questo rende difficile tenere le ruote di chi ti precede. Siamo un gruppone di una cinquantina di elementi, sembriamo uno sciame di girini impazziti, una formazione di storni slanciati nel cuore della Lomellina, poi….il caratteristico passaggio del Ticino sul ponte di barche, occhio ..rischio di andare lungo un paio di volte, le assi di legno e i longheroni di acciaio rendono difficilissimo questo attraversamento, per fortuna non piove e quindi non sono viscidi, sennò sarebbe stato veramente difficile.
Sono intorno al km 160, i crampi hanno preso possesso di entrambe le mie gambe, non mordono solo le cosce ma anche i polpacci e praticamente mi inchiodano i movimenti, soffro ma tengo duro, non posso mollare ora, con praticamente le lacrime agli occhi continuo imperterrito a spingere sui pedali, poi passerà  â€¦mi dico ed infatti dopo poco tutto finisce e riprendo una pedalata più serena. Finalmente il terzo ed ultimo controllo, la Cascina Bullona a 195 km di percorso compiuti. Mizzica, ma se siamo qui con questo chilometraggio quanti ne mancano all’arrivo ? E’ meglio che non me lo chieda, spero solo di rientrare nei 220-230 km. In effetti quanto mentalmente ti “tari” per un traguardo è poi terribile sapere che devi ancora farne un 10% in più, però le rando sono affascinanti anche per questo. Vedi gli amici di Sesto che riprendono il tragitto, io ancora mi sto sistemando e perdo le loro maglie, li vedo a 200 m ma capisco subito che da solo non potrei mai riprenderli. Mi avvio quindi in solitaria a concludere questa rando, ancora ho buone energie, viaggio sui 28-30 km/h, quindi abbastanza discretamente, quando all’improvviso …..a circa 5 km da Nerviano, mi si affianca un gruppone di ciclisti, viaggiano a 10 km più di me, mi ci aggrego, mi sento come risucchiato da un tornado ed in un battibaleno siamo al centro di Nerviano.
E’ finita la prima rando del 2011, ho cambiato i luoghi abituali di pedalata ma la fatica è sempre la stessa, ottima ed abbondante.

ZZ » 13 anni fa
Grande Paolo!!! Bel resoconto....la prossima volta non te ne andare da solo però eh?

olmetto » 13 anni fa
Complimenti Paolo!

A leggere il resoconto mi son venuti i crampi al pensiero della fatica.....il che per me basta a giustificare tutti i complimenti più che meritati per chi si butta in queste "avventure".


astino » 13 anni fa
Paolo... ti dispiace se rubo i tuoi resoconti dal sito e li pubblico per un sicuro best seller?? 43

Bellissimo racconto!!
Ma quante volte ti ho detto che il giorno prima non devi andare a fare il piacione con le ragazze a Parco Nord?? shine

PIRATA » 13 anni fa
Bellissima la foto delle due splendide Pedalandiane.

Complimenti a Succisa per l'impresa.
Aggiungo, sto posto mi sta venendo voglia di pedalarla.
Pirata

Superkucco » 13 anni fa
Grande Paolo!!! Anche a me sono venuti i crampi al pensiero della fatica.......bel racconto che ti fa vivere l'impresa!

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