bellissima gara, peccato che qualcuno mancava e mancava pure il gazebo e senza , sembravamo uno dei tanti team.
penso di aver fatto una bella gara, al max delle mie capacità ,forse pure con la varicella in incubazione ma non contagiosa(domenica prossima è prevista la maglia a pois) e dopo 2 giorni da un leggero stato influenzale.
la giornata non inizia benissimo con il freno a disco posteriore che non frena per buoni 5 minuti prima della gara e il cambio che fa le bizze, poi tutto torna ok.
la griglia è il solito film dei furbi che tentano di scavalcare,tanto 15 minuti di penalità sono niente e tutti pur di guadagnare un metro ammazzerebbero pure la madre il 10 maggio.
griglia 1 fino a 350 e logicamente io che sono gastone ho il pettorale 351!!!
nella fase iniziale si crea qualche intoppo, ma quest'anno parto più allegro avendo proprio allenato la partenza a tutta e riesco a gudagnare qualche posizione ed evitare l'imbottigliamento dello scorso anno sulla via sacra, però si scende comunque.
giunto al bivio marathon applico la teoria malsana del buon succisa che funziona sempre, cioè non ci pensare proprio alla granfondo.
così giù verso il cimitero di lariano per la discesa su mattoni spacca ossa e poi su verso l'artemisio dove incontro un tipo che ci conta e mi dice che sono 73°, evviva, ma sarà vero??
l'acqua scarseggia, il caldo si fa sentire e i ristori appaiono come miraggi anzi non si vedono proprio e così per ben 2 volte mi fermo a fare il pieno alla borraccia, meglio 1 ' in più che a secco.
il tizio del ristoro pensa bene di darmi l'acqua fredda della fontana che ingurgito all'istante e ancora ora ho un forte mal di pancia.
per circa 1h inizio "l'elastico" con gli altri biker, guadagno in salita e vengo risuperato in discesa e qui devo migliorare.
giunto a metà dell'artemisio arriva un primo crampetto che gestico continuando a pedalare, poi è la volta della salita in verso la cresta, lì i biker che si piantano sono tantissimi, i crampi fanno decine di vittime alla volta, così continuo senza strafare.
giù per la direttissima con i compagni d'avventura che finalmente hanno lo stesso mio passo , i bravi discesisti sono scoppiati poco prima.
giunti verso il vivaro inizio a recuperare sul terreno dove forse vado meglio, quello che più mi ricorda il piattume della pineta di ostia dove mi alleno , le gambe non girano benissimo(forse pure la gomma posteriore sgonfia) ma gli altri vanno alla metà .
le gambe iniziano a riprendersi e così aumento ancora il ritmo, forse azzardo , penso di farcela e pur con qualche crampetto taglio il traguardo in circa 3h57!!!
per mangiare la fila è interminabile al punto che rinucio.
la dura realtà è che ho mangiato tanta di quella polvere che ho il viso di un minatore.
stanco, anzi cotto mi avvio verso casa, convinto di aver fatto qualcosa di grande nel mio piccolo.
ma come sono arrivato???