Rega' che ve posso di'?
Che sono contento e soddisfatto della ripresa fisica e del risultato ottenuto in gara, considerando il così breve lasso di tempo intercorso tra l'incidente e ieri.
A livello organizzativo devo dire che non ho visto altre gare così ben segnate e seguite dal personale qui nel Lazio come questa (in altre regioni non ne conosco a sufficienza per potermi esprimere). Anche il pasta party è stato perfetto, nonostante la pioggia che è venuta un po' a disturbarci.
Ecco, la pioggia. L'incognita in gara.
Finché è solo piovuto non c'è stato problema, anche perché non è piovuto molto. Il vero problema, e differenza, l'ha creato il fango argilloso che ad un certo punto abbiamo incontrato e non ci ha dato scampo, blocco totale delle ruote, almeno per me. Avendo montato all'anteriore una stupenda NobbyNic 2.25 tubeless, gonfiata a 1.8, dalla tenuta superlativa sulle roccie e sassi di Fiuggi, il fango si accumulava sull'archetto della forcella in un modo pazzesco. La sezione da 2.25 passa molto, molto vicino all'archetto, ragion per cui l'accumulo di argilla era garantito.
Ben più di una volta ho dovuto scrostare dalla forcella una specie di "bucchero etrusco" di 20 cm di diametro che si formava ogni 2 metri di bici portata a spinta, non parliamo proprio di pedalare. La gomma si "rivestiva" di uno strato di circa 2 cm di fango in modo quasi istantaneo e, inglobati nello strato, si attaccavano pure dei sassetti che decoravano il tutto a mo' di mosaico preistorico. Insomma una cosa mai vista prima.
Non parliamo poi di quello che si attaccava sotto le scarpe, sembrava di avere delle ciaspole di fango!!! Purtroppo questi sono imprevisti che possono capitare e quando accadono "a chi tocca nun s'engrugna"... Certo il fatto è che ha rovinato la gara a tutti quelli che sono incappati nell'argilla al momento sbagliato. Per quanto mi riguarda avrò perso complessivamente almeno 20 min. considerando tutte le fermate ed i rallentamenti per evitare di cadere nonché i rallentamenti dovuti al non riuscire a riagganciare le scarpe ai pedali, o durante le discese per evitare pericolosi slittamenti. Per questo motivo sono stato agganciato da Lobo (che però poi ha bucato eh eh eh, giustizia divina) e ho perso contatto da Janto col quale ero stato parecchio insieme fino a quel punto.
Peccato perché il tracciato, per me una novità assoluta, è veramente molto bello, con stupendi panorami sulla valle, purtroppo non goduti appieno a causa della tensione competitiva.
Fisicamente ho perso molta potenza rispetto ad inizio stagione ma l'agilità per fortuna l'ho più che ripresa (salita asfaltata dello Scalambra -10/17%- fatta col 22/34 a 80/88 pedalate per tutto il tempo con il cuore mai oltre il fondo medio). Se ne riparlerà per la prossima stagione. Adesso manca solo Fondi e vedremo subito il paragone ma visti i trascorsi non penso possano insidiare Fiuggi a livello qualitativo.