Secondo giorno03.01.09
La mattina mi alzo e guardo subito fuori : un cielo di piombo che tocca terra , pioggia fina e fitta , temperatura credo sui 5-6 gradi , “ecco vieni al sud che non fa freddo e c’è il sole !†mi viene da ridere , credo più per una crisi nervosa , perché lo so che qui di fronte c’è la finestra aperta dei balcani da dove arriva il gelo polare .
Ci pensano i miei nipoti a tirarmi su “Dai zio andiamo comunque in bici!†, non ho fatto i conti con loro , svizzerotti tutti d’un pezzo e abituati ai climi continentali , questo tempo per loro è quotidianità .
Alle 10 siamo in bici con io che apro le danze e mi becco addosso tutta la discesa di Matera , gelida e bagnata al 12% , sul volto mi arrivano le gocce che mi si appiccicano come fossero puntine da disegno !
Per stare nei tempi ci facciamo subito 37 km per arrivare a Gioia del Colle ai 27-28 di media , il paesaggio non è come il giorno prima , si va verso la Puglia ed i suoi muretti a secco in un oceano di ulivi , ma sarebbe meglio dire in un oceano d’acqua !!!
Uno stop breve per rifocillarci , al bar troviamo poco , l’uomo ci dice “mi sono rimasti questi 5-6 cornetti , quanti ne volete ?†– “TUTTI !†gli rispondo io , un breve conciliabolo sulla strada da prendere e poi via per altri 26 km fino ad Alberobello ed i suoi famosi “trulli†. Che bella sensazione risalire in bici tutti belli inzuppati fino al midollo , nonostante i materiali tecnici wind-gore – tex … all’una circa siamo nella area storica dei famosi Trulli , patrimonio mondiale dell’Unesco , valeva la pena visitarli , ci infiliamo poi in una focacceria al caldo , anche qui breve sosta . Fermarsi troppo equivale a non ripartire più , in sella di nuovo con le stesse belle sensazioni di prima : acqua dentro , intorno , e sopra .Ancora 25 km per arrivare alle Grotte di Castellana , fatti i calcoli arriveremo verso le 15 e non ricordo quando parte l’ultima visita guidata , quella lunga , di due ore con la “Grotta Bianca†una camera carsica in cui il carbonato di calcio è praticamente allo stato puro e dona un candore eccezionale alle stalattiti e stalagmiti presenti nella cavea .
Arriviamo in tempo ma le visite in realtà continuano fino alle 17 , per chi non conosce le Grotte di Castellana il consiglio è di visitarle assolutamente , uno spettacolo unico al mondo (15 euri però !) .
All’uscita delle grotte ancora piove ! sono le 17 per la stazione ci sono gli ultimi due Km da fare , arriviamo che il display segna 5 gradi ! E’ finita … ci appiccichiamo come sanguisughe ai termosifoni in ghisa della piccola sala d’aspetto , sul treno ci cambieremo , ma giusto per formalità l’acqua ci è arrivata dappertutto .
Da qui in poi i nostri problemi saranno solo con i capotreni e le nostre bici , la rete ferroviaria delle FS qui è sostituita da reti locali : le ferrovie del sud est (FSE) e le ferrovie appulo-lucane (FAL) , le carrozze non sono attrezzate , pochi vanno in bici .
Il Castellana-Bari ( FSE ) con qualche patema d’animo va , il Bari-Matera (FAL) ce la vediamo brutta assai , alla fine ci salviamo con lo smontaggio delle bici , tenute tra loro con le camere d’aria di scorta e la catene antifurto .
Arriviamo in albergo alle 21 di sera dopo 11 ore , non piove più , ci facciamo una doccia e andiamo a cena per mangiarci quasi tutto quello che c’è nel ristorante .
Un’avventura durata 89 km con 600 mt di dislivello e molte cose viste e visitate , sono stupito dalla freschezza ed energia dei miei nipoti , il loro entusiasmo ed interesse per tutto quello che c’era da vedere , da capire … mia sorella è una donna fortunata