Il Gruppo MTB Pedalando si è presentato a questa gara marathon tra l’ Umbria e la Toscana, con quasi tutta la cavalleria schierata, addirittura alcuni fanti (mm883 e carlomagno) erano stati assoldati per completare lo schieramento dei cavalieri, mentre solo Miky era stata lasciata nel reparto della fanteria. Il gruppo era composto da Giampi, Molmau, Mm883, Carlomagno, Lobo, Succisa, Pininfarina, Ilbaronerosso che gareggiavano nel marathon, miky invece nel gf, assenti giustificati Carraro ed Ugo impegnati nell’escursione ufficiale della villa romana della Fontanaccia, mentre invece Morbido era impegnato nella conversione al cristianesimo della figlia maggiore.
Già alcuni giorni prima, alcuni componenti del gruppo (giampi e succisa), avevano iniziato a piantare le tende in quel di Castiglione del Lago e a fare delle prescout per cercare di conoscere meglio i luoghi della battaglia. E’ pero al sabato che arriva tutta la truppa ed il centurione Pininfarina invita tutti nella sua villa rustica di vacanza. Per l’occasione assolda la mamma che dal pomeriggio inizia la lavorazione della pasta per le fettuccine fatte rigorosamente a mano. Presenziava alla cena del sabato anche il numida Lagavulin. La cena è composta da un primo piatto (fettuccine fatte a mano) con due tipi di sugo, uno a base di ragù ed il secondo di piselli ed asparagi per poi proseguire con un arrosto contornato da piselli ed insalata dell’orto, il tutto annaffiato da brocche di vino lacale sia rosso che bianco. Le libagioni finiscono con una crostata preparata dalla sapienti mani del legionario mm883 e da una serie di dolci secchi locali, anche questi annaffiati da dei muffati della zona etrusca di Orvieto.
Solo per questa cena e per la simpatia che traspirava nel gruppo, valeva la pena di esserci.
Ognuno dei partecipanti alla gara ha le sue ragioni per essere schierato il giorno dopo ai nastri di partenza:
Lagavulin e Giampi devono dimostrare che sanno occupare le prime posizioni di classifica anche in una gara del Centro Italia dove i bikers sono notoriamente più preparati rispetto al Lazio,
MM883 vuole mettersi alla prova su un percorso marathon,
Lobo, deve trovare gli stimoli di una gara anche senza la presenza di Janto,
Carlomagno, vuole provare a sfidare tutte le regole della preparazione sportiva, presentandosi al via completamente privo di allenamento, cimentandosi nel percorso marathon e cercando pure di arrivare vivo al traguardo,
Succisa, anche contando su una preparazione approssimativa, deve riscattare gli schiaffi presi nelle gare precedenti da Lobo, MM883 e
Molmau e capire dove può arrivare tra 1 mese in vista del Campionato Italiano Marathon,
Molmau, che deve capire se la cura Juri sta portando benifici oppure no,
Pininfarina che percorrerà il percorso con davanti delle visioni mistiche che solo lui potrà interpretare,
Ilbaronerosso che da buon presidente del gruppo, partecipa con il suo nuovo mostro da gara,
ed infine Miky che si cimenterà per la prima volta in un percorso di gara.
E arriva il giorno della battaglia…..foto di rito e via si parte, prima a velocità controllata sulla ciclabile dell’aereoporto e poi a Borghetto, si inizia a fare sul serio. Già sulla prima rampa sento degli strappi alla catena con il rapporto centrale del cambio, porca miseria, devo fare ancora 70 km, sicuramente mi si rirompe la catena come nelle precedenti gare. Cerco di limitare i danni, entra solo il rampichino (32*34) ed il padellone dai rapporti centrali a scendere, tutti gli altri sono inutilizzabili. Opto per corto, così non posso andare avanti, però le sensazioni che vengono dal mio corpo sono comunque buone, la gamba gira, arrivato alla deviazione marathon/gf non ci penso nemmeno 1 sec. a voltare a dx per il corto e proseguo sul lungo. Lo sapevo, ho proprio ribrezzo per la gf! I continui saliscendi mettono a dura prova i miei garretti, potrei fare meglio ma in queste condizioni è meglio che limito i danni e cerco di arrivare al traguardo. So che davanti a me, a parte Giampi che fa gare a parte, Molmau non l’ho visto in patenza, ci sono Mm883 e Lobo, quest’ultimo lo raggiungo intorno ai 50 km mentre aveva qualche problema con il magnete, ora non rimane che puntare verso il traguardo confidando sulle mie maggiori doti di resistenza rispetto a Mm883.
Fino all’ultima salita, intorno al km 52, la gara sembrava svolgersi in maniera tranquilla, i crampi non si erano ancora fatti sentire e le senzazioni erano buone. Ora manca solo un paio di km di salita, poi discesa ed infine 10 km di pianura asfaltata, e’ fatta mi dico, forse con un pizzico di ottimismo. Inizia la salita di Monte Buono, bene l’hanno pure spianata, meno male …inizia la sassara, non me la ricordavo così ignorante, decido di scendere dalla bici per non stancarmi troppo, inizio a scendere, bene è fatta, ora discesa e poi pianura….ma cavoli hanno cambiato il percorso…la strada inizia a risalire forse anche più di prima fino a che no arriviamo ad un bel viale alberato dove decido anche lì di proseguire a piedi, bene, forse e’ finito questo incubo, spiana, scende leggermente ma è solo un’illusione e la strada inizia nuovamente a risalire in un single track tecnico e allora decido che per la terza volta è più salutare meglio mettere piede a terra e proseguire a piedi. Capisco che siamo al gpm perché incontro 3 ragazzi dell’organizzazione ed uno ha in mano una telecamera per registrare i passaggi. Ora tutta discesa, peccato che non riesca a godermela perché troppo stanco e la discesa troppo tecnica. Arrivo sulla strada asfaltata, mancano ancora 9 km ..di passione. E’ la parte che non ho mai sopportato, non sono un passita e la full (che fino ad allora mi era stata utile) si trasforma in un mezzo difficile da spingere fino al traguardo. In questi nove km si rischia di buttare alle ortiche quello di buono fatto finora. Le gambe iniziano ad indurirsi, per fortuna mi superano solo in due e taglio il traguardo con le forse ridotte al lumicino.