La discesa dal Baranci è tecnica ma breve, risupero Leo ed insieme percorriamo la ciclabile di Sesto verso la temibile Croda Rossa... breve sosta al ristoro di Sesto e poi giusto il tempo di ammirare la bellissima valle con relativo torrente che si inizia a salire... la salita della Croda Rossa è per me sicuramente lo scoglio maggiore della giornata per via delle elevate pendenze, per lunghi tratti superiori al 20%... mi concentro per mantenere il cardio sotto soglia ed appena vedo che sale troppo, proseguo a piedi come da programma... tra una camminata ed una pedalata la vetta piano piano si avvicina... a tre quarti di salita mi raggiunge e supera Fabio con il quale ci diamo appuntamento al ristoro in cima... eccolo, finalmente è arrivato, sono stanco e senza più acqua nella borraccia... parcheggio la bici per un migliore accesso all'affollato ristoro... siamo esattamente a metà gara, 60 km fatti dei 120 e 2.000 mt di dislivello dei 3.800 totali... Fabio non lo vedo, ma faccio il pieno di the, coca-cola, angurie, banane e riempio la borraccia... riparto per un ultimo breve tratto di salita, per poi buttarmi giù in discesa... la discesa è particolarmente tecnica in alcuni tratti, ma la Scalpel con ammo tutto aperto si comporta splendidamente e scende senza difficoltà , ripasso Fabio in velocità , un piccolo timore per una foratura all'anteriore subito richiusa dal lattice e raggiungo il passo di Montecroce... ennesima sosta al ristoro, stavolta interamente a base di Coca-cola... mi raggiunge anche Fabio con il quale riparto tra una chiacchera e l'altra, manco fossimo in gara... la salita verso la Malga Nemes e tutta la successiva lunga discesa verso San Candido le conosco alla perfezione, le ho fatte tante volte, ultima delle quali 2 giorni prima con tutta l'allegra brigata di Pedalando... Fabio in salita ha un passo decisamente maggiore e lo lascio andare, presto inizia il falsopiano in discesa ed inizia il divertimento... lo spettacolo intorno a me è come al solito fantastico, la vallata verdissima, imponenti le vette alla mia sinistra, una vera goduria... alcune persone in salita a piedi controsenso non sanno quello che rischiano... la Scalpel fila come un treno pennellando le curve ed arriva presto il tratto più pendente dove c'è un poco di traffico, superato senza troppe difficoltà ... arrivo infine al ristoro di San Candido dove trovo Fabio e la mia efficente assistente... cambio maglietta, borraccia, ecc. ecc.... riparto qualche minuto dopo Fabio per l'ultimo tratto in leggera discesa verso Versciaco e mi preparo alla salita della Malga San Silvestro, l'ultima impegnativa e la più lunga, 9 Km, ma pedalabile e con pendenze accettabili... subito prima della salita trovo l'asfalto bagnato... accidenti, mi sono completamente dimenticato delle possibilità di pioggia nel pomeriggio e mi sono anche dimenticato di farmi dare l'antipioggia da Daniela a San Candido... tornare indietro al ristoro è impensabile, spero nella buona sorta, magari la spruzzata d'acqua è finita... appunto, appena inizio a salire comincia a piovere, prima in maniera molto leggera, poi con più insistenza... mi fermo e metto l'antivento Pedalando, non è impermeabile ma è giù qualcosa... la pioggia aumenta di intensità , ora piove veramente forte... mi fermo sotto una provvidenziale tettoia di una casa... arrivano altri biker, alcuni proseguono altri si fermano... non so cosa fare... arriva un assistente di gara e ci comunica che secondo la sua esperienza la pioggia sarà breve... sì, ma quanto breve??? I minuti passano e non accenna a diminuire... potrei attendere Joy, so che è indietro, ma non so "quanto" indietro... altri minuti passano... l'intensità sembra diminuire... sì, adesso è decisamente diminuita, o ora o mai più, mi avvio... purtroppo anche se la pioggia è più leggera, l'acqua è inesorabile, in breve sono tutto bagnato, zainetto incluso...