Bitume.
207! Esattamente 207 chilometri d’asfalto! Un’alienazione mentale, un abbandono per ogni tipo di raziocinio ed una pedissequa analisi dei componenti!
Quello che mi piace di più è quello a trama grossa, nero intenso, con grossi pezzi valutabili tra il mezzo centimetro ed il centimetro, dove l’acqua scorre attraverso senza lasciare pozze, ben compattato dal rullo, che conserva ancora l’odore del derivato da petrolio, e sul quale la striscia bianca salta più all’occhio! Su di esso le coperture gonfiate ad otto atmosfere emettono un caratteristico suono pieno e roboante come una tassellatura da mountain bike.
Un piccolo gradino, un piccolo sobbalzo e cambia lo scenario. Ora è il turno di quello bianco, quasi cemento, in esso sono contenuti maggiori elementi calcarei, il tempo e l’uso ne hanno compromesso la porosità , di lui mi fido meno, mi piace di più però a livello estetico, ha una sua anima, più ondulata, più mossa, addirittura con qualche crepa, è lui che si adatta al terreno e da l’impressione di essere meno invasivo.
Col passare delle ore perdi il conto su quante varietà di colorazioni possa scorrere la tua ruota anteriore, qanti tipi di ghiaie e sabbie sono disciolte nel conglomerato bituminoso, forse sono una caratteristica delle cave o delle montagne che attraversi, un ulteriore segno che controddistingue i centri abitati che oltrepassi.
Ti perdi proprio quando provi a mescolare i colori dell’asfalto con le ruote che ti precedono, con il rosso delle coperture di Cannafumaria oppure quelle con la righina blu di Pino.
E proprio su quel tratto di bitume che stai attraversando adesso, poco fa è stata sparsa la grinta di Ruotalibera, la simpatia di Centurione, la signorilità di Zio Z, l’ardire di Mimmogingko, la generosità di Morbido, l’agilità di Giampi, l’esperienza di Folder, la capacità coordinatrice di Robyone.
Senti che già tutto è lì……. e a volte non serve neanche alzare la testa per guardarsi intorno!
Grazie a tutti per la compagnia e alla prossima