Se avete 5 minuti, ho recuperato questo pezzo dal mio archivio di "sensazioni", mi fa piacere condividerlo con Voi amici di forum.
Nel 2003 sono alle prime armi, sia come biker che come resoconti, quindi abbiate comprensione.
Dal 2003 sono cambiate tante cose ma sopratutto gli amici di Scanno hanno imparato ad andare in discesa (e pure bene)!
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RAMPILONGA, La partenza al freddo, la folla, il Lusia, la fatica e l’adrenalina
La Rampilonga e’ la “gara†di mtb più importante che abbiamo in Italia, e’ la “gara†per definizione, e non a caso arrivata alla sua XV edizione vede ancora la partecipazione di più di 4.000 iscritti. Che cosa ha di particolare la Rampilonga ? Cosa fa iscrivere 4.000 persone a faticare su una fettuccia di strada sterrata? Non e’ una marathon, non e’ un cross country, e’ la gara più race che sia mai stata pensata. C’e’ tutta l’essenza della mountain bike: 1) salita tostissima – 9 km, 1.100 m di dislivello - 2) discesa scorrevole 3) mangia e bevi in pianura 4) salita pedalabile 5) discesa tecnica , il tutto racchiuso in 40 km di pura adrenalina.
Sono alla fine della mia prima stagione di mtb, ho disputato 9 gare da inizio anno e il mio fisico e’ piuttosto affaticato per le fatiche fino ad ora sostenute. Ma appena entrato nella griglia dei partenti, più scorrono i secondi allo start, più i battiti del mio cuore salgono. Bang ecco ci siamo, si ricomincia! Parto per ultimo della mia griglia, dietro di me solo gli escursionisti che partiranno tra 15 minuti. Ma appena la strada diventa sterrata e la salita cominicia a “sentirsiâ€, ecco lì che il mio corpo ed i miei muscoli iniziano a svegliarsi, hanno come un sussulto che li fa muovere ed allora dal fondo comincio a superare gli atleti che mi stanno davanti. Ma mi trovo in una situazione nuova alla quale non ero abituato: come supero? E’ una fila interminabile di bikers che si snoda su tutti i 9 km della salita del Lusia. E’ un fiume di ciclisti che suda e fatica su questa bellissima salita e lì su in cima al Passo della Cune ci sono i tifosi , non di quelli che stanno lì a vederti e basta ma di quelli che incitano dal primo all’ultimo concorrente e scommettono se riuscirai a fare l’ultimo strappo in salita in bici e ti incitano per fartelo fare ancora più velocemente. Superare gli altri bikers è veramente un’impresa, non c’e’ interruzione di continuità tra i concorrenti che si snodano sulle due tracce di strada sterrata. L’unico modo è superare al centro della carreggiata, ma alcune volte è occupata pure questa. Mai vista una cosa simile!
Poi inizia la discesa scorrevole e veloce. Noto con piacere che in pochi mi superano ed anzi, sorpasso pure qualcuno. Significa che sto migliorando anche in discesa ed era ora dopo gli innumerevoli “bottiâ€! Ma attento, stai sempre concentrato, la discesa non ammette errori e a quella velocità ogni respiro può farti variare la direzione della bike e farti finire tra i pini. Bella questa discesa, una carrareccia tra i pini maestosi e fieri, ma nessuno li guarda , tutti hanno gli occhi solo sulla strada. Io comunque, un’occhiata ce la butto! Stupendi e fieri chissà cosa penseranno di tutti questi “fenomeni†che gli passano accanto a velocità di jet ?
Poi inizia il mangia e bevi in pianura tra Moena e Soraga lungo le due sponde del torrente Avisio. Ma non va , e lo vedo da come mi superano gli altri bikers. Non ho la grinta di quest’estate anzi mi fermo pure per una “sosta tecnicaâ€. Non vedo l’ora che arrivi il secondo ristoro per sgranocchiare qualcosa, tipo frutta secca, arance e limoni. Questo significa che la mia testa è fuori gara , che il mio spirito è appagato di tutto quello fatto fino ad ora. E di fatto e’ proprio così, dopo l’IRONBIKE mi sono sentito completamente appagato ed ora mi interessano le escursioni. Solo lì riesco a trovare gli stimoli giusti.
Ma iniziano ora le ultime due salite. Dai prova a vedere se riesci a riprendere le maglie arancione degli amici di Scanno. Approfitta delle ultime rampe per avvicinarti e nell’ultima discesa vai a tutta. In salita, ecco questo è il mio terreno, lì riesco a trovare ancora lo spunto dei giorni migliori. Gli altri bikers dopo 30 km sono al lumicino, io no, sono fresco e lucido come appena partito. Forza, dai tutto su queste due ultime fatiche! Arriva il pavé, il pezzo più duro di tutta la salita, scendono tutti, ma io no! Scalo un rapporto e vado su come una fucilata. Ecco che sale, la riconosco, la sento. Superato il pavé scalo ancora di un rapporto , ecco inizio a trasformarmi nella solita bestia da gara che non guarda in faccia nessuno, che non osserva la bellezza dei posti dove transita, che pensa solo a dove mettere la ruota anteriore. L’adrenalina sale ancora, e’ a buon punto! Giù nella discesa finale , un tornante a gomito e sei nel più pazzo budello che ti potessi trovare. Un metro di larghezza , fatto di radici e sassi . La traccia tutti seguono la traccia lasciata dagli altri bikers, ma ormai l’adrenalina ha preso tutto il mio cervello. Tutto fuori traccia, gomitate, spinte, tutto fuori sella. Forza, gli scannesi su questa discesa avranno iniziato a tirare i freni dalla prima curva. Non possono essere lontani, se non li raggiungi qui gli ultimi due km sono di discesa scorrevole e non ce la farai più a riprenderli. Mi stupisco di me stesso di come riesco a scendere su questa discesa. Ma eccoli sono lì , ci sono riuscito , li ho ripresi . Un saluto e via, ormai l’adrenalina e’ completamente padrona del mio cervello. Non ce la faccio a fermarmi e stare con loro. Troppo bella questa discesa : tecnica nel primo tratto , scorrevole nella seconda parte. Adesso basta non spingere più , cosa cambia tra 1650° e 1660° ? Rientra nella normalità , lascia l’adrenalina sui monti, riporta a valle il tuo corpo integro.
Ultima curva sul prato, ultimi cento metri, rapporto da velocista e sprint con urlo. Ma non e’ dolore e’ gioia! Gioia per aver completato la gara, gioia per quei posti meravigliosi, gioia per questi pini alti e fieri, gioia per tutte le persone che mi hanno incitato, gioia per le persone che mi sono state vicino anche se a molti km di distanza, gioia per gli altri bikers che sono stati con me. Gioia per tutto!
Mi sa che il prossimo anno la rifaccio.
Moena, 14 Settembre 2003
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