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VAL DI FASSA BIKE 2010 - Campionato Italiano Marathon 11-12 Settembre


succisa » 14 anni fa
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Le iscrizioni (1650) si stanno avvicinando alla quota massima dei 1800. Quasi 1000 gli iscritti alla marathon, ma piacciono anche la “classic” e la “short”
Costante e regolare, è come una goccia continua quella che sta alimentando ora dopo ora il sempre più folto gruppo degli iscritti della Val di Fassa Bike, che domenica 12 settembre a Moena, in Val di Fassa, assegnerà  i titoli tricolori marathon delle varie categorie.

Con malcelato orgoglio, il "patron" della gara trentina Roberto Gabrielli ha comunicato oggi che il numero di adesioni ha toccato quota 1.650, una cifra di tutto rispetto soprattutto riferita alle passate edizioni, dove mai si era andati oltre i 1.500 bikers. E le iscrizioni sono aperte fino a sabato, a meno che non si raggiunga prima la quota massima di 1800 unità . La soddisfazione tra le file dell'Asd Val di Fassa Sport Events è grande anche perché ad oggi gli iscritti alla gara marathon di 64 km sono addirittura quasi 1.000, davvero un'enormità  confrontati con quelli registrati lo scorso anno. Che la Val di Fassa Bike crescesse nei numeri era nelle aspettative, ma un incremento così repentino erano decisamente in pochi a prevederlo.
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C'e' ancora tempo per iscriversi fino a sabato a patto che non si sia gia' raggiunta la cifra di 1800 .

A questo punto e' abbastanza sicuro che saro' l'unico pedalaniano a partecipare.
Date le previsioni di bel tempo, ho anche previsto 2 escursioni:
1) Venerdi : Al Ciampedie (da Moena, Vigo, Ciampedie, discesa Vigo, Moena)
2) Sabato: A zonzo lungo le Ciclabili della Val di Fassa e Val di Fiemme

Se qualcuno e' in zona, una telefonata e ci si organizza.

Qui le lonze non si vincono, ma la fatica e' tanta come al solito e dopo la fatica resta per anni nel cuore, negli occhi, nel corpo, il ricordo della sagoma imperiosa delle Dolomiti.
Feci questa gara nel 2003, quando ancora si chiamava Rampilonga, ma ogni istante di quell'evento e' segnato in me.
Faccio fatica ad esprimere i miei sentimenti e le mie emozioni dinnanzi al "mostro" del Lusia, non si possono descrivere 2000 persone che salgono con te in religioso silenzio, non si puo' descrivere l'ultima discesa verso Moena con le sue radici bagnate ed i suoi sassi, non si puo' descrivere l'urlo finale liberatorio per essere riuscito a completare la gara, non si puo', bisogna esserci....senza paura di finire millesimo su mille, perche' l'importante e' ESSERCI.





Robyone » 14 anni fa
Sì, un grosso in bocca al lupo!!!
Ti invidio molto per Venerdì e Sabato... zero per la Domenica...
smil2

succisa » 14 anni fa
Grazie a tutti per incoraggiamento, crepi!
Confermo unico iscritto di pedalando

1283956451 957 FT148889 Fassa

succisa » 14 anni fa
Se avete 5 minuti, ho recuperato questo pezzo dal mio archivio di "sensazioni", mi fa piacere condividerlo con Voi amici di forum.

Nel 2003 sono alle prime armi, sia come biker che come resoconti, quindi abbiate comprensione.

Dal 2003 sono cambiate tante cose ma sopratutto gli amici di Scanno hanno imparato ad andare in discesa (e pure bene)!


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RAMPILONGA, La partenza al freddo, la folla, il Lusia, la fatica e l’adrenalina

La Rampilonga e’ la “gara” di mtb più importante che abbiamo in Italia, e’ la “gara” per definizione, e non a caso arrivata alla sua XV edizione vede ancora la partecipazione di più di 4.000 iscritti. Che cosa ha di particolare la Rampilonga ? Cosa fa iscrivere 4.000 persone a faticare su una fettuccia di strada sterrata? Non e’ una marathon, non e’ un cross country, e’ la gara più race che sia mai stata pensata. C’e’ tutta l’essenza della mountain bike: 1) salita tostissima – 9 km, 1.100 m di dislivello - 2) discesa scorrevole 3) mangia e bevi in pianura 4) salita pedalabile 5) discesa tecnica , il tutto racchiuso in 40 km di pura adrenalina.
Sono alla fine della mia prima stagione di mtb, ho disputato 9 gare da inizio anno e il mio fisico e’ piuttosto affaticato per le fatiche fino ad ora sostenute. Ma appena entrato nella griglia dei partenti, più scorrono i secondi allo start, più i battiti del mio cuore salgono. Bang ecco ci siamo, si ricomincia! Parto per ultimo della mia griglia, dietro di me solo gli escursionisti che partiranno tra 15 minuti. Ma appena la strada diventa sterrata e la salita cominicia a “sentirsi”, ecco lì che il mio corpo ed i miei muscoli iniziano a svegliarsi, hanno come un sussulto che li fa muovere ed allora dal fondo comincio a superare gli atleti che mi stanno davanti. Ma mi trovo in una situazione nuova alla quale non ero abituato: come supero? E’ una fila interminabile di bikers che si snoda su tutti i 9 km della salita del Lusia. E’ un fiume di ciclisti che suda e fatica su questa bellissima salita e lì su in cima al Passo della Cune ci sono i tifosi , non di quelli che stanno lì a vederti e basta ma di quelli che incitano dal primo all’ultimo concorrente e scommettono se riuscirai a fare l’ultimo strappo in salita in bici e ti incitano per fartelo fare ancora più velocemente. Superare gli altri bikers è veramente un’impresa, non c’e’ interruzione di continuità  tra i concorrenti che si snodano sulle due tracce di strada sterrata. L’unico modo è superare al centro della carreggiata, ma alcune volte è occupata pure questa. Mai vista una cosa simile!
Poi inizia la discesa scorrevole e veloce. Noto con piacere che in pochi mi superano ed anzi, sorpasso pure qualcuno. Significa che sto migliorando anche in discesa ed era ora dopo gli innumerevoli “botti”! Ma attento, stai sempre concentrato, la discesa non ammette errori e a quella velocità  ogni respiro può farti variare la direzione della bike e farti finire tra i pini. Bella questa discesa, una carrareccia tra i pini maestosi e fieri, ma nessuno li guarda , tutti hanno gli occhi solo sulla strada. Io comunque, un’occhiata ce la butto! Stupendi e fieri chissà  cosa penseranno di tutti questi “fenomeni” che gli passano accanto a velocità  di jet ?
Poi inizia il mangia e bevi in pianura tra Moena e Soraga lungo le due sponde del torrente Avisio. Ma non va , e lo vedo da come mi superano gli altri bikers. Non ho la grinta di quest’estate anzi mi fermo pure per una “sosta tecnica”. Non vedo l’ora che arrivi il secondo ristoro per sgranocchiare qualcosa, tipo frutta secca, arance e limoni. Questo significa che la mia testa è fuori gara , che il mio spirito è appagato di tutto quello fatto fino ad ora. E di fatto e’ proprio così, dopo l’IRONBIKE mi sono sentito completamente appagato ed ora mi interessano le escursioni. Solo lì riesco a trovare gli stimoli giusti.
Ma iniziano ora le ultime due salite. Dai prova a vedere se riesci a riprendere le maglie arancione degli amici di Scanno. Approfitta delle ultime rampe per avvicinarti e nell’ultima discesa vai a tutta. In salita, ecco questo è il mio terreno, lì riesco a trovare ancora lo spunto dei giorni migliori. Gli altri bikers dopo 30 km sono al lumicino, io no, sono fresco e lucido come appena partito. Forza, dai tutto su queste due ultime fatiche! Arriva il pavé, il pezzo più duro di tutta la salita, scendono tutti, ma io no! Scalo un rapporto e vado su come una fucilata. Ecco che sale, la riconosco, la sento. Superato il pavé scalo ancora di un rapporto , ecco inizio a trasformarmi nella solita bestia da gara che non guarda in faccia nessuno, che non osserva la bellezza dei posti dove transita, che pensa solo a dove mettere la ruota anteriore. L’adrenalina sale ancora, e’ a buon punto! Giù nella discesa finale , un tornante a gomito e sei nel più pazzo budello che ti potessi trovare. Un metro di larghezza , fatto di radici e sassi . La traccia tutti seguono la traccia lasciata dagli altri bikers, ma ormai l’adrenalina ha preso tutto il mio cervello. Tutto fuori traccia, gomitate, spinte, tutto fuori sella. Forza, gli scannesi su questa discesa avranno iniziato a tirare i freni dalla prima curva. Non possono essere lontani, se non li raggiungi qui gli ultimi due km sono di discesa scorrevole e non ce la farai più a riprenderli. Mi stupisco di me stesso di come riesco a scendere su questa discesa. Ma eccoli sono lì , ci sono riuscito , li ho ripresi . Un saluto e via, ormai l’adrenalina e’ completamente padrona del mio cervello. Non ce la faccio a fermarmi e stare con loro. Troppo bella questa discesa : tecnica nel primo tratto , scorrevole nella seconda parte. Adesso basta non spingere più , cosa cambia tra 1650° e 1660° ? Rientra nella normalità  , lascia l’adrenalina sui monti, riporta a valle il tuo corpo integro.
Ultima curva sul prato, ultimi cento metri, rapporto da velocista e sprint con urlo. Ma non e’ dolore e’ gioia! Gioia per aver completato la gara, gioia per quei posti meravigliosi, gioia per questi pini alti e fieri, gioia per tutte le persone che mi hanno incitato, gioia per le persone che mi sono state vicino anche se a molti km di distanza, gioia per gli altri bikers che sono stati con me. Gioia per tutto!
Mi sa che il prossimo anno la rifaccio.

Moena, 14 Settembre 2003

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PIRATA » 14 anni fa
Succisa, te posso di una cosa, come te invidio.
Complimenti per il testo, specie le ultime righe e li che ti ripagano le fatiche di una gara.

pirata

Roby e 14 » 14 anni fa
Grande Succisa 'The Captain' (il nostro Ned Overend), volevo dirti un paio di cose.
1) Ieri ho dato un'occhiata, sulla BDC ho i copertoncini da 25", quindi 2-1 per me... (non sono completamente bollito...)
2) VAI! VAI! PAOLINO!
->Link Sito<-

joy_deutch » 14 anni fa
complimenti!
bravo Succisa!! lo so che..................tu sei un vero CANACCIO
porta i nostri colori in alto....e buondivertimento

Moderatore: fabioman, gerpas