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3 Aprile - Randonneè Nettuno 300Km


roccia » 14 anni fa


Cominciamo col dire che sono stati tutti brevettati con merito i Pedalandiani alla partenza:
Robyone
Ruotalibera
Gambadilegno
Orsomars
+ Pedalento
+ Cinzia sul tandem con Rolando
+ Antonio di Villafranca che è stato sempre con noi dall'inizio alla fine.

Questi i dati tecnici:
km percorso: 303.7
tempo pedalato: 11h11m (27.1 km/h di media)
tempo complessivo: 13h15m
dislivello totale: 1.000 mt


Robyone
06 06 06

zagor » 14 anni fa


Cominciamo col dire che sono stati tutti brevettati con merito i Pedalandiani alla partenza:
Robyone
Ruotalibera
Gambadilegno
Orsomars
+ Pedalento
+ Cinzia sul tandem con Rolando
+ Antonio di Villafranca che è stato sempre con noi dall'inizio alla fine.

Questi i dati tecnici:
km percorso: 303.7
tempo pedalato: 11h11m (27.1 km/h di media)
tempo complessivo: 13h15m
dislivello totale: 1.000 mt


Robyone

GRANDISSIMI.

06 06 06 06 06


Robyone » 14 anni fa
I magnifici 7 sono partiti poco prima del sorgere del sole ed arrivati poco dopo il tramonto, con perfetta sincronia, sfruttando a dovere tutte le ore di luce.
Gruppo sempre compatto dall'inizio alla fine, salvo una divisione in 2 negli ultimi 20 km causata dall'ingorgo di Foce verde.
Ritmo sempre allegro, ma non eccessivo in perfetto stile randonneè.

Partenza puntuale alle 6.30, tutti hanno scelto l'abbigliamento estivo per la giornata calda che ci aspettava e speravamo di non sbagliarci visto il freddo che faceva a quell'ora. Faceva specie Rolando che, da buon abruzzese, è partito direttamente in manica corta senza giubbino o quant'altro.
Il sorgere del sole ed un pipistop con colazione dopo una 30ina di km ci hanno prontamente riscaldato.
Tra una chiacchera e l'altra e su un lungomare deserto siamo velocemente arrivati al primo controllo del Bar Malù dopo circa 80 km. Qui purtroppo realizzo il mio errore nella scelta di un pinocchietto estivo con fondello non adeguato ad una randonneè e comincio a sentire i primi fastidi al fondoschiena... e mancavano ancora 220 km.
Anche l'andata e ritorno su Sperlonga con relativo controllo al bar Tropical è avvenuta senza particolari problemi.
Il ritorno a Terracina e l'attacco dell'anello di 100 km che distingueva questa rando da quella da 200 è stata per me la parte più bella, sia per il percorso su incantevoli e divertenti stradine secondarie in mezzo alla campagna, sia per il ritmo da scampagnata tra amici, manco stessimo andando a prendere il gelato dietro casa.
Appena passati i 150 km di metà  rando abbiamo affrontato l'unica vera asperità  della giornata, una salita di 18 km al 3-4% per circa 500 mt di dislivello, niente di che se non fosse l'acutizzarsi del mio problemino al fondoschiena che mi ha obbligato a lunghi tratti in fuorisella per lasciare "riposare". Bellissimo comunque lo spettacolo della valle sotto di noi!
Momento thrilling in cima alla salita dove la traccia ufficiale (sbagliata!) portava ad una stradina secondaria che si buttava giù dal monte e che abbiamo scoperto finiva poi in una ripidissima cementata... l'esperienza di Rolando ci ha per fortuna riportato sulla retta via e fatto percorrere la provinciale che scendeva giù a Fondi.
Siamo arrivati a Fondi verso le 15.10, come nei tempi stabiliti, con la speranza di incontrare i reduci della Gran Fondo degli Aurunci. Purtroppo la traccia che seguivamo non ci ha portato nel centro della città , ma l'abbiamo passata a lato e troppo tardi ci siamo accorti che ci stavamo allontanando... la stanchezza e la volontà  di un ristoro ci ha fatto scegliere di proseguire per Terracina, per fermarci prima ad uno scadente bar lungo la strada e poi nuovamente al bar Malù dove ci siamo anche concessi un bel gelato.
Avevamo tutti le luci per affrontare l'eventuale buio, ma ho cercato di tenere sempre sotto controllo i tempi stimati di arrivo per cercare di evitarne l'utilizzo.
Con oltre 225 km sulle gambe abbiamo intrapreso il ritorno a Nettuno, fortunatamente senza il vento contrario che abbiamo incontrato nella 200.
Nonostatnte il ritmo non eccessivo, più volte ci stavamo perdendo qualcuno per strada, ma i più in forma Rolando, Eligio ed Antonio ci controllavano a vista, aspettavano e trainavano, assicurandosi che nessuno rimanesse indietro.
Ci siamo anche permessi una pausa foto sul lungomare per ricordare questa bellissima giornata.
Come dicevo all'inizio, un grosso ingorgo a Foce Verde a meno di 30 km dall'arrivo ci ha sì permesso di riprendere un poco le forze, ma anche frammentati: passato l'ingorgo, io mi sono ritrovato davanti con Antonio che mi ha tirato per 10-15 minuti a ritmo molto basso, in attesa del rientro dei compagni. Rolando e Cinzia ci hanno raggiunto ed insieme siamo arrivati alla fine, raggiunti poco dopo dal resto dei compagni, proprio sulle ultime luci del giorno.

Che dire... BELLO BELLO BELLO, giornata INDIMENTICABILE, sia per la soddisfazione di completare la prima rando 300, sia per la fantastica giornata di sole, bici ed amicizia.

Un grazie immenso a tutti i miei magnifici compagni!
325
Che aggiungere a quello che Robyone ha così ben raccontato?
Mon mi resta che ribadire che lo spirito delle rando è veramente unico.
Bisogna provarlo.
C'è si il sapore dell'impresa, dell'avventura, ma è quello dell'amicizia, del divertimento quello che prevale.
Sulla strada non incontri 'avversari', ma compagni di viaggio.
Persone che per un po', tanto o poco che sia, viaggiano insieme a te. E allora ecco che i gruppi si formano e si difano continuamente. E non è come la domenica mattina sul lungomare, dove se afianchi uno ti accorgi subito che comincia a darci dentro per non farsi superare, ma si scambia una parola, un'impressione, un saluto.
Ieri, ad esempio, Antonio (il ragazzo di Villafranca), mai visto prima, in un'attimo sembrava un pedalandiano doc.
Nella mia seppur breve esperienza, queste cose le ho viste solo alle rando, otre che in PEDALANDO ovviamente ;-)

Quindi innanzitutto grazie a Paolo che lo scorso anno mi ha spinto a provare e grazzie di cuore a i miei compagni di viaggo che mi hanno fatto vivere una giornata indimenticabile.

Sarà  stata pure quasi tutta pianura, ma 300km so sempre 300km!!!

marcolino. » 14 anni fa


Cominciamo col dire che sono stati tutti brevettati con merito i Pedalandiani alla partenza:
Robyone
Ruotalibera
Gambadilegno
Orsomars
+ Pedalento
+ Cinzia sul tandem con Rolando
+ Antonio di Villafranca che è stato sempre con noi dall'inizio alla fine.

Questi i dati tecnici:
km percorso: 303.7
tempo pedalato: 11h11m (27.1 km/h di media)
tempo complessivo: 13h15m
dislivello totale: 1.000 mt


Robyone

Grandi.......!!!!!!!

pedalento » 14 anni fa


200 DI NETTUNO LA PECORA E' COTTA

Paolo, “la pecora è cotta”, mi urla OrsoMars a 180 km dal via della randonnè 200 di Nettuno quando ne mancano circa 15 all’arrivo.
....

succisa

300 DI NETTUNO LA PECORA E' COTTA

Ped, “la pecora è cotta”, mi urla OrsoMars a Terracina per la 3° volta, ieri, quando mancavano circa 80 Km all'arrivo.

Bellissima pedalata!!!

Guidata dal missile Rolando-Cinzia disturbato di tanto in tanto dall'andatura un pò a singhiozzo di ruotalibera ....

ed io dai primi km a dire "a regà  ... questo passo è troppo per me ..."

Ma tutto è andato più che bene fino ai piedi dell'unica salita.

In modo preventivo e tecnico ( il "vecchio insegna") ho chiesto una sosta acqua intorno a priverno ma la sosta ad un ottimo fontanile verso Amaseno non è stata sufficiente.

La salita era subdola ... una pendenza non eccessiva ma lunga-lunga che non finiva mai .... senza tornanti o variazioni di pendenza che ti danno respiro ... nel momento più caldo della giornata.

E' stato il momento più difficile della giornata ... le gambe doloranti che si rifiutavano di fare quello che avrei voluto ....

Poi lo scollinamento ed una vista meravigliosa sulla valle di Lenola. La discesa ed il girare le gambe mi hanno dato un pò di sollievo ma mi rendo conto che devo mangiare!

Al 1° bar troviamo il gruppetto di Tony con birra e pizza ( furbi loro ...) noi continuiamo per raggiungere la testa del gruppetto con la speranza di poter fare una sosta a breve.

Purtroppo le "crisi di fame" si pagano ...

Per fortuna i 2 roberti mi vengono in aiuto. Il primo mi offre un suo panino ed il 2° 1/2 pizzetta, unica cosa commestibile che aveva il bar dove ci siamo fermati.

Un po di stretching ed in carburante hanno il loro effetto ... dopo qualche km le gambe ricominciano a girare.

Al bar malù ci aspettano gli altri. Arrivo e gli dico: mi avete tirato il collo! ed Orsomars mi dice LA PECORA E' COTTA !!!

Aveva ragione! La pecora è cotta !

Sulla via del ritorno il passo un pelo superiore al mio mantenuto dalla testa mi fà  soffrire ... si avvicina Antonio ( il nostro compagno di viaggio ) e mi dice: " mancano 50 Km ... ti dò un gel ... fai girare le gambe senza sosta ... se ti fermi è peggio..". Quante volte l'ho detto ad altri amici ... ieri era per me. E, come dice Gambadilegno, ho sentito Antonio, che ieri mattina non conoscevo, una persona capace di condivide con te il piacere e la sofferenza di andare in bicicletta.

Piacere lungo 300Km condiviso con un bel gruppo di amici !!!

P.S. ma la pecora dei 400 quanto deve cuocere ?
smil2







Robyone » 14 anni fa


Ieri, ad esempio, Antonio (il ragazzo di Villafranca), mai visto prima, in un'attimo sembrava un pedalandiano doc.

gambadilegno
Stessa impressione...
Già  alla prima sosta pensavo lui proseguisse, invece nonostante non prendesse niente è rimasto ad aspettare i nostri tempi... e poi a controllarci, chiudere i buchi, scherzare... sembrava veramente uno di noi!
Mi spiace solo non averlo salutato per bene alla fine, al pasta party non è venuto...
Comunque se ci leggi... GRAZIE ANTONIO E ALLA PROSSIMA!
325
Ho ricevuto una email di Ironclaudia che dice di non essere potuta venire a Nettuno perchè è stata influenzata nei giorni precedenti.
Saluta tutti.

Moderatore: fabioman, gerpas