Innanzitutto il mio grande ringraziamento va a Mirco che mi ha fatto da balia per oltre 13 ore... grazie veramente!

Dopo la bellissima giornata di sole di sabato, passata in giro per il senese con Daniela, mi è parso incredibile ritrovarmi in mezzo alla nebbia, ma questo è il succo delle prime 3-4 ore della rando, un'umidità che ti si attaccava addosso come se piovesse... per fortuna (o per sfortuna mia) solo il preludio di un'altra calda giornata di sole.
La gamba girava bene e proseguivo di buon passo, oltre i 22 di media pedalata che mi ero prefissato e ben oltre i 20 di media totale che, da programma, ci avrebbero portato all'arrivo per le 21.
Panorami spettacolari si alternavano intorno a noi, peccato solo non avere avuto il tempo per fermarmi e godermeli a fondo, magari immortalandoli nei colori di una foto.
Non eravamo neanche ancora a metà giornata, eppure l'ora del tramonto si avvicinava inesorabile e ci spingeva a non perdere secondi preziosi.
A metà percorso, tra il km 140 e 150, ci siamo fermati a fare il punto della situazione e calcolato che, mantenendo lo stesso passo nella seconda metà , saremmo arrivati addirittura per le 20, quindi con gli ultimi bagliori della luce solare.
Purtroppo è stato anche il momento in cui ho realizzato che qualcosa non andava, un malessere generale che inizialmente non capivo da cosa dipendesse, cattiva alimentazione, poca acqua, pochi sali... ma che con il passare delle ore si delineava in un inatteso nemico: il sole! Cercavo di evitarlo il più possibile, mi sono anche fatto molti pezzi in salita contromano sul bordo sinistro delle strade (per fortuna deserte) pur di evitarlo, ma gli alberi erano pochi e il sole inesorabile... ho provato il bagno nelle fontane e le soste al bar pur di avere un po' di refrigerio, ma sentivo braccia, gambe e collo andare a fuoco (e avevo purtroppo preso anche molto sole il giorno prima).
Al km 180 una possibile via di fuga, in quanto c'era la possibilità di "saltare" un anello di 42 km con una semplice discesella di 1 km, saltando un controllo e perdendo naturalmente il brevetto. Ma erano passate da poco le 15, c'erano ancora parecchie ore di luce e mancavano "soli" 110 km all'arrivo... con la caparbietà che ci contraddistingue e talvolta si trasforma in stupidità non ci ho pensato troppo, Mirco si era buttato nell'anello ed io l'ho seguito!

L'anello è stato un vero calvario, abbiamo impiegato 3h10m per soli 42 km, complice anche una mia foratura. Una bella sosta al bar è stata provvidenziale per farmi sentire meglio, ma proprio quanto la tenaglia del sole si stava allentando e stavano arrivando ore più fresche, un nuovo nemico si è affacciato, i crampi!
Prima mi hanno preso il quadricipite sx e poi anche il polpaccio sx, impedendomi di spingere con la gamba sinistra e non riuscendo spesso a tenere il ritmo di Mirco neanche in pianura... e proprio alla fine del famoso anello la ragione ha prevalso: erano le 18.30, mancavano meno di 10 km al controllo e ristoro successivo e da lì circa 55 km all'arrivo, mi sarei dovuto fermare per una bella sosta per fare stretching e riprendermi dai crampi in vista delle ultime salite finali... il tempo ci sarebbe stato tutto, il ritorno a Castelnuovo doveva avvenire entro l'1 di notte per il brevetto, ma come ho già scritto quello era per me la conseguenza del risultato, non l'obiettivo... per di più avevo già fatto perdere a Mirco oltre 1.5 ore e dovevo anche riportare a Roma Daniela che il giorno dopo si sarebbe dovuta alzare alle 6.
La decisione è stata semplice, ho ringraziato Mirco per la bella avventura trascorsa insieme senza rallentarlo ulteriormente e mi sono fatto venire a prendere da Daniela al controllo... alla fine per me "soli" 240 km e 3400 mt di dislivello... sob!
Non era naturalmente ancora finita, non potevo certo lasciare Mirco da solo al proprio destino dopo tutto quello che aveva fatto per me... ho mangiato, riposato, fatto stetching, cambiato, caricata la bici e poi via in macchina al suo inseguimento... incredibilmente andava a razzo e sono riuscito a riprenderlo solo al controllo successivo a Radda in Chianti, dopo circa 30 km... veloce giro del paese con Daniela (molto carino!) e poi abbiamo scortato Mirco fino all'arrivo!
Onore al merito a Claudia, Eligio e Mirco che si sono brevettati in una rando veramente tosta.
Bella avventura in ogni caso, non coronata per me dal successo finale, ma che non dimenticherò sicuramente per tutte le peripezie avvenute... e grazie ancora a Mirco per averle condivise!!!

Ultimo, un ringraziamento particolare al Bulletta Bike, fantastici come al solito: per soli 10 euro hanno organizzato 2 ristori con pasta party e prelibatezza di tutti i tipi, il ristoro all'arrivo, 2 controlli con bevande e merendine ed infine bottiglia di vino per tutti all'arrivo. Per di più tutto il percorso era tracciato con frecce lungo la strada... esemplari veramente!!!
Ed il 2 Giugno organizzano la Chianti Classic, quella da 200 km... un pensierino lo faccio sicuramente!