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14.05.2011 : non c'è 3 senza 4 - rando 600 Opulenta Salernum - ( Parigi è dietro l'angolo )


pedalento » 14 anni fa
non c'è 3 senza 4 ...
1304440885 128 FT168625 Brevetti

Ma non sono l'unico in queste condizioni smil2

  • Gambadilegno : me hai fatte tante che ti manca solo la 600
  • CannaFumaria, Robyone, Ruotalibera ... che vi manca? Poco penso


Cipollone è già  iscritto ed a me serve la 600 per non smorzare le speranze ... Parigi è dietro l'angolo

Capita 1 volta ogni 4 anni ... siamo ad un passo dal poterci provare ... Perchè mollare ora?

Ecco cosa dice il mio amico Claudio che ha partecipato nel 2007

Bravo Francesco!!!

Per diversi motivi la 400 km è in genere più dura della 600, così è sempre stato per molti di noi.
Nella 600 km ti puoi permettere un oretta di sonno a volte anche due.

Sulla base delle mie esperienze penso che:

ogni 30 / 40 minuti la mano deve cercare qualcosa da mangiare nelle tasche alternando dolce a salato, stessa cosa per l'acqua a volte bisogna forzarsi a bere

ogni 4 ore sosta di massimo 15 minuti , con doccia è meraviglioso ma va bene anche il bagno di un bar da usare come lavatoio, in pratica mi spoglio e mi lavo tutto il lavabile con sapone e acqua calda.

non esiste il ritmo del gruppo, esiste solo il tuo ritmo. Ho visto gente che andava allegra le prime ore e cadaveri dopo 20 ore, meglio soli che mal accompagnati

in normandia e in bretagna piove, a volte anche molto, pedalare con la pioggia deve diventare bello e piacevole per i profumi e le atmosfere

Sono sicuro che potrai coronare il tuo sogno ma per questo dovrai pedalare molto, non importa a che ritmo, devi solo pedalare molto, tu e la bicicletta dovrete diventare una cosa sola.

In bocca al lupo Francesco, Parigi ti aspetta

"nikemerlino"

e poi anche

Per asciugarsi vanno bene gli asciugamani in microfibra, ce ne sono di piccolissimi, come il pugno di una mano.
In realtà  non esiste nessun sistema per restare asciutti quando piove, le mantelle non traspiranti non permettono al tuo sudore di uscire e quindi dopo poco sei fradicio, quelle in goretex funzionano meglio ma non ti permettono un regolare scambio del sudore in quanto l'atmosfera è satura di umidità  e quindi il sudore interno non riesce a scambiarsi. Diverso è il caso dell'alpinismo dove si suda di meno. Il problema non è il bagnato ma il freddo, quando piove per molte ore o per sempre come nella PBP del 2007 devi solo proteggerti dal freddo. Bagnati ma caldi, questa è l'unica soluzione.
Quest' inverno ho pedalato con soddisfazione usando capi intimi in lana merinos ( Icebreaker,Patagonia, ecc) sono caldissimi anche se bagnati.
Al punto in cui sei non puoi non provarci, la 600 km è più facile della 400 e vedrai che certi errori non li commetterai più e tutto scorrerà  liscio. Ti consiglio di cambiare la catena e mettere pneumatici nuovi, è seccante smagliare da soli nella notte solo per aver risparmiato pochi euro...Mi ricordo un ciclista di Ladispoli con il quale ho fatto diversi brevetti, non aveva mai l'attrezzatura a posto e dopo qualche ora rimaneva solo ad aggiustarsi o le luci o la catena o i raggi, insomma un vero disastro.
Insisti, puoi farcela e ti porterai tutta la vita questa esperienza

"nikemerlino"

Putroppo le rando da 600 sono poche e non posso partecipare a quella di nettuno di fine mese.

Quella del 14 a Salerno mi sembra perfetta

Fra l'altro mi fà  ringiovanire di 20 anni visto che li ho fatto il militare ;))

Toc Toc!!!
C'è nessuno che mi accompagna in quest'ennesima avventura?


Ecco qui qualcosa per far girare il cervello e farvi venire l'acquolina in bocca

14 maggio 2011
Randonnée della
Opulenta Salernum


ed anche

audax-italia

OrsoMars » 14 anni fa
Ciao Francesco
ci sarò anch'io.
Se vuoi puoi contattarmi alle info che trovi sul mio profilo.
Rolando

Robyone » 14 anni fa
Nonostante io sia un amante delle lunghe distanze, come ho sempre detto non mi sento un Randonneur... l'idea di pedalare senza praticamente dormire per più giorni non mi attira per niente, meno che mai sotto la pioggia...
Peccato perchè so che la rando di Salerno è veramente bella, se una volta volessimo farla in 3 o + giorni io ci sono!
Un grosso in bocca al lupo comunque ai coraggiosi che si cimenteranno nelle 2 imprese!!! 06
PS: chissà  che in futuro non cambio idea...

pedalento » 14 anni fa


Nonostante io sia un amante delle lunghe distanze, come ho sempre detto non mi sento un Randonneur... l'idea di pedalare senza praticamente dormire per più giorni non mi attira per niente, meno che mai sotto la pioggia...
Peccato perchè so che la rando di Salerno è veramente bella, se una volta volessimo farla in 3 o + giorni io ci sono!
Un grosso in bocca al lupo comunque ai coraggiosi che si cimenteranno nelle 2 imprese!!! 06
PS: chissà  che in futuro non cambio idea...

Robyone

Per sabato e domenica le previsioni sono buone. C'è sole e non piove.

Per il dormire, a 320 Km c'è la sosta per la cena ed eventualmente per dormire. E' come fare due 300 una dietro l'altra.

Come alla 300 di nettuno: davanti c'è OrsoMars a fare il ritmo ed a portare il timone e noi dietro a dargli di tanto in tanto il cambio. La mattina, sul lungomare di Agropoli, dopo il cornetto ed il cappuccino una bella mozzarella di bufala sui chioschi fra eboli e battipaglia .... :))

Siamo ad un passo da Parigi ... è un peccato non pensarci. Rolando dice che è una bella esperienza ... da fare!

smil2

per chi ce l'avrà  fatta, ecco il resoconto del 2007 di una ciclo-blogger ...
p.s. x me è fantascienza, reale la randonnèe di Miguel con semibrevetto
Eccomi quà  a raccontare una vittoria sconfitta.
Siamo arrivati a Salerno la sera di venerdì alle 22.00 per la cena di benvenuto organizzata dai ragazzi della ciclistica salernitana; già  lì eravamo in ritardo, e lo siamo rimasti fino alla fine. A mezzanotte tutti a letto per la sveglia alle 5, Ovviamente un po’ l’emozione, un po’ il compagno di letto che russava come un facocero (Francesco dirà  la stessa cosa di me ), prima delle 2 di dormire non se ne parla. Perciò con 3 ore di sonno agganciamo i pedali pronti alla partenza. E qui la prima sorpresa: Pedalento si era portato le scarpe con gli attacchi per la MTB che ovviamente non vogliono saperne di agganciarsi sui pedali da strada, perciò si fa 40 chilometri pedalando in bilico sui pedali finchè non troviamo un ciclista che ce li sostituisce con un paio da MTB; dopodichè via a tutta birra (si fa per dire) finchè dopo pochi km. io non buco una ruota e altra sosta.
A questo punto ci ferma solo il controllo al caseificio La Perla dove al posto del solito ristoro c’erano vassoi pieni di mozzarelle e ricotte di bufala campana; con lo stomaco a forma di enorme mozzarella cominciamo a essere più ottimisti e proseguiamo il nostro viaggio fino al 200esimo kilometro dove complice la fatica e il dislivello Francesco ha una crisi di stanchezza; nonostante l’invito delle persone del posto a riposarsi e chiamare un medico, decidiamo di proseguire fino alla fine della tappa e raggiungere l’hotel Terme Cappetta dove era prevista la cena e un piccolo sonno in vista della seconda tappa di domenica. Qui ovviamente per la cena neanche a parlarne visto che arrivamo alle 3 di notte, però una doccia quella sì e poi un paio d’ore in branda per cercare di recuperare.
A questo punto pedalento decide di non proseguire mentre io impavido (o stupido) decido di provarci e dopo due ore di sonno di nuovo in bici solo soletto per la seconda tappa. Dopo pochi chilometri dal fondo di una vallata alzo gli occhi e mi vedo un muro fatto di asfalto, la strada sale per un km e mezzo al 18% poi il kilometro successivo spiana al 13%; ce ne avevano parlato del muro e ci avevano anche detto “tanto e solo un kilometro e mezzo!” non so come ma alla fine arrivo in cima e proseguo. Della tappa di domenica ricordo per i 150 kilometri che ho percorso solo salite e i rari pezzi in pianura con il vento contrario. Alla fine verso le tre del pomeriggio mi rendo conto che arriverei troppo tardi all’arrivo e Francesco e Rolando mi vengono a prendere con la macchina per fare tutti insieme ritorno a Roma.

All’inizio ho parlato di vittoria-sconfitta, vittoria perché comunque quando ti metti in gioco e cerchi di superarti è sempre una vittoria su te stesso, sconfitta perché non sono riuscito ad ottenere il brevetto, per quest’anno, l’anno prossimo chissà !

Un grazie di cuore a Francesco e Rolando, senza di loro neanche mi sarebbe venuto in mente di andare, e un grazie a madre natura per i posti bellissimi che si incontrano pedalando per il cilento.



Robyone » 14 anni fa
Bravissimi veramente ragazzi, non sempre le ciambelle vengono col buco, ma l'importante è averci provato!
Peccato che quest'anno Francesco è tanto tenace quanto sfortunato... e complimenti a Canna che ha tentato i secondi (!) 300 in solitaria! 06


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