Cinquantatre. Sei. Cinquantatre. Sei.
Sabato pomeriggio: mentre Pinin si fomenta a descrivere la “piccolezza†delle colline che dovrò scalare e quali abbrivi dovrò sfruttare, io non riesco a pensare ad altro. Sei: il numero delle donne iscritte. Questo significa che questa volta la mia concorrente più agguerrita non sarà più soltanto dentro di me.
Cinquantatre: parto con quelli forti e mi ritorna in mente il maratoneta di gualdo che mi ha “scansato†dal percorso in maniera non proprio cavalleresca.
Ma poi penso che l’essenziale rimane lo stesso che mi avete ripetuto in molti: soprattutto divertiti. E mentre Pinin è ancora lì a parlarmi del percorso, io immagino le ginestre sulla via sacra, che mi ha descritto Miky.
Domenica mattina: griglia di gara. Il mio vicino mi guarda come se fossi un’aliena e mi chiede
“hai paura di cadere?†Io sorrido e rispondo con un’ironia che non sono certa lui abbia colto: “no, sto testando le protezioni in gara†.
La lotta è iniziata: qui è in ballo un prosciutto!!!
Si parte e io cerco di non perdere troppe posizioni, sono tutti agguerriti e il ritmo è decisamente più alto delle mie partenze cicloturistiche ma non mollo.
Inizia la prima salita : è asfalto e mi superano potentemente. Vedo sfilare due donne, una con la mia stessa bike. E inizia la nausea.
Nessuno mi aveva parlato di nausea in gara e io non so che farci. Bevo. Respiro. Bevo. Respiro.
Niente, non molla.
Arrivano i due scudieri zagor-pinin e dopo poco mi supera un’altra donna. E NO. NO. Questa volta non ci sto, indurisco il rapporto, mi alzo sui pedali e la supero di nuovo. So che pagherò questo sforzo, lo capisco nel preciso momento in cui spingo sui pedali, ma non mi importa.
Siamo molto vicine e capisco che è lei la mia concorrente diretta. Quella con cui dovrò fronteggiarmi, oltre alla me stessa che già ho incontrato in due gare! Capisco che questa volta la strategia “lenta e inesorabile†non basterà più. E non so se potrò farcela con questa nausea che mi arriva a ondate. Lei è più forte in salita, ma la mtb mi ha insegnato che la salita….prima o poi finisce!
E lo sanno anche i due scudieri: Zagor mi incoraggia mentre Pinin si lancia in domande improbabili. Guardo il panorama, vedo il lago. Bevo. Sono 12 km di nausea di già ! Seguo allora il primo consiglio: mezzo gel malgrado non abbia affatto fame.
Bevo un sorso ancora e respiro. Passerà , mi dico: deve passare.
Al primo ristoro non mi fermo: ho acqua e nutrimento a volontà e ogni minuto è prezioso. Lascio i due scudieri a conversare al ristoro, la nausea sembra diminuire e mi lancio all’inseguimento della biker davanti a me. Se la cava anche sulle discese veloci. Ma poi alla fine di quella che dovrebbe essere l’ultima salita tosta, in un passaggio stretto e tecnico leggermente in salita, che la mette in difficoltà , la supero.
E inizia la discesa: sbrecciolosa, ripida, a tratti cementata, abbastanza larga e veloce. Le conosco!!! Sono lucida e decisamente più tranquilla, sculetto fuorisella per bilanciare il peso nelle curve per la gioia del pinin che mi sta dietro stupefatto. A me sembra di sciare!
Ultimo strappetto di salita ma vedo il lago. Arrivano gli ultimi 10km di pianura e qui SO cosa devo fare: spingi e tira spingi e tira spingi e tira. Me lo ripeto fino a che arrivano i primi segnali di crampi: allora indurisco di più e tiro più di quanto spingo. I due scudieri mi hanno raggiunto: Pinin mi indica la strada da seguire, Zagor si assicura che io stia bene.
I dieci chilometri più lunghi della mia storia, soprattutto nel tratto finale controvento, nel quale – per citare la seconda arrivata (quella con la scott come la mia) - ho “muggito†disperata!!
Contenta però di riconoscere l’arco rosso del traguardo!!
E’ stata una fatica emotiva pazzesca, per mille motivi. Ma è stato bello condividere il percorso con Fabio e Claudio, che hanno trasformato una faticaccia in una domenica da ricordare con gioia!
Purtroppo un acquazzone fortissimo ci ha impedito di partecipare alla premiazione ufficiale; vorrà dire che ci tornererò l’anno prossimo, c’è un abbrivio che devo sfruttare meglio! :)
Grazie a tutti quanti degli incoraggiamenti e complimenti!
Il lungo resoconto è specialmente per la grandissima Miky: ti saranno fischiate le orecchie moltissimo per due ore domenica mattina. La tua quota parte del buonissimo capocollo, la devi chiedere a Pinin…
alp