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CON LE UNGHIE E CON I DENTI (SENZA SCORDAR LA TESTA)


amaiorani » 18 anni fa
Ero partito abbastanza carico per questo giro. Avevo deciso di fare questo tentativo. 3 giorni di pedalata e una distanza non da poco (oltre 300 chilometri previsiti). La mia carica però già  mi molla dopo che alla metà  dell'ascesa all'Aceretta mi ritrovo solo a spingerela mia biga lungo il sentiero. "No!, Mi rigiro e scendo, non posso andare avanti! Ma chi me l'ha fatto fare! Dai ancora dieci metri poi vedo se gliela faccio ancora! No sto proprio affaticato! Ancora 20 metri, ancora sopra quelle radici, gira quel tornante. Madonna che fiacca, perchè sono qui? Ancor un pò dai che magari arrivo! Ecco si vede lì sopra lo svalicamento, madonna come è ripido qui! Ecco Ci sono! Vedo Pino che mi ha aspettato. Ora che sono in cima è tutto passato, come per incanto! Giù per la pista da sci! Un chioppo per terra! Niente di grave! Via a tutta fino in paese". Durante la sosta penso: "Se questo è l'inizio pensa poi! Ma ce la farò per i tre giorni?" Prendo al volo la proposta di affrontare il tratto fino a Barrea per strada. Non voglio ritrovarmi domani morto stremato! Affronto il resto della giornata assieme ad altri che fanno la mia stessa strada. Dopo la discesa fino a Castel di Sangro inizio, quasi senza saperlo, gli ultimi 10 km di salita. Salgo salgo ed aspetto una spianata per iniziare gli ultimi dieci chilometri di salita. Arriviamo ad n bivio ma vedo un cartello "RIONERO SANNITICO 4 KM" Magnifico! Ci siamo. Oramai ho finito per oggi. Ancora meglio, il paese non è ancora iniziato che siamo già  all'albergo! E' fatta oggi sono arrivato! Finirò il Tour!
Anche se un pò assonnato per la nottata passata tra mille risvegli ed un letto scomodo sono pronto a riprendere la biga all'indomani. Giù a mille per la discesa del Valico di Rionero! Che bello una sensazione bellissima, anche se su asfalto! Una curva dietro l'altra, un tornante, un altra curva, non esagerare coi freni via! Il tempo di capire che la discesa è finita e mi trovo con la biga a salire lungo il Macerone. Mi dicono che sono solo 4 chilometri. Ci sono bei tratti ripidi. Pochi tornanti e quindi poca possibilità  di rifitare. Comunque dopo un paio di chilometri la salita si fà  meno dura e salgo con passo misurato senza chiaramente (come il giorno prima d'altronde) mai usare la corona piccola. Ad un certo punto vedo Stfano una cinquantina di metri avanti a me che pedala un pò affaticato. Mi spiace per lui ma la cosa mi rinfranca. Le crisi, grandi o piccole, prendono a tutti! Arrivo, dopo poco al passo del Macerone e come gli altri scendo a Isernia senza pensieri godendomi solo la strada sotto le ruote. Superiamo Isernia e ci fermiamo defilati dalle strade principali in attesa di ricompattare il gruppo che nel frattempo si era ovviamente sfaldato. Anche la successiva salita a Carpinone la afronto senza pensieri. Riprendiamo il cammino e imbocchiamo uno stradello che subito si rivela tosto. "Ma quanto pedalate? Ma dove trovate sta birra per salire così? Ho deciso, in ogni caso salgo col mio passo. Non voglio forzare più del necessario. Ecco due dei valdostani, vanno su a piedi, io ancora invece salgo con mio passo, corona centrale e rampichino. Li supero, faccio ancora un pò di pedalate poi decio di fermarmi anche io che ho sete e devo anche fa r pipì.
Si riparte insieme e io, veramente scemo riparto sparato a piedi! Cento metri e sonpo cotto! Mi fermo aspetto gli altri, ricomincio a salire con loro. "Cacchio come vanno! Sono dei treni, non fanno una smorfia, camminano senza incertezze" Io dopo qualche centinaio di metri inizio a sentirmi stanco, di nuovo in poco tempo sento che non gliela faccio. Mi fermo, bevo, una albicocca secca, continuo. "Vado piano, vado a piedi, ma arrivo fino su, devo arrivare! Sono a metà  ma ci arrivo acosto di andare in ginocchio, a costo di arrivare di notte a Campobasso!" Intanto stavo percorrendo un accidente di salita. Ripida, anche a piedi, cento metri poi una curva. "Vedrai che dopo spiana!" No. Duecento metri, ripida, poi una curva, uguale. Cento metri, una curva "Adesso svolta e vedo la china del monte ..." No, continua così, ancora una curva e ancora cento metri, sempre uguale. "Dietro quella curva è impossibile che non ci sia almeno un tornante!". Non c'è! Ancora una curva, cavolo che fatica, che caldo, i tafani mi stanno mangiando vivo! Intanto si avvicina il temporale, le nuvole si fanno sempre più scure e si avvicinano anche i tuoni! La strada spiana un pò! "Ora ci devo essere per forza!" Salgo in sella e vado. Ancora salita, poi il tornante, la strada piana un poco e proseguo un pò rinfrancato. Ancora un poco e vedo avvicinanrsi un valico, un tornante, un altro, ecco, ci sono: "Cacchio!" Davanti, uno sterrato che scende fino al pianoro, il laghetto e di fronte ancora salita. Non si molla! Ma quanta strada ho fatto? Intanto il cielo è nero! I tuoni sono sopra di me e inizio la salita nel bosco, un pò in sella, un pò a piedi, ancora in sella. Dietro la curva ecco di nuovo l'asfalto e un bivio. Un rifugio chiuso e una fonana. Mentre inizia a pioviccicare mi scolo 4 borracce d'acqua. 2 minuti di riposo seduto, uno sguardo alla carta per vedere ndo cavolo devo andare poi via! Messo il K-Way giù per la discesa! Piove un pò ma chi se ne frega! Avanti un pò poi la strada spiana, inizia a piovere più forte, un bivio, più avanti un altro, dove vado? Lì c'è la discesa, vado di là !
Inizia una serie di curve e rettilinei su di una grandissimo pratone in forte pendenza. Stupendo! Ho quasi vergogna ad usare i freni ogni tanto. Giù ancora giù! Dopo un pò che scendo, sono quasi a Frosolone ecco l'ambulanza del nostro gruppo! Ho un pò freddo, mi fermo e mi fanno entrare 5 minuti nel retro. In poco più di un quarto d'ora siamo in 4 e proseguiamo. Si scende ancora per un bel pò. Tutto di nuovo scordato! Arrviamo dopo un bel pò al bivio per Campobasso e iniziamo a salire. Pensavo che eravamo gli ultimi in fondo a tutto il gruppo. Dopo un pò che salgo dietro spuntano Stefano, Alessandro. Io intanto col mio passo anche se lento ho staccato gli altri compagni di pedalata. Ma Stefano e Alessandro vanno più veloci e non penso manco un secondo a seguirli. Su regolare, 2, 3 4 chilometri, le prime fitte alla schiena, provo a continuare alzandomi ogni tanto sui pedali per stirare la colonna, nulla! Mi fermo e mi riposo due minuti, va meglio. Continuo e faccio un altro paio di chilometri. Ancora fitte. Mi fermo e intanto mi raggiungono anche i valdostani insieme al colonnello. Vanno un pò avanti e si fermano, Io li supero d nuovo poi mi fermo ancora. Oramai però non manca molto. Ancora uno sforzo (cacchio che male alla schiena!). Ecco la discesa! Ecco laggiù Campbasso (credevo!). In 10 minuti sono a fondovalle e purtroppo ricomincio a salire. Fatto un mezzo chilometro in salita mi fermo di nuovo e gli altri che avevo passato in discesa, di nuovo mi passano avanti. Mi fermo un attimo per stirare la schiena poi risalgo e continuo. Mi aspettano fino a che no mi vedono agli incroci poi vanno. Ma non ci sono pianure o discese qui? Si sale, si sale e si sale!
Poi a un certo punto ecco che si arriva! Anche oggi ho fatto la tappa! Non riesco quasi a piegarmi ma sono arrivato! 120 chilometri e 1400 metri di dislivello! Mica cretinate! Pendenze anche al 20% mica acqua fresca!
Sto a tocchi fisicamente ma sono contento! Domani non sarà  dura! Sicuramente più facile di oggi!
Dopo una bella cena, una buona sonnecchiata (ancora almeno cento risvegli nel letto non molto comodo) dopo una discreta colazione sono di nuovo pronto alla pedalata.
Iniziamo con una ventina di chilometri di vallonato poi sulla superstrada forse esagero. Inizio a pedalare col rapportone e senza fare grande sforzo (almeno mi pare. Dopo quasi 50 chilometri inizio a provare ancora degli indolenzimenti alla schiena ed inzia a darmi fastidio. Non ci penso più di 5 miunuti: "Se faccio il fico rischio di restare a mezza salita (l'unica vera di oggi) come un xxxxxxxxx coi dolori a spingere da solo la biga! Poi chi mi porta fino a Ortanova?" Non è il caso di tergiversare! Chiedo al furgone di caricare la biga e insieme a loro seguo il gruppo di quelli che fanno la salita. Se ero a posto con la schiena la facevo senza problemi! Dò una mano alla logistica faccio foto, mi do da fare per tenere i contatti e così superata la salita, l'attimo di sconforto, la discesa, arriviamo tutti a Lucera dove avevo già  deciso di riprendere la biga. Si rimonta in sella e, a parte pochissimi tratti sono lì in testa al gruppo a pedalare. Ancora qualche vallonata poi tutto più o meno piatto, altri 40 chilometri e siamo al Santuario dell'Incoronata dove ci aspettano alcuni familiari ed amici di Villavallelonga. Tutto bello e perfetto! Siamo arrivati! Non penso, solo vivo quello che sto facendo. Dopo le varie cerimonie della Transumanza, scortati da vigili di Ortanova ci avviamo al reale termine del giro. Altri 15 chilometri. Non si arriva più! Ma tanto poi abbiamo finito. Quando vediamo in lontananza il campanile del paese capiamo tutti che siamo arrivati. Non penso borbotto solo ogni tanto sulla disorganizzazione degli organizzatori che non conoscono manco tanto bene la strada. Non penso, vedo solo il paese che si avvicina. Arriviamo in piazza, poi al campo sportivo e facciamo la doccia. Non penso, Siamo in comune a sorbirci il sindaco. Poi mangiamo a 4 ganasce tutto quello che c'è. Ancora non penso.
Poi mentre sono sul pullman, mi viene improvviso n pensiero! Ma ho fatto 300 chilometri, oggi ne ho fatti almeno 115, ieri ho fatto oltre 110 chilometri e 1400 metri di dislivello! Si la schiena mi fa un pò male ma cazzarola! Non ho un filo di dolore alle gambe! Di solito dopo un uscita dura c'ho du pezzi de marmo al posto delle gambe! Ora non ho un filo di dolore!
Allora inizio a ripensare a quello che ho fatto oggi, ieri e l'altro ieri, che bei posti ho girato che panorami ho visto, le chiacchiere, gli scherzi, le battute. Finchè pedali fai tutto ma non lo elabori. La pedalata e la fatica annullano le facoltà  di elaborazione. Sei impegnato a pedalare, e, se decidi che c'hai la capa tosta a finire quello che stai facendo, ad ogni costo! Dopo, come per incanto, ti ricordi tutto, tutti i panorami, tutti i paesaggi, tutto!
Bello! Tre giorni passati in grazia di xxxxxxxxx!

Pininfarina » 18 anni fa
complimenti! hai tenuto duro! cosi si fa! bravo...è vero che le gambe si sono rivelate l'ultima delle preoccupazioni? in un giro secco le sforzi molto di piu...ciao

amaiorani » 18 anni fa

complimenti! hai tenuto duro! cosi si fa! bravo...è vero che le gambe si sono rivelate l'ultima delle preoccupazioni? in un giro secco le sforzi molto di piu...ciao

"Pininfarina"

Una unica cosa però! Sono un paio di giorni (da quando sono tornato) che dormirei volentieri altre 24 ore di fila ........ :D

» 18 anni fa
Con questa impresa, caro Amajor, sei promosso di diritto a "Guida Accademica" e non devi più sostenere gli esami di recupero!

Ipse dixit ...

amaiorani » 18 anni fa

Con questa impresa, caro Amajor, sei promosso di diritto a "Guida Accademica" e non devi più sostenere gli esami di recupero!

Ipse dixit ...

"brillo"

Posso utilizzare la "Patente di guida" senza pericolo quindi!

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