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Splendida figura quella di oggi, roba da annali di Pedalando e da sotterrarsi dal disonore.
Ovviamente tra i tre giri: 30-47 e 61km, io opto da subito per quello lungo perchè sono un fico :ahio: e per quasi tutto il giro la cosa procede più o meno tranquillamente.
Solita via Sacra dissacrata per l'ennesima volta, soliti imbecilli (oggi veramente tanti) che in discesa ti tagliano la strada anche spingendo la bici a piedi, bei canaloni mozzafiato da saltare da una parte all'altra ma in finale tutto bene.

Comincio l'Artemisio (ultima fatidica salita) e ancora mi sento benino, salgo con la corona centrale, parlo con altri biker, fiato poco ma ancora c'è.
La sete si fa sentire di brutto e dopo mezzora e passa mi comincio a chiedere se 'sta Artemisio ogni volta ricominci da capo, poi mi ricordo di averlo fatto con Bacco a Dicembre e continuo a spingere.
Lungo la salita supero un pò di vittime e prima dell'ultimo ristoro mi fermo a bere ad un fontanile a sx..c'è scritto sorgente qualcosa e mi fido.

Dieci minuti dopo comincia una stanchezza prepotente e una nausea in crescita. Da lì in poi il calvario, mi sento sempre peggio e all'ultimo controllo dei chip vengo preso dai conati e decido di ritirarmi a 3 km dallo scollinamento e 8 dall'arrivo.

I conati sembrano non voler smettere più, mi risuperano tutti, pure i sassi e gente mai vista ma il brutto è che io non sono nemmeno in grado di arrivare autonomamente all'arrivo.

Mi portano da Iacchelli in macchina e ancora sto male. I miei amici si prodigano (oggi vi ho voluto un bene incredibile) per darmi qualcosa che mi allenti la nausea. Ero in ipoglicemia e un succo di frutta mi avrebbe salvato.

Nel frattempo una graziosa infermiera mi chiede gentilmente di potermi misurare la pressione e mi fa entrare in ambulanza.
Mentre mi dice che era un pò bassa, questa parte di corsa e a nulla valevano le mie proteste, sirene spiegate e via verso Frascati.

Bici, cellulare ed effetti personali tutti lì nelle mani degli amici.
All'ospedale mi hanno rigirato come un pedalino e hanno anche riso con me del paradosso di questa specie di rapimento per eccesso di zelo.

Un angelo custode di nome GiamPiero mi è venuto a recuperare dopo circa un'ora, non sapevo più come tornare da Iacchelli dove avevo anche l'automobile e a quel punto l'avventura è finita.

Morale: primo sono la solita p@@pa galattica, secondo oltre a provare l'onta della sconfitta ho assaporato il piacere di avere tantissimi amici intorno pronti ad interessarsi e ad aiutarmi, Bacchiani e Pedalandiani. :felice:

Grazie a tutti indistintamente, spero di non darvi più una bega del genere.

P.S. Ora chiamo Torpado, anche lui sfigato a causa di un'esplosione di ruota anteriore in discesa con annesso botto.
Non ci siamo fatti mancare niente, eh?

Glauco